Ero davvero concentrata su quel compito, stavo cercando di farlo al meglio.
"Pss, Megan?" naturalmente coso mi interruppe dai miei pensieri
L'unica cosa che mi trattenne nel prenderlo a pugni era il professore.
Continuai a scrivere facendo finta di niente.
"Megan?" ripetè
"Che cazzo c'è?" dissi con la voce più alta di quanto mi fossi aspettata
"Hai una matita in più?"
"Oh, adesso basta, Styles, Stander, fuori" ci interruppe il professore
"Ma prof, non ho..." cercai di spiegare
"Ho detto fuori, e lasciate i vostri compiti quando uscite"
Lo ammazzo, sì.
Odiavo stare al centro dell'attenzione quando uscivo dalla classe, mi stavano osservando tutti, Harry compreso. Detestavo il modo in cui mi guardava senza staccare lo sguardo, mi faceva sentire come se avessi qualcosa che non andava.
Oh forse hai qualcosa che non va.
Scossi la testa per allontanare il pensiero, e camminai fino a fuori l'università, quasi per scappare.
"Rallenta un po'" disse Harry dopo avermi inseguita
Lo ignorai e mi accesi una sigaretta.
Lui sembrò alquanto divertito dal fatto che stessi fumando, e lo guardai come se cercassi una spiegazione.
"Fumi, adesso?" disse quasi ridendo
"E allora?"
"Non dovresti, fa male"
"Ringrazia la calma che mi trasmettono, se no molto probabilmente ti avrei già preso a schiaffi"
"Contaci" bisbigliò, cercando di non essere sentito
Sbuffai e mi sedetti sul marciapiede davanti all'entrata.
Potevo sentire i suoi occhi addosso, e la cosa mi stava alquanto innervosendo.
"Che hai?" dissi infastidita
"Sei solo... una ragazza strana, tutto qui"
Strana in senso brutto, ovviamente.
Avrei dovuto capirlo prima, lui stava solo cercando di prendermi in giro per come sono, non è vero? Ovviamente.
Rendendosi conto del mio pensare, si avvicinò di più, fino a far toccare le nostre cosce. Era un calore strano, ma... accogliente. Mi sentivo al sicuro.
"Ehy, non intendevo in senso negativo" disse a bassa voce
Alzai lo sguardo per incontrare il suo. Eravamo a pochi centimetri di distanza, i nostri respiri si confondevano.
Megan, smettila.
I miei occhi erano lucidi, e lui s'irrigidì alla vista.
"Si può sapere che diavolo hai?" chiese
Già, che diavolo ho?
"Un cazzo" ispirai con la bocca dalla mia sigaretta, distogliendo il mio sguardo dal suo
Fece spallucce.
"Sei fastidiosa quando fai così"
"Ah, ora sarei io quella fastidiosa"
"Sì, e lo sei sempre stata. Sei una rompipalle assurda"
"Potrei dire la stessa cosa di te, caro"
Era fottutamente snervante. Troppo fottutamente snervante.
Spensi la sigaretta per terra, mi alzai e cominciai a camminare. Dovevo andare lontano da qui.
"Dove stai andando?" chiese
"A casa" risposi fredda
"Ecco, vai a raccontare di me a mammina e papino"
Mi fermai. Ricordi e ricordi invasero la mia mente che quasi mi misi ad urlare. Faceva dannatamente male.
Cercando di non piangere, mi strinsi in labbro inferiore fra i denti.
"Ma che... non pensavo di offendessi così, scusami"
C'era sincerità nelle sue parole, probabilmente stava dicendo la verità. Non si stava rendendo proprio conto di cosa stesse accadendo nella mia mente.
Non mi girai, non volevo mostrargli le mie debolezze. Mi avrebbe attaccato di più, e l'avrebbe usato contro di me.
Mi limitai a scuotere la testa ed a riprendere a camminare il più velocemente possibile.

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Fearless || Harry Styles
FanficLei, lui. Erano come due oscurità, come due notti, e si sa, buio più buio non fa luce, ma basterebbe un piccolo spiraglio di bianco per salvarli entrambi, basterebbe un piccolo spiraglio di bianco che si dovranno creare insieme.