Capitolo dieci

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Finalmente arrivò il giorno in cui dovevo tornare a casa.

Stephen era stato tutto il tempo con me ed Harry non si era più visto. Sinceramente non sapevo come sentirmi al riguardo dato che l'avevo cacciato via io. Ma d'altra parte, più lontano mi stava e meglio era, giusto?

Dopo aver firmato fin troppe carte fui libera di uscire.

Camminai lentamente mano nella mano con Stephen verso casa nostra, finché non vidi davanti a me uno spettacolo alquanto schifoso: Harry che stava baciando due ragazze contemporaneamente.

Oh.

Cercai di evitarlo ed affrettai il passo trascinando letteralmente Stephen con me.

Appena non furono più nella mia visuale, estrassi una sigaretta dalla tasca e me l'accesi.

Salii le scale dell'appartamento e mi fermai di colpo: la serratura era stata forzata.

No, cazzo, no.

Entrai dentro casa e mi accorsi che era un totale disastro: mobili ribaltati, oggetti rotti. Mi avevano portato via.. tutto.

Stephen si nascose dietro me per paura, penso.

Chiamai immediatamente la polizia, ma quando arrivarono mi dissero che molto probabilmente la casa non era stata svaligiata il giorno stesso, e che quindi non potevano farci nulla se non farmi sporgere denuncia.

Condussi mio fratello in camera ed io mi sdraiai sul divano.

Ok, avrei dovuto pulire, ma in quel momento mi mancavano le forze fisiche e psicologiche per poterlo fare.

Mi avevano portato via tutto: soldi, televisione, computer, gioielli. Perfino quella piccolissima parte di dignità che mi era rimasta.

Non sarei potuta arrivare a fine mese così, quindi decisi di dirigermi in quella specie di bar per ubriaconi per chiedere al mio capo dei turni extra.

Nella strada verso il posto in cui lavoravo, Harry non c'era più.

Ma cosa vuoi che te ne freghi.

Appunto, non me ne fregava niente. Forse poco, ma sarà stato lo stress a farmi pensare cose a caso. Doveva essere così.

"Bene, ecco chi si rivede" mi disse Frank appena fui entrata

Era un uomo sulla cinquantina, basso e con le spalle fin troppo larghe.

Feci un cenno di saluto col capo.

"Hai bisogno di qualcosa?"

"Alcuni turni doppi: sono al verde"

"Cosa intendi per 'turni doppi'? Vuoi più lavoro?"

"Esatto"

"Ed io cosa ci guadagno pagandoti di più?"

"Ne ho bisogno e basta, ti prego"

"L'unica cosa che posso fare per te è farti venire qui la mattina presto a pulire, poi andrai a scuola e ritornerai la sera nel tuo solito orario normale" sbuffò

"Mattina presto?"

"Quando chiudiamo la serata, verso le 4:30"

Chiusi lentamente gli occhi. Ogni parte di me avrebbe voluto dire di no, ma così non avrei potuto regalare a Stephen un'infanzia degna di questo nome, quindi accettai.

"Affare fatto, ma dipende dallo stipendio"

"Trentacinque a giornata, non posso permettermi di più"

"Okay, a dopo"

Corsi il più velocemente possibile fuori dalla porta consapevole che se non l'avessi fatto, avrei cambiato idea e mandato a cagare Frank, il lavoro extra e la mia vita.

Fearless || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora