Four.

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Ci mettemmo un pò, ma finalmente riuscimmo ad arrivare in un punto in cui le persone non erano più troppo appiccicate tra loro, e potevamo passare senza troppo sforzo.
Andammo parecchio dietro, eravamo praticamente a solo una decina di metri dall'uscita, ma era l'unico posto con uno spazio abbastanza ampio.

"Qui dovrebbe andare bene..." Dissi e mi girai verso Jimin. Le lacrime avevano preso a rigargli le guance paffute, e le labbra tremavano talmente tanto da non permettergli di parlare. "Jimin, va tutto bene. Qui sei al sicuro!" La sua mano stringeva ancora la mia, sembrava non la volesse lasciare. Appoggiai la mano libera sul suo viso, asciugando le lacrime che erano cadute in quella zona.
Lui alzò lentamente lo sguardo su di me, ma era irrequieto, aveva il respiro ancora molto pesante e sembrava facesse fatica a calmarsi.

"H-hyung... i-io.. h-ho avuto p-paura.." Mormorò e i singhiozzi aumentarorono. Non stava migliorando.

"È tutto finito ora, qui non può succederti nulla!" Ma le mie parole furono utili quanto come un ombrello in una giornata soleggiata e calda.
Sospirai nervoso. Non sapevo cosa fare, e Jimin stava avendo un attacco di panico. 'Avanti Yoongi, pensa' mi dicevo.

Beh, in effetti c'era una cosa che forse poteva calmarlo. Mi morsi il labbro titubante, sinceramente non sapevo come l'avrebbe presa Jimin, ma decisi di provare. Vederlo in quello stato non faceva bene neanche al mio stato di salute emotivo.

Con un pò di disagio alzai il braccio attorno al suo corpo, appoggiai la mano sulla sua schiena e lentamente lo spinsi verso il mio corpo. Il suo viso si appoggiò nello spazio tra la mia spalla e la base del mio collo. Lo sentii irrigidirsi immediatamente e il suo respiro mozzarsi. "Va bene Jimin, é tutto apposto ora." Dissi vicino al suo orecchio cercando di mantenere un tono dolce e rassicurante. In realtà mi sentivo parecchio a disagio, non mi ero mai trovato in una situazione del genere, e consolare le persone non é mai stato il mio forte.

Sentii la stretta che aveva sulla mia mano lentamente sciogliersi, adesso le nostre mani era solamente adagiate una contro l'altra, ma non la mossi, lasciai che fosse lui a decidere se lasciarla o meno.
Poco a poco lo sentii rilassarsi, i singhiozzi ripresero, ma non frenetici come prima, era un pianto che stava liberando tutta la paura che aveva subito poco prima. Si spostò leggermente e nascose il viso sulla mia spalla, abbandonò finalmente, o forse no, la mia mano e la appoggiò sul mio petto insieme all'altra. Quella posizione mi permise di avvolgere completamente le braccia attorno al suo corpo e stringerlo verso contro il mio.
Lo sentivo tremare leggermente, anche per via dei suoi singhiozzi, le sue mani si aggrapparono al mio petto continuando a sfogarsi.

Mi sentivo spaesato da tutto quello che stava succedendo. Quando quella mattina Jungkook mi aveva costretto ad alzarmi dal letto e mi aveva trascinato qui, non avevo immaginato che sarei finito in una situazione del genere. Non avrei mai pensato di incontrare Jimin. Era successo tutto troppo improvvisamente, ma la cosa strana é che nonostante stia abbracciando un ragazzo di cui so solo il nome e che soffre di claustrofobia, sento come se...fosse giusto così? Cioé, so che ho fatto la cosa giusta a consolarlo. Intendo dire che, é come se fosse giusto che sia stato io a trovarmi in questa situazione. Come se fosse compito mio quello di prendermi cura di lui.

Quei pensieri mi resero ancora più confuso, non avevo la benché minima idea di quello che stava cercando di dirmi il cuore.

"H-hyung..." Sentii la vibrazione della sua voce sulla spalla e mi ridestai dai miei pensieri. Inclinai il collo per riuscire a vedere il suo viso, che continuava a nascondere. Sembrava essersi calmato leggermente.

"Tutto bene?" Gli chiesi dolcemente, né rispose e né mi guardò, continuò a nascondere il viso. Ma una cosa la fece, aprì le braccia e si aggrappò completamente al mio busto annuendo con la testa. Sentii il mio cuore fare salti mortali, non mi ero mai sentito così. Non pensavo che un ragazzino dai capelli rosa incontrato a caso mi avrebbe fatto sentire in questo modo.

In quel momento la canzone finì, e un'altra iniziò.

// to be continued //

n/a
Evviva il diabete, yay!!
Capitolo corto, ma ci ho messo talmente tanto zucchero che credo possa bastare per oggi.
Il prossimo è il mio preferito, poi ci sarà il capitolo finale e dopo ancora l'epilogo, quindi sì, la storia dura poco. Penso che se l'avessi allungata troppo poi sarebbe diventata pesante e piena di clichè.
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate :)

Front Row || yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora