Capitolo 3

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Mancano 45 minuti all'arrivo degli ospiti e di Niccolò, nah non è vero mancano solo 30 minuti all'arrivo di Niccolò.. ASP COSA? MANCANO 30 MINUTI E IO ANCORA NON SONO PRONTA EWW.
Dal nervosismo caccio un gridolino e dopo qualche secondo spunta mio fratello preoccupato che cerca di mettersi la cravatta.
<<Ehi tutto okay?>> mi chiede vedendomi abbracciata al cuscino.
<<No, mancano solo 30 minuti all'arrivo di Niccolò e io ancora non sono pronta..>>
<<Ah..ehm parlando di Niccolò devo dirti una cosa.>> dice mio fratello grattandosi la nuca.
<<Non girarci attorno e dimmelo punto e basta.>> dico puntando il cuscino contro.
<<Okay, allora, quando sono venuto a prenderti all'aeroporto e tu mi hai detto che "Marchesi" ti ha "salvata", quel ragazzo non ti è sembrato un po' familiare?>> chiede mio fratello. Beh, pensandoci un po' si, ma dove vuole arrivare?
<<In effetti si, ma perché?>> chiedo alzandomi.
<<Potrebbe darsi che Marchesi, sia Niccolò>>
<<Stai scherzando.>> dico ridacchiando nervosamente, poi vedo la sua faccia seria e smetto di ridacchiare.
<<Ale dimmi che è uno scherzo>>dico, ma lui scuote la testa. Prendo il telefono e cerco "Marchesi" e leggendo, leggo il suo vero nome, Niccolò Marchesi. Non ci posso credere.
Oltre a guardare ciò che ho letto e noto che  ho solo 15 minuti. Brutto stronzo ora lo dovevi dire sta cosa? Non ho capito ah.
<<Ora gentilmente ti chiedo di uscire, perché mancano esattamente 15 minuti e io ancora sono in pigiama.>> dico spingendolo fuori dalla mia stanza.
Apro l'armadio e mentre frugo fra le cose un abito rosso con il corpetto a forma di cuore e coperto di pizzo con la gonna che mi arriva a metà coscia, mi attira l'attenzione. Decido di indossarlo, prendo l'intimo, e mi dirigo in bagno per andare a vestirmi.
Dopo 20 minuti finalmente sono pronta, i capelli li lascio sciolti e ondulati, come trucco invece metto solo il mascara. Esco dal bagno e torno in camera, indosso dei decoltè nere e scendo giù. Mentre ancora sono al quinto gradino, sento il campanello suonare e vedo mio fratello dirigersi alla porta per aprirlo e quando lo apre lo vedo lì, Niccolò Marchesi, in tutta la sua bellezza. Finalmente alza gli occhi e incrocia i miei,  e allora decido di scendere il più veloce possibile e quando arrivo davanti a lui gli do uno schiaffo leggero per poi abbracciarlo più forte che mai. Come sotto fondo sento mio fratello ridacchiare, mi giro verso la sua direzione e lo fulmino con lo sguardo.
<<Io vado di là>> dice e si allontana.
<<E questo perché ?>> mi chiede Niccolò.
<<Perché te lo meriti, Marchesi.>> dico e lui fa una faccia perplessa.
<<Perché in aeroporto mi hai detto di chiamarti Marchesi e non Niccolò?>> chiedo innervosendomi.
<<Non ti avevo riconosciuta e ho pensato che era un'idea buona, e comunque dovrei essere io quello seccato e non tu.>> dice anche lui innervosendosi e riferendosi alla mia "fuga".
<<Okay, forse hai ragione, ma lo schiaffo lo meritavi.>> dico e lui inarca un sopracciglio ridacchiando.
<<Dai entra>> dico invitandolo dentro casa, ci avviamo in cucina, quando entriamo nella stanza mi assale il nervosismo e inizio a sentire caldo, non per il forno acceso ma per il fatto di stare nella stessa stanza con lui dopo tutto ciò che è successo. Cerco di prendere due bicchieri dalla credenza, ma anche con i tacchi sono bassa. Mannaggia.
<<Ti serve una mano?>> chiede ridacchiando, e allora io mi giro assottigliando gli occhi per poi annuire.
Prende due bicchieri e me li porge.
<<Grazie>> dico abbassando gli occhi per poi dirigermi verso il frigo e prendere l'acqua. Mentre riempio i bicchieri, sento due mani poggiarsi sulle mie spalle, per poi scendere più in giù ed arrivare alle mie mani. Niccolò posa i bicchieri e la bottiglia e mi gira verso di lui. Sento le sue braccia circondarmi la vita, per poi stringermi a sé. Mi è mancato. Mi è mancato da morire.
<<Mi sei mancata Bea>> sussurra da pochi centimetri da me.
<<Anche tu, e tanto>> dico sussurrando e alzando di poco il viso. Noto che si avvicina di più ma veniamo interrotti da un rumore.
<<Cos'è stato?>> chiede allontanandosi un po'.
<<Non lo so.>> dico allontanandomi e avvicinandomi alla porta. La apro e guardo in basso dove vedo Anakin e Didi bagnati.
<<Anakin! Didi!>> grido. Ma come hanno fatto ad uscire?
<<Anakin? Didi?>> chiede Niccolò spuntando dietro di me.
<<Si, sono i due cuccioli che ci hanno regalato mamma e Luca. Puoi prendere due tovaglie nel cassetto?> gli chiedo.
<<Si certo>> dice per poi tornare subito. <<Tieni>> dice porgendo due tovaglie.
<<Grazie. Mi aiuteresti a portarli in camera mia?>> chiedo prendendo Anakin e Didi in braccio.
<<Si aspetta, dammi un cucciolo>> dice porgendo le braccia e io gli do Anakin.
Saliamo le scale e quando arriviamo in camera mia li appoggiamo sul tavolo. Nel frattempo mi tolgo i decoltè.
<<Aspetta un attimo che prendo il fon.>> dico sparendo in bagno per poi tornare in dietro dopo un minuto. Dopo che li abbiamo asciugati li lasciamo liberi.
Vedo Niccolò avvicinarsi a me e io d'istinto indietreggio, ma il destino vuole che io inciampi di nuovo e che lui mi prenda fra le sue braccia. Quando alzo il visto i nostri nasi quasi si toccano.
<<Provi qualcosa per me?>> chiede sussurrando.
<<No..>> dico io altrettanto sussurrando.
<<No?>> chiede ridacchiando.
<<No>> dico cercando di essere più sicura.
<<Ti faccio qualche effetto?>>  chiede sghignazzando.
<<Nessuno>> dico sussurrando.
<<Ne sei sicura?>> chiede sorridendo.
<<No>>sussurro scuotendo la testa leggermente.
<<Vorrei provare a fare una cosa. Posso?>> chiede sussurrando ed io annuisco.
<<Non ti muovere..>> dice avvicinandosi. <<Ferma..>> continua a sussurrare per poi appoggiare delicatamente le sue labbra sulle mie.
Allaccio le mie braccia attorno al suo collo e approfondisco il bacio, dopo un po' lo sento sorridere e sorrido anche io.
<<Dovremmo  scendere, se no pensano che stiamo facendo chissà cosa.>> dico ridacchiando. Neanche se fossimo ubriachi..
<<Forse hai ragione.>> dice ed io mi allontano, mentre sto per aprire la porta lui mi attira a se e mi bacia.
Scendiamo giù e la serata procede alla grande, con qualche sguardo che sfugge tra me e Niccolò.

