Villa Schliemann, 1891
-Ho bisogno di sapere la verità, Canidia. Questo bambino mi sta facendo impazzire. Da quando il mio ventre ha iniziato a crescere, non riesco più a vivere.- Abigail Altieri Schliemann strinse le mani della vecchia seduta davanti a lei -Non ho più pace... quando cammino sulle rive del lago sento un terrore invadermi, credo di essere spiata continuamente. Ho paura, non dormo più... sto impazzendo!- Abigail strinse le tempie tra le mani.
-Tutto è iniziato con la gravidanza, quindi?-
La donna annuì, guardando il suo ventre gonfio con repulsione.
-Hai provato con il sale e l'incenso, come ti ho consigliato?-
-Se avesse funzionato, credi che stessi così?- La donna si alzò di scatto dalla sedia, mentre con una mano densa di rabbia gettò a terra le carte della fattucchiera, ben posizionate sul tavolo. Quindi portò l'altra mano sul viso, mugolando di dolore. -Vedi? Vedi? Se non mi troverai un rimedio finirò con il dare fuoco a questo essere dentro di me e a tutti voi!-
Con calma, la fattucchiera raccolse le carte da terra, posizionandole di nuovo, lentamente, sul tavolino.
-Ti preparerò qualche altro amuleto e altri infusi per dormire, Abigail. Ma stai tranquilla, sono certa che il bambino che porti in grembo non c'entri nulla con questa inquietudine.-
-Saranno le carte a dircelo.- Sussurrò la donna, chiudendo gli occhi a fessura. -Pensi di saperne più di loro?-
Candia sospirò. -Effettivamente no-
Dispose le carte in ordine, in fila.
-Ora vedremo cosa ti porterà di bello questo bambino e poi penseremo a togliere questa paura di mezzo. Vedrai, i bimbi portano sempre tanta gioia.-Canidia armeggiò con le mani lunghe e nodose sui tarocchi, pronta a rivelare alla padrona i tesori che la gravidanza avrebbe condotto con sé. Ma quando sollevò la carta, un sussulto la scosse; avrebbe nascosto il disegno palesatosi davanti, se Abigail non le avesse già afferrato il polso con destrezza.
Era il disegno della Morte.
Oggi
Eric non seppe mai quanto tempo trascorse svenuto in soffitta ma, quando aprì gli occhi, riuscì a distinguere una figura ben piantata di fronte alla finestra, immobile, con le braccia incrociate sul petto e la schiena rivolta verso il giovane.-Che ore sono?- biascicò Eric con la voce impastata. - Sei il mio angelo custode, sono già in Cielo, vero? -
La figura si voltò lentamente, esile, composta come la dama di un dipinto, di statura piuttosto elevata. Il viso era indecifrabile, ma a giudicare dal fisico acerbo non doveva aver superato la quindicina.
- Sei ridotto peggio di quanto pensassi, hai preso una bella botta. Non credevo che un mio semplice mormorio potesse farti svenire!- la ragazzina scosse la testa trattenendo un risolino.
-Che ore sono, che ci faccio qui?- ripeté il ragazzo sollevandosi in piedi. Gli tornarono di colpo in mente le grottesche fotografie del calendario e d'istinto si avvicinò alla finestra.
-Ancora? Hai capito o no che non ci devi provare!- scandì la ragazzina con sguardo truce; quindi spalancò decisa le braccia, impedendo ad Eric di sfiorare le persiane. -Te l'ho già detto prima e te lo ripeto, prova a farlo di nuovo e ti uccido io stessa. Con queste mani!-
-Ma che cosa vuoi?- protestò Eric indietreggiando. -Stavo soltanto ... -
-Sì, certo, "stavo soltanto". Questa deve rimanere chiusa!- Con un frastuono serrò le ante con una corda spessa a guisa di lucchetto.
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Strìa #Wattys2019 (In Revisione)
Misteri / ThrillerVincitrice Wattys2019 nella categoria thriller/mistero [Vincitrice del concorso-Scambio di lettura 2.0 di Ary913711, lista 17] [Vincitrice del Concorso di scrittura 2K19, categoria mistero-thriller] Stravolto dall'ennesimo episodio di bullismo, il...