I: Broken

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I never meant to let go
All I want and you're all I'll ever wanna know

Can't hide in the attic of a pretty home
Hey!

Hollywood Undead -Lion

19th December, Saturday.

Avete presente quando tutto il mondo ti cade addosso,il cuore smette per un momento di pompare il sangue e il respiro ti si ferma? Io non ne avevo mai avuto un esempio prima.
E la cosa peggiore è che non ho potuto fare niente. Quella sera di Maggio scoprii che i miei genitori avevano divorziato, dico scoperto perchè in realtà il divorzio era partito molto tempo prima e solo in quel periodo era diventato ufficiale. Una sensazione simile a quella che provo adesso la provai allora, più leggera però, adesso sarebbe capace di uccidermi. Piansi quella sera perchè l'idea di avere papà e mamma lontani, di non averli sotto lo stesso tetto mi spaventava, mi spaventa tutt'ora. Poi ci ho pensato, ultimamente i miei genitori litigavano spesso, probabilmente era un divorzio momentaneo, insomma qualsiasi scusa per farmi escludere che i miei non si amassero più. Potrei sembrare una stupida perchè ci sono talmente tanti ragazzi al mondo che hanno i genitori separati ma io pensavo che questa realtà non mi appartenesse, nel senso che non mi potesse mai capitare.

Ci ho sperato fino all'ultimo, anche quando sentivo o di nascosto vedevo mia mamma che piangeva davanti al camino, anche quando l'abbracciavo e lei mi diceva che amasse tanto mio padre, anche quando papà mi ha portato a questo ballo nella sua nuova casa senza portare mia mamma, anche quando ho visto mio padre e la mamma di Natsu comportarsi come amanti.

Poi le mie speranze si sono polverizzate quando davanti a quella folla di collaboratori importanti e famosi di papà, Jude con la mano stretta a quella di Lara annunciava il loro fidanzamento e la data del loro imminente matrimonio.

Non riuscirono a calmarmi le occhiate di Mira, che avevo portato con me, o le mani di Natsu sulle spalle che cercavano di, in qualche modo, consolarmi. Perchè lui sapeva tutto, non era sconvolto. Scappai velocemente da quella stanza che era divenuta opprimente, circondata solo dal suono delle mani degli ospiti che si congratulavano, ignari che quella notizia mi aveva appena rovinato la vita. Incontrai per un minuto quella che mi parve essere la figura slanciata di Erza, la cugina di Natsu, ma in quel momento non vedevo niente a causa delle lacrime che stavano iniziando a scorrere veloci dagli occhi.

Aprii una delle tante porte e mi ritrovai in un piccolo ufficio buio, probabilmente quello che usava papà per lavorare, mi avviai verso la finestra e l'aprii di scatto, respirando l'aria umida di quella piovosa sera. Respirai profondamente, due, tre volte finchè la testa mi prese a girare e dovetti sedermi su una sedia in pelle. Riordinai i miei pensieri pensando bene a quello che era appena successo e cercando di trovare una soluzione razionale, non dettata dalla rabbia.

Poi sentii la porta sbattere e trovai mio padre fermo sull'uscio ad osservarmi. E di soluzioni pacifiche non ne trovai nessuna. Mi alzai veloce ignorando il leggero capogiro e sbottai.

"Quindi fammi capire, tu dopo nemmeno 10 giorni dal divorzio con mia mamma, mi annunci che ti stai per sposare con la mamma di Natsu, senza avermi detto niente, senza un avviso. Dimmi una cosa papà e per una volta non dirmi cazzate, tu e quella...quella troia anche prima del divorzio stavate insieme vero? Ciò significa che mentre quella poverella di tua moglie ti aspettava agli orari più indecenti solo per mangiare con te era solo una povera deficiente vero? Giusto povera cretina che aspetta il marito a casa" mi lasciai sfuggire una risatina ironica.

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