Sono le 2:00 del mattino e giuro che sto pregando in tutte le lingue gli ultimi ospiti di andarsene a casa a dormire, perché giuro, se non fosse per mio fratello che mi tiene a sé crollerei a terra in questo preciso istante.

Sono le 2:30 e finalmente gli ultimi ospiti hanno deciso di alzare la loro fondoschiena e di andarsene a casa. Finalmente, caro letto sto arrivando! Penso salendo le scale per andare in camera mia. Mi affaccio dalla finestra è noto che Niccolò ha la luce accesa, se ne è tornato a casa 15 minuti fa. Si affaccia alla finestra e mi mima un "buonanotte" cosa che anche io ricambio. Chiudo le tenda della finestra e vado in bagno a sistemarmi e a mettermi il pigiama, dopo 20 minuti sono pronta. Sento bussare e la porta si apre mostrando la testa di mio fratello.
<<Hey..>>
<<Hey, tutto ok?>> chiedo a mio fratello.
<<Si, sono passato per darti il bacio della buonanotte.>> dice avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulla fronte. Solo Dio sa quanto mi è mancato.
<<Buonaniotte anche a te>> dico facendolo ridacchiare. Chiude la porta e  mi sdraio, ma, dopo 10 minuti mi alzo e mi riaffaccio ala finestra, dove trovo Niccolò a fumarsi una sigaretta, nota la mia presenza, mi sorride e mi fa un cenno con la mano. Prendo un blocchetto e scrivo "niente sonno eh?" Glielo mostro e lui scuote la testa ridacchiando. Rimaniamo lì a sorriderci, a guardarci per un bel po', ma che a me sembra eterno. Mi risveglio da quel momento, lo saluto con la mano e mi vado a coricare. Chiudo gli occhi e cado fra le braccia di Morfeo.

Amare senza limiti. (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora