cap.4

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"Lascia stare,non ho bisogno né di te e né di nessun altro"ormai era il suo orgoglio a parlare non lui,non Daniele "e Lù ricordati io non piango mai"

"IO CI SONO,A DOMANI"un velo di amarezza caratterizzava le parole di Luana,non poteva crederci che l'aveva trattata così,non poteva credere che lui fosse così lunatico,ma lei ci sarebbe stata lo stesso,nonostante non sapesse  effettivamente cosa fosse successo quel pomeriggio.

Ormai erano passate ore da quell'orribile sorpresa,che aveva turbato Daniele,aveva continuato a scappare convinto che più avesse corso veloce più quei ricordi non lo avrebbero divorato.Dopo la chiamata di Luana,si rese conto che la cosa migliore da fare era quella di tornare a casa,pronto ad affrontare i suoi demoni,così ricominciò a correre verso casa.

Di quella donna non c'era più traccia e sperò di non ritrovarla più lì.

"Amore,vogliamo parlare?"a distoglierlo da suoi pensieri fu una persona,quella voce l'avrebbe riconosciuta fra mille voci,in quella aveva sempre trovato tutto l'amore di cui necessitava,in suo padre,nonostante non fosse suo padre carnale,infatti il suo vero padre non era stato  colui che lo aveva messo al mondo,ma colui che nel bene e nel male c'era sempre stato e questo era Filippo.

"Scusa pà ma voglio stare un po' da solo"detto questo si catapultò in camera sua pronto a dimenticarsi tutto.Quel pomeriggio lui era stato,così fragile davanti a sua madre e al bagaglio di ricordi che essa portava con se.La sua maschera fatta di arroganza,forza,impulsività,prepotenza e aggressività era caduta lasciando spazio a tutta la sua fragilità e debolezza.Sì quel pomeriggio era stato debole e vulnerabile,ma non sarebbe più stato così se lo promise Daniele,promise a se stesso che non sarebbe mai stato così vulnerabile con nessuno e non avrebbe mai permesso a nessuno di diventare così importante per lui.Perché amare rendeva deboli e lui non sarebbe stato più debole per nessuno.

Nonostante tutto,nel sonno quei ricordi lo tormentavano ormai da troppi anni e continuavano a tornare nella sua memoria sempre più vividi.

Chiuse gli occhi e si abbandonò tra le braccia di Morfeo,che continuava a tormentare i suoi sonni con orribili incubi.

La mattina seguente a svegliarlo fu la sua squillante sveglia,che venne scaraventata sul muro.Quella sicuramente per Daniele era una giornata no,in cui avrebbe malmenato chiunque gli si fosse messo davanti.Con un umore nero,si lavò e si diresse verso la sua tanto odiata scuola.Ad aspettarlo dentro il cortile di scuola c'era Luana "ehy bestiolina,come va?"

"una merda....che cazzo vuoi?"

"non hai nessun diritto a trattarmi così idiota!"

"hai ragione scusa lù a ricreazione ti racconto tutto,okay"

"va bene bestiolina"detto questo Luana si alzò sulle punte dei piedi e circondò il collo di Daniele con le sue braccia,stringendolo in uno di quegli abbracci sinceri e pieni di amore e sussurrandogli in uno orecchio"io ci sono"quelle parole scaldarono il cuore di Daniele che la strinse più forte a se.Sciolto quel tenero  abbraccio mancavano ancora dieci minuti al suono della campanella,che segnava l'inizio di quella giornata scolastica.Così Daniele si accese una sigaretta, mentre i suoi occhi continuavano a vagare su tutti quei sconosciuti che riempivano il cortile.Il suo sguardo fu rapito da un paio di occhi nocciola....di nuovo quegli occhi lo avevano fatto incantare, così passò quei dieci minuti a fumare e a fissare quel ragazzo che tanto lo attraeva,che il giorno prima aveva spintonato,chiamandolo frocio.Appena la campanella suonò Alex si diresse subito in classe,dopo un po' anche Daniele seguì il suo esempio.Appena entrato in classe,davanti a tutti e senza professore visto che avrebbero avuto due ore di buco,Alex lo aggredì "ah io sarei il frocetto?e come mai lo fissi sempre il pezzo di merda,il frocio?!"

"ma che cazzo dici?levati dalle palle"

Alex continuava ad urlargli contro ma Daniele era concentrato su quegli occhi,che per la rabbia era socchiusi,su quella bocca carnosa,così perfetta e su quelle mani che continuavano a gesticolare qualcosa,ma a Daniele non importava cosa stesse dicendo voleva soltanto sentire quelle mani sul suo corpo,quella bocca sulle sue labbra e quegli occhi dritti nei suoi.Alex continuava a urlare ma Daniele sentiva solo il suo cuore battere più del solito,il sangue pulsare prepotentemente e un forte calore nel basso ventre.

"il frocio non è che sei tu?"quelle parole lo riportarono alla realtà.Non poteva credere a quello che gli aveva detto,così gli diede una spinta e si diresse verso Vanessa.Scioccato per quello che lo stronzo gli aveva detto,la  trascinò all'ultimo banco lontano da tutti e la baciò "ehi che fai?"lo interruppe,

"mi vuoi dire che non ti fa piacere?"lei non rispose e si rigettò sulle labbra di Daniele.Ad interromperli fu l'ingresso del supplente che richiese l'ordine più assoluto.Nonostante la classe fosse nel più totale silenzio,nonostante il supplente continuava a spiegare,le mani di Daniele si posizionarono tra le cosce di Vanessa e le mani della ragazza fecero lo stesso,scivolando sul cavallo dei jeans del ragazzo e con tanta naturalità entrarono sotto i jeans e afferrarono il membro di Daniele "mi piace"gli disse e lei sorrise maliziosamente continuando ad accarezzare e a masturbare il ragazzo,con movimenti tanto fluidi che compiacerono Daniele.Proprio quando stava per venire,lui interruppe la lezione,chiedendo di poter andare in bagno e si trascinò dietro Vanessa.Arrivati in bagno lui l'afferrò,chiuse la porta del bagno,la sbattè sul muro,gli abbassò i jeans e la fece sua,senza amore e senza passione soltanto con tanta brutalità,soltanto con la speranza di non pensare ad Alex.Si perché lui non era gay,non era un fottuto frocio,continuava a ripetersi,ma tra le gambe di Vanessa pensava ad alex,alla sua bocca,alle sue mani,il suo cervello implicitamente trasformò la figura di Vanessa  in Alex,le mani che stringevano i fianchi di Vanessa ora stringevano quelli di Alex...nonostante stesse scopando con Vanessa per distrarsi da Alex il suo cervello continuava a pensare al biondino sexy.Lui era dentro di lei,tra le sue gambe ma non era altro che un oggetto di sfogo per non pensare ad Alex,venne dentro Vanessa si pulì e la guardò dicendo"Puttana vattene".Non poté crederci aveva fatto sesso con Vanessa per distrarsi da Alex,ma nonostante tutto continuava a pensare a quel biondo....sapeva che era così sbagliato ma non riusciva a non pensare a quanto fosse fottutamente sexy.

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Angolo me

Questo capitolo è un po'spinto,ma era inevitabile....adoro sta storia comunque se vi piace o se vi fa schifo ditemelo.....commentate e votate please

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