Capitolo 8

715 56 43
                                    

Asahi's pov
Yuu sembra così spaesato, così fuori luogo in mezzo ai sontuosi corridoi della mia casa, tra i quali a volte mi perdo io stesso.

Stiamo andando in cucina a mangiare qualcosa visto che è uno stecchino e io non voglio che si senta male o roba simile. Deve mangiare perché mangiare fa bene.

Lo sto fissando ormai da un po' e lui manco se ne accorge, troppo occupato a guardarsi intorno apparentemente senza preoccupazioni anche se so che è sembre vigile e pronto a qualsiasi cosa.

Non so perché, ma provo l'inspiegabile voglia di proteggerlo, di stare al suo fianco. Voglio sapere tutto di lui, anche le cose che sembrano più insignificanti perché è questo che si fa tra amici, no? Ci si deve conoscere.

Ma noi siamo amici? Beh per ora credo solo conoscenti... Purtroppo.

Ok, la smetto, devo concentrarmi su di lui e sul fargli passare la miglior giornata di sempre, soprattutto per il fatto che solo io sono a conoscenza del suo essere demone.

-ohi Asahi ma che ti prende?- yuu mi sventola una mano davanti alla faccia cercando di attirare la mia attenzione e riuscendoci perfettamente -ti sei fermato in mezzo al corridoio, sei forse stupido?-

Trattengo a stento una risata e, notevolmente imbarazzato, lo supero entrando in cucina.

-hai fame?- gli chiedo una volta che si è seduto all'enorme e freddo tavolo di marmo.

Annuisce vigorosamente mentre un gorgoglio sfugge al suo stomaco.

Rido per poi iniziare a preparare dei panini, tanti panini.

Mangia tutto in completo silenzio assaporando ogni singolo boccone come se non mangiasse da giorni cosa che, purtroppo, potrebbe essere molto probabile.

-Asahi- mi chiama -sono buonissimi, grazie. Ora però voglio uscire-

-agli ordini-

Usciamo di casa e tiro un sospiro di sollievo per non aver incontrato ne mio padre ne qualsiasi altra persona.

-dove vuoi andare?- gli chiedo appena fuori dal cancello.

-per ora voglio solo camminare in mezzo alla gente senza essere guardato con odio- fa un lieve sorriso -mi basta questo-

Mi si stringe il cuore e l'amaro mi sale in bocca, odio tutte queste discriminazioni infondate.

Dopo una buona mezz'ora di camminata siamo arrivati al parchetto dove ci siamo incontrati per la prima volta, ovvero solo ieri.

Sui suoi occhi si stende un velo di tristezza, difficile da notare, ma che io colgo al volo.

Ho già capito perfettamente a cosa sta pensando... Il suo amico hinata.

Spero seriamente che kageyama non abbia fatto qualche cazzata.
È mio amico e non voglio doverlo vedere morto, visto che probabilmente yuu lo ucciderebbe.

Chissà se sono fratelli o amici o... Fidanzati. Mi piacerebbe saperlo prima di essere divorato dalla gelosia, anch'essa completamente infondata, e dalle molteplici paranoie che mi sto facendo.

Non è il momento di fare gli stupidi! Yuu è triste e preoccupato, devo fare qualcosa, odio vederlo così.

-ehi yuu- gli metto una mano sulla spalla -mi disp-

Non faccio in tempo a finire la frase che mi si è aggrappato al torace, stringendomi in una sottospecie di abbraccio e affondando la testa nel mio petto.

Lo sento singhiozzare.

So che lui è triste, ma in questo momento non riesco a fare a meno di pensare che sia maledettamente carino e che sia anche piuttosto basso, mi arriva appena sotto i pettorali... Il che lo rende ancora più carino...

