Capitolo 13

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Pov's Giulia (migliore amica di Bea)

Sono le 17:00 e sono sdraiata in mezzo alla stanza, non sapendo che fare. In un'ora ho finito un libro di 100 pagine! E sinceramente, essendo pigra mi secco a scendere e a prenderne un altro.

Prendo il telefono che è accanto a me e mando un messaggio alle ragazze, chiedendo se qualcuno fosse disponibile per fare qualcosa.
Dopo 10 minuti mi rispondono che sono occupate, perciò decido di andare a fare un giro da sola in centro.

Indosso le scarpe, la giacca, prendo le chiavi, gli auricolari, il telefono e il portafogli e li poso nella borsa.

Dopo 20 minuti di passeggiata, mi siedo in un bar a prendere un caffè, non sapendo più che fare, siccome non riesco a stare seduta, pago ed esco, ma il karma, che mi vuole taaanto bene, mi fa andare contro una persona.
<<Perdo- ah sei tu Giacomo?>> dico tranquillamente.
<<Posso sapere cos'hai contro di me?>> chiede allargando le braccia in modo teatrale.
<<Io? Niente, perché?>> chiedo facendo una faccia da angelo.
<<Ogni volta mi tratti male. Ti ho fatto qualcosa?>> chiede insistendo.
Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa.
<<Allora se non ti ho fatto niente, ti va di fare un giro?>> chiede e io lo guardo in modo interrogativo.
<<Non è che hai brutte intenzioni?>> chiedo e lui scuote la testa.
<<Mm cosa ne ricavo?>>
<<Niente?!>> dice ovvio.
Alzo gli occhi al cielo e acconsento.

*Canzone consigliata: Every breath you take, The police*

Iniziamo a camminare uno accanto all'altra, senza proferire parola.

Arriviamo in un parco e si sente un velo di imbarazzo.

Mi avvicino alla ringhiera ed osservo l'orizzonte, dove mi si presenta un tramonto mozzafiato.
Mi giro a guardare il ragazzo accanto a me.
Non è poi così male..
Si sente osservato, perciò tolgo lo sguardo e lo riposo sull'orizzonte.

Sento la sua presenza molto vicina a me, il suo corpo a contatto con il mio, le sue dita che prendono in modo delicato il mio mento e mi gira verso di lui.
Siamo a pochi centimetri.

Le punte dei nostri nasi si sfiorano, e i nostri sguardi sono puntati sulle nostre labbra.
Dopo un po', la distanza che ci divideva, viene annullata con le sue labbra che vengono a contatto con le mie.

Anni di puro odio per questo ragazzo.
Anni passati ad odiarlo senza un motivo preciso, e invece ora mi ritrovo fra le sue braccia a baciarlo, sotto le stesse stelle.

Amare senza limiti. (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora