La prima volta che ho provato a chiamarti mi tremavano le mani.
Avevo paura che, sentendo ancora una volta la tua voce, avrei ceduto alla voglia di tornare e nascondermi in te come facevo sempre.
Dovetti stringere più forte le dita per non far cadere il telefono mentre componevo quel numero che sapevo a memoria e che qualche volta dicevo ad alta voce solo per avere la sicurezza di non averlo dimenticato.
Poi però mi fermai.
Rimasi a fissare lo schermo per interi minuti, fino a farmi confondere la vista, ma non mi importava, continuavo a non distogliere lo sguardo cercando forse qualcosa che mi desse il coraggio di avviare il telefonata.
Alla fine quel coraggio non lo trovai, ma ne trovai uno diverso: quello di cancellare il numero e lasciarti andare ancora una volta.
Finii per farlo sempre più spesso: prendevo il telefono, componevo il numero e, alla fine, lo cancellavo.
Mi sembrava di abbandonarti ogni volta e faceva male, ma non riuscivo a smettere.
Durò mesi, poi però un giorno ho ricordato di quando, da piccole, io e Nica catturammo una farfalla, era bellissima, con le ali tutte colorate.
La mettemmo in un barattolo per mostrarla ai grandi, ma quando mia madre la vide ci costrinse a liberarla perché diceva che quello non era il suo posto.
Rimasi arrabbiata con lei per giorni, non riuscivo a capire perché avessi dovuto rinunciare ad una cosa così bella, infondo non volevo fare niente di male, volevo solo che restasse con me.
Per tutta la vita ho fatto in modo da non lasciare andare più niente, e lo facevo anche con te: ti tenevo stretto anche quando rischiavamo di soffocare.
Ma alla fine fui costretta farlo, dovetti lasciar andare te che eri l'unica cosa che mi faceva stare bene.
Anche se era così bella...
Mi ci era voluto un po' per accettarlo, ma un giorno, quando per l'ennesima volta mi ritrovai a comporre quel numero a memoria, mentre un vento profumato entrava dalla finestra e portava con sé il vociare delle persone in strada, capii finalmente quello che mia madre voleva dirmi in quel pomeriggio di primavera di anni prima e smisi di provare a chiamarti.
Non ero il tuo posto...Note autore
È la prima volta che provo a raccontare le cose dal punto di vista di Victoria, spero che l'esperimento sia riuscito.
Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate.
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Le frasi che non sentirai
FanfictionSono parti singole, pensieri, parti tagliate, momenti mancati ecc Sono tutte slegate tra loro e collegate alla storia che sto scrivendo (The mirror of the shame). Spero che vi piaccia.