Ma che cavolo sto pensando?? Ok, basta, devo consolarlo, o meglio, distrarlo.

un po' controvoglia mi stacco dall'abbraccio e lo prendo per le spalle abbassandomi per poterlo guardare dritto negli occhi -oggi io e te ci divertiremo, hai capito? ti porterò in tutti i miei posti preferiti e mangeremo tutte le schifezze che vorrai e faremo tutto quello che vorrai quindi ti prego, non essere triste-

lui mi guarda stupito, asciugandosi le ultime lacrime. sul suo volto piano piano si fa strada un abbozzo di sorriso, che mi faccio bastare. lo prendo per mano e, velocemente, ci allontaniamo dal parco.

lo trascino verso il primo posto divertente che mi viene in mente: la fiera della città.

dopo quasi quattro ore usciamo, stremati ma felici. abbiamo provato praticamente tutte le giostre presenti (visto che sono ricco non è stato un particolare problema), abbiamo fatto a gara a chi mangiava più zucchero filato, a chi mangiava più patatine fritte e noccioline, abbiamo riso tantissimo e ci siamo divertiti molto. sono contento di essere riuscito a distrarlo.

guardo il mio orologio da polso e noto che si è già fatto tardi, cosa che avrei benissimo potuto intuire dal cielo scuro e dall'aria fresca della sera.

-yuu, lo so che ti avevo promesso che avremmo fatto tante cose- inizio grattandomi la nuca -ma dobbiamo assolutamente tornare a casa, mio padre rientrerà a momenti-

lui mi prende per mano, rivolgendomi un sorriso enorme e guardandomi con gli occhi più belli del mondo -è stato il giorno più bello della mia vita-

rimango di stucco e ci incamminiamo in silenzio verso casa, mentre le guance di entrambi si dipingono di rosa.

faccio appena in tempo a chiudermi la porta di casa alle spalle, che la testa di mio padre spunta da dietro la porta del salotto. mi saluta sorridendomi falsamente e avvicinandosi. non ne capisco il motivo, ma sento la mano di yuu diventare immediatamente rigida e stringere fortissimo la mia, sento anche che inizia ad ansimare e a respirare sempre più forte.

lo sguardo di mio padre passa dal mio viso, alle nostre mani unite e infine al volto di yuu, scrutandolo fin dentro le ossa.

-e tu chi saresti?- inizia col suo solito tono accusatorio.

yuu apre bocca ma non esce niente cosi rispondo io al posto suo, mentendo a mio padre -è un mio amico- se sapesse che in realtà è un demone ci ucciderebbe tutti e due.

-e, di grazia, come si chiama questo tuo amico?-

dio, quanto lo odio -si chiama Yuu Nishi- una gomitata di yuu mi blocca.

mio padre si porta un indice al mento, pensando -yuu nishi? dov'è che l'ho già sentito- lo scruta ancora un po' e dopo qualche secondo aggiunge -ci siamo già visti, ragazzo?-

yuu diventa ancora più rigido di prima, scuotendo la testa e stringendo la mia mano fino a farmi male.

ma che gli prende? -padre, scusa ma noi andiamo un attimo in camera mia tu puoi anche iniziare a mangiare noi ci faremo portare qualcosa da Xin, non preoccuparti- dico in fretta trascinando yuu nella mia stanza.

chiudo la porta alle mie spalle e vedo il viso di yuu rigarsi di lacrime. subito lo abbraccio, mentre un milione di domande si fanno strada nella mia mente.

come mai sta piangendo? che c'entri qualcosa mio padre? cosa gli ha fatto? devo saperlo.

---

ehi :)

ok, so che avevo messo in pausa la storia ma ho scritto un capitolo dopo secoli e quindi niente volevo pubblicarlo e farvi sapere che non è più in pausa.

non aspettatevi tutti sti aggiornamenti, eh ^^

chiedo perdono in anticipo.

comunque, come sempre voglio sapere cosa ne pensate del capitolo e se siete curiosi di sapere cos'è successo tra yuu e il padre di asahi oh, forse non dovevo dirlo questo hihihi

baci alla prossima :)

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 05, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

I'll Be With You || asanoyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora