Capitolo cinque

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Aprii gli occhi lentamente e, dopo essermi stiracchiata, mi alzai dal letto.

Ripensai agli eventi accaduti il giorno prima e scoppiai in lacrime.

Non era una cosa che facevo spesso, ma non ero riuscita a proteggere mio fratello dalle persone, non ero riuscito a tenerlo al sicuro.

È stata tutta colpa tua.

E piansi, piansi come non mai. Sì, era tutta colpa mia. Tutto.

Se magari non fossi esistita, i miei genitori sarebbero ancora qui a prendersi cura di Stephen come si deve: avrebbe eccellenti voti a scuola e tanti amici, ma soprattutto avrebbe accanto persone che sanno amare, e non una come me. Non ne sono capace: non riesco a fidarmi, figuriamoci amare. Come si fa? Ad avere rapporti personali, intendo. Ad avere amici ed a non essere così acida e stronza. La odio, odio questa parte di me che non riesco a controllare, ma soprattutto odio me stessa.

Mi asciugai le lacrime e guardai l'ora: ero ancora in tempo per andare a scuola.

Mi diressi verso il bagno e mi guardai allo specchio.

Sono davvero io?

Occhi rossi e gonfi, occhiaie profonde, guance ricoperte di mascara e lacrime secche.

Sei più brutta del solito.

Scacciai quel pensiero terribilmente vero e cercai di sistemarmi lavandomi la faccia e mettendo un po' di correttore.

Stavo meglio, ma era visibile che non ero al massimo della forma, diciamo.

Ma chi voglio prendere in giro, sembravo fossi appena uscita da un film sdolcinato e strappa lacrime, ma me ne feci una ragione, così mi vestii ed uscii dal bagno.

Stephy dormiva ancora, perciò decisi di lasciargli un bigliettino con su scritto di stare a casa, e mi diressi verso la scuola.

"Per caso ti sei appena svegliata?" disse una voce roca dietro di me

Harry.

Non risposi e cominciai a camminare verso la mia prima lezione della giornata, ovvero storia, ma venni seguita da quel coso umano abbastanza figo. Senza l'abbastanza.

"Mi sa proprio che abbiamo gli stessi orari"

Sembrava divertito.

"Sei un rompi cazzo" dissi finalmente guardandolo per la prima volta in quella giornata

Non me lo ricordavo così bello.

I suoi capelli erano più ricci del solito, e riuscii ad intravedere una piccola collana al collo.

Scesi con lo sguardo sulla sua maglia bianca, che lasciava intravedere i suoi addominali.

"Stai sbavando" disse divertito

"Io non ti stavo guardando, ero solo assorta dai miei pensieri" risposi duramente

"Di quanto io sia figo?"

"No, di quanto tu sia scassa minchia"

Entrai nell'aula seguita da quell'essere fastidioso e notai che tutti erano seduti ai propri posti.

C'erano solo due posti liberi, quelli che sarebbero toccati a me ed Harry, ed erano attaccati.

Ovviamente.

"Vuoi rimanere qui sulla soglia per tutta la lezione?"

Quella voce calda appena accanto al mio orecchio mi provocò dei brividi su tutto il corpo.

Il freddo, di sicuro.

Scrollai le spalle e mi sedetti al mio posto.

Notai i sorrisi maliziosi delle altre ragazze rivolte ad Harry, ed il modo in cui lui ricambiava, facendo loro un segno come a voler dire 'dopo'.

È una cazzo di università o un cazzo di bordello?

"Gelosa?" chiese appena mi si sedette di fianco

"Che?"

"Non fare la finta tonta, tanto so che prima o poi cederai anche tu"

"Convinto"

"Vedrai che molto presto sarai nuda nel mio letto"

"Neanche se mi pagassero verrei a letto con te"

"Molte invece pagherebbero per rifarlo" rise mentre io alzai gli occhi al cielo

"Oh, quindi tu sei il classico cattivo ragazzo che si fa tutte senza avere una relazione seria, immagino"

"Immagini bene, tesoro"

"Tesoro tua sorella"

Rise.

Sarà una giornata fottutamente lunga.

Fearless || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora