Ma il professore?

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Non era stato il mio primo giorno d'insegnamento, ma ero comunque sempre nervoso quando iniziavo in una nuova struttura. Per fortuna però, dopo aver tenuto ben sei classi diverse, mi accorsi che la giornata era andata molto bene. gli alunni sembravano tutti bravi e ben disposti.
consegnai al rettore il resoconto della giornata, e raggiunsi la mia auto.

durante il tragitto riflettei sulla mia giornata scolastica, pensando anche a quel ragazzo che avevo preso un po' in giro, dicendogli di tenere a freno la lingua. Dun. aveva dei tratti asiatici, la cosa mi aveva intrigato. anche per la faccia con cui mi aveva guardato, prima di completa sorpresa e goffaggine, e poi di sfrontatezza. come ego gonfiato. ridacchiai, mi era bastato un piccolo rimprovero per sgonfiarlo e scappare via. gli altri alunni erano tutti molto gentili ed educati, non avevo avuto nessun problema.

con quei pensieri nella mente, e sopratutto, a cosa avrei buttato giù prima di leggere le relazioni, arrivai nel mio appartamento. dopo un veloce cambio d'outfit in pantaloni di tuta e maglietta, recuperai dal freezer una pizza congelata e la riscaldai al microonde, mentre andavo a recuperare il mio laptop e i pacchi di relazioni dal mio zaino, che poggiai sulla scrivania in salotto. appena il microonde suonò, andai a recuperare la mia pizza, che poggiai sulla scrivania. accedetti al mio account Netflix e guardai una puntata di Friends mentre mangiavo. appena finito, chiusi l'impaginazione del sito e aprii quello del college, così da poter inserire le mie valutazioni man mano che leggevo.

era passata un'ora e avevo letto relazioni di due classi, per fortuna che alcuni avevano davvero scritto solo una frase, tipo "La storia mi piace così mi posso guardare i film della guerra e li capisco." e
"Per me la storia fa schifo.". sbuffai, e con la testa in fiamme, decisi di distrarmi un po'. e qual era il modo migliore se non un buon porno?
aprii una pagina in incognito e cercai un po' in giro. ma ero annoiato, sempre le solite cose finte. volevo qualcosa di più realistico.
mi apparve, in uno dei soliti pop-up, la pagina di un sito di spogliarelli live. la cosa mi interessò, e ci cliccai su. dopo aver scrollato un po' la pagina, tra vecchie nude e persone fissate coi piedi, trovai un paio di ragazzi carini.
mentre osservavo le miniature delle live in onda, mi accorsi di un viso... beh non che si vedesse bene, era un corpo dalla pelle lattea che sbandierava il sedere in aria, con la faccia poggiata sul cuscino. ma quella faccia mi era familiare... solo dopo pochi istanti mi accorsi del nickname.
Joshua. 22 anni.
ma. era lui, l'alunno della classe 2LS.
Dun.
no, era impossibile.
ma la curiosità era troppa: cliccai sulla miniatura, che poco dopo si connesse alla live.
deglutii, mi sistemai gli occhiali sul naso, e guardai: nella chat c'erano un sacco di persone arrapate che gli mandavano regali, premi, ma io riuscivo solo a guardargli il viso.
era piegato dal piacere, gli occhiali storti ed appannati, le casse del mio laptop che riproducevano i suoi gemiti intensi.
solo dopo mi accorsi del perché: si stava scopando con un dildo. era grande e blu, il mio colore preferito per l'aggiunta, e entrava e usciva fluentemente da lui.
nella chat gli chiedevano di gridare, di dire daddy, sir, ma'm... di aprirsi di più.
il mio cazzo pulsò contro i pantaloni.
non potevo negare che la cosa non mi piacesse, anzi, mi piaceva molto.
lui era bello, in classe mi aveva provocato con il suo atteggiamento. ora lo stavo guardando scoparsi nella camera del dormitorio del college dove lavoravo.
le guance mi erano diventate rosse, ma non potei fare a meno che infilarmi la mano nei pantaloni e tirarmelo fuori, incominciando a toccarmi alla sua vista. mentre lui gridava perché si era penetrato ancora di più, io mi strizzai il pene, su e giù, facendo finta che fossi io a farlo stare così. lui mormorava cose, daddy a volte. non era per me, ero solo uno spettatore.
in preda ai fumi del piacere, provai a scrivere e inviare un "Joshua, di più, bravo" ma non potevo, non ero iscritto.
imprecai, e mentre mi toccavo sempre più selvaggiamente, con l'altra mano che era diventata bianca allo sforzo di afferrare il bordo del tavolo, emisi un grugnito strozzato nel momento in cui mi scoppiai tra le mani quando vidi il ragazzo nel pc mettersi tra le labbra quel dildo blu che fino a poco prima l'aveva scopato.
quando mi accorsi di aver avuto uno degli orgasmi più potenti della mia vita da single, da un anno a quella parte, su un mio fottuto studente, su un sito dove altre 130 persone l'avevano visto, chiusi il pc, imbarazzato.
andai a lavarmi le mani e a rinfrescarmi, pensando che non importava, dovevo solo immaginarmi qualcun altro al suo posto. lui non sapeva che l'avevo visto, non c'era nessun problema. mi rimisi a leggere le relazioni, ignorando il fatto che avrei letto anche quello del ragazzo che, fino a dieci minuti prima, si stava scopando sullo schermo del mio pc.

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