Capitolo 4

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-shoyo, ascoltami bene- sussurro al mio compagno tenendo lo sguardo fisso sugli esorcisti -appena ti do il segnale tu scappi più veloce che puoi, hai capito?-

Lui annuisce, stringendo la mano intorno al mio braccio -e tu che farai?-

-io li terró a bada per darti un po' di vantaggio. Non preoccuparti, me la caveró- gli rispondo, provando a convincere anche me stesso.

Lui sembra titubante così provo a rassicurarlo -shoyo, ci troviamo a casa, ok? Davvero, non preoccuparti. Sono o non sono il più abile combattente che conosci?-

Lui sembra rasserenarsi un pochino e accetta di seguire il mio piano, se si puó chiamare tale.

-allora- la voce schifosamente arrogante dell'esorcista irrompe -cosa ci fanno due cuccioli di demoni in giro da soli? Avete perso la mamma?- detto questo, scoppia in una grassa risata.

Ok, che io e shoyo siamo bassi, ma non siamo bambini! Come si permettere a prenderci in giro?! Gliela faccio vedere io a questo qui.

Stringo i pugni, ricordandomi che devo mantenere la calma per permettere che almeno shoyo si salvi.

-devo ammettere che un po' mi dispiace uccidervi, siete così giovani- l'esorcista continua a riderci in faccia.

Poi con uno scatto inizia ad avanzare verso di noi, sguainando la spada che portava legata al fianco.

Io non ho armi, come faccio a combattere alla pari con lui? Dovró accontentarmi delle mie mani.

Schivo il colpo che mi sarebbe finito in piena pancia. Con un braccio evito che shoyo venga colpito mentre con l'altro spingo l'esorcista per terra.

-shoyo, vai! ORA!- gli ordino guardandolo negli occhi.

Lui mi fissa, vedo il terrore attraversarlo.

Dopo un secondo, si volta gridandomi -ti aspetto a casa!-

Vederlo correre via, sapendo che sta andando al sicuro, mi riscalda il cuore e per un secondo resto a guardarlo allontanarsi.

Una fitta estremamente dolorosa all'ala destra mi costringe a distogliere lo sguardo e ad accasciarmi a terra.

Soffoco un urlo di dolore, per impedire che shoyo, sentendomi, possa commettere lo sbaglio di tornare indietro per aiutarmi, so che ne sarebbe capace.

Provo a raggiungere l'ala con il braccio, ma fitte di dolore me lo impediscono.
A terra vedo del sangue.

Mentre sono disteso, riesco a vedere i quattro esorcisti rimasti fermi tutto il tempo.

Uno, alto con i capelli lisci e neri, sta fissando con sguardo assente il punto in cui è sparito shoyo. Dopo qualche secondo lo vedo correre nella stessa direzione.

-NO!- urlo, ma lui non mi degna della minima attenzione.

Un'altro esorcista, un ragazzo più basso con i capelli chiari lo segue chiamandolo -kageyama! Fermo, aspetta!-

Provo ad alzarmi, ma l'ennesima fitta mi riporta incollato al duro suolo.

Guardo i due esorcisti rimasti. Sembrano così fuori luogo, spaesati.

Uno fissa sbalordito la mia ala ferita, come se non avesse mai visto niente di simile. Chiaramente disgustato da tale brutalità da parte dell'esorcista che mi ha colpito.

Poi il mio sguardo cade sull'ultimo ragazzo. Quello che mi fissava all'inizio e che mi fissa tutt'ora.

Nel suo sguardo noto, preoccupazione, terrore, dispiacere.

I'll Be With You || asanoyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora