𝐈 ー 𝐑𝐀𝐂𝐂𝐎𝐍𝐓𝐀𝐂𝐈 𝐔𝐍𝐀 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀

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Fuori pioveva moltissimo, i rami quasi spogli degli alberi si inchinavano al cospetto del vento.

Le piccole gocce d'acqua s'abbattevano insistenti sui vetri, fuori si vedevano le nuvole grigie coprire con la loro cupezza l'intera giornata.

Dentro la grande casa di montagna, il camino era acceso e riscaldava l'intera abitazione, il salotto era quasi vuoto, in cucina risuonava il rumore dei piatti impilati uno sopra l'altro, delle risatine e un rumore di passi, sempre più forti.

L'uomo era seduto su un dondolo e leggeva un romanzo, aveva la fronte corrucciata, le labbra socchiuse e gli occhi attenti che catturavano parola per parola ogni pagina.
La copertina del libro era bianca, il titolo non si leggeva, nemmeno il nome dell'autore.

Il dondolo si piegava avanti e indietro, lentamente, emettendo un leggero cigolio che dava alla casa un senso di tranquillità più assoluto.

Dahyun fece capolino nel salotto e si fermò a pochi metri di distanza da lui, teneva le mani lungo i fianchi, stretto nel suo maglione pesante, le fiamme del fuoco rendevano visibile la fede che portava alla mano sinistra, che divideva con Hoseok.

<<Jimin, stiamo facendo il caffe. Ne vuoi?>> chiese, lui scosse la testa, girò pagina <<No grazie>>

Dahyun e Hoseok si erano conosciuti l'ultimo anno di liceo, non si sopportavano all'inizio, alla fine dell'anno scolastico non si videro più ma si ritrovarono all'Univeristà.
Quella distanza, quella nuova consapevolezza di loro stessi fece scoccare la scintilla fra loro, mentre la vita di Jimin stava perdendo i pezzi.

Taehyung uscì dalla cucina, aveva gli occhi che brillavano e non riusciva a star fermo, si sedette sulla sedia vicino al camino, cambiò la posizione delle gambe cinque volte prima di trovare la sistemazione più comoda.
<<È un peccato che piova, io e Kookie volevamo portare Soobin al laghetto>> mormorrò con la mano sotto il mento.

Jimin finalmente alzò lo sguardo dal libro, guardò fuori dalla finestra <<Che tempo di merda>> Taehyung emise una risatina.

<<Dormono tutti?>> chiese Jimin, riferendosi ai bambini, Taehyung annuì, <<Fra poco però si sveglieranno>> lo avvertì.

<<Byunggwon verrà?>> chiese Jimin, nessuna emozione particolare sul suo volto, Taehyung mostrò meno indifferenza nel rispondere <<Nam l'ha chiamato ieri, ha detto di no>>

L'altro lasciò andare un sospiro, uno scalpiccio infantile che partiva dal piano di sopra si fece sempre più forte, finché dalla scala non spuntarono 5 testoline con occhi assonnati.

Soobin si stropicciò gli occhi mentre avanzava verso il suo papà <<Amore mio!>> esclamò Tae mentre lo prendeva in braccio e lo riempiva di baci <<Dov'è Papà??>> chiese il piccolo con la faccia immersa nel suo maglione caldo e la voce impastata dal sonno, Taehyung voltò di poco la testa per farsi sentire dalla cucina <<Koooooookieeee>> chiamò a gran voce, nel frattempo gli altri tre corsero dai loro papà che so trovavano in cucina.

<<Papi!>> urlacchiò la piccola Mingi, alzò le braccia per farsi prendere in braccio, in mano teneva il suo orsacchiotto di peluche bianco, a Jimin gli si illuminarono gli occhi alla vista di sua figlia.
La prese e la fece accomodare sulle sue cosce mentre le baciava la fronte e lei socchiudeva gli occhi.
<<Ben svegliata>> le disse mentre le carezzava i capelli, lei con le sue piccole dita paffute toccava l'orecchio dell'orsacchiotto con un adorabile broncio <<Anche Nuha ha dormito con me!>> esclamò sollevando il peluche, Jimin annuì <<Ben svegliato anche a te Nuha>> gli disse allora, Mingi sorrise radiosa.

<<Mingi lo sai che dormi con la bocca aperta?>> la provocò Soobin, la piccola bambina si fece pian piano rossa in viso e i due codini che aveva ai lati della testa sembravano il fumo che le usciva dalle orecchie, aveva la bocca serrata e la fronte corrucciata e sembrava pronta a saltare addosso al bambino che se la rideva.
<<Stai zitto Soobin! Tu quando dormi sbavi!>> gli disse lei, Soobin sgranò gli occhi, in quel momento Jungkook entrò in salotto e Mingi colse la palla al balzo.

<<Zio Kookie! Soobin dice che ho la bocca aperta quando dormo!>> strillò, Jimin scoppiò a ridere, Soobin la guardò con sguardo truce.
<<E lei dice che quando dormo
sbavo!>>

Jungkook si massaggiò le tempie <<Chiedetevi scusa a vicenda>> disse infine, Jimin alzò gli occhi al cielo.
Soobin s'imbronciò <<Scusa Mingi>> la piccola sbuffò <<Scusa>>.

<<Bene, perché non andate dagli zii e gli altri a fare qualche gioco? Noi vi raggiungiamo fra poco ok?>> propose Jungkook, i due annuirono e saltarono giù dalle gambe dei loro papà, Mingi lasciò a Jimin il piccolo Nuha.

<<Litigano un sacco ma si vogliono un bene dell'anima>> disse Jimin, Taehyung annuì, Jungkook si sedette vicino a Tae, pareva teso, gli tremavano le ginocchia, Taehyung gli mise una mano sulla coscia per tranquillizzarlo <<Che succede amore?>> chiese, Jungkook rivolse un'occhiatina a Jimin, sospirò <<Prima che partissimo per venire qui, ho ricevuto una telefonata>> Jimin già aveva capito di che si trattava, ma non riusciva a crederci.

<<...Lui?>> sussurrò, Jungkook annuì impercettibilmente, Taehyung sbarrò gli occhi <<Allora perché Byunggwon ha detto che non venivano?>> chiese lui.
Jungkook si morse il labbro inferiore <<Ha avuto dei problemi...>> Jimin non ebbe il tempo di fare alcuna domanda che il salotto venne presto riempito dagli schiamazzi dei bambini e le chiacchere dei suoi amici.

I cinque piccoli si sussurravano paroline all'orecchio e ridacchiavano, Seokjin e Namjoon si sedettero sul divano, Joon con il capo sul petto di suo marito mentre lui gli accarezzava i capelli, Dahyun e Hoseok si guardavano complici e lanciavano qualche occhiatina a quel povero disgraziato sulla sedia a dondolo.

Jimin subito si sentì osservato <<Che volete?>> borbottò.
Bowa scoppiò a ridere, <<Vedi Jiminie, abbiamo detto ai bambini che ai tempi del liceo inventavi delle storie fantastiche, e ora hanno una richiesta da farti...>> disse Seokjin divertito.

<<Raccontaci una storia!>> strillò Yojeun, Jimin sbarrò gli occhi <<Perfavore Papà!>> lo pregò Mingi.
Lui sospirò, guardò per un attimo Taehyung e gli venne in mente un'idea.

<<Vi piacerebbe se vi raccontassi una storia vera?>> e il suo migliore amico aveva già capito di che parlava, si sollevò un coro di 'Siiii'.

Tutti i suoi amici avevano capito quale storia voleva raccontare. I bambini si misero a semicerchio intorno alla figura seduta di Jimin, lui mise via il libro che stava leggendo.

<<Allora, ero al quarto anno di liceo...>>





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𝐐𝐔𝐄𝐈 𝐁𝐑𝐀𝐕𝐈 𝐑𝐀𝐆𝐀𝐙𝐙𝐈 [M.Yg, P.Jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora