𝐈𝐕 ー 𝐋𝐎 𝐘𝐈𝐍 𝐄 𝐋𝐎 𝐘𝐀𝐍𝐆

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<<E TI HA BACIATO ZIO?!?>> urlò Boram alzandosi di scatto in piedi.

Jimin annuì con un sorrisetto, posò lo sguardo su Mingi che pareva pensierosa.

<<Cosa c'è tesoro?>> le chiese lui, la piccola si alzò e arrivò vicino al suo papà e poggiò il mento sulle sue ginocchia.

<<Era bello lui?>> borbottò, Jimin le accarezzò i capelli dolcemente con un luccichio ammaliante negli occhi.

<<Si, moltissimo>>la bimba sorrise per la risposta affermativa e tornò a sedersi a gambe incrociate assieme agli altri.

<<E cosa hai provato quando ti ha baciato?>> continuò a chidergli, Jimin si sentì improvvisamente sopraffatto dai ricordi e dalle sensazioni.

<<Ero sorpreso, molto poi ero anche felice anche se non gliel'ho fatto intendere all'inizio>> spiegò.

<<E Yoongi poi ha capito che eri felice per quel bacio?>> Jimin sorrise radioso

<<Penso proprio di si.>>

Bowa si girò verso Namjoon che era impegnato a ricoprire di baci le guance di suo marito, lei rise a quella visione <<Papi! Woohyun e i suoi papà verranno qui?>> chiese lei con un leggero rossore sulle guance.

Namjoon rivolse un'occhiata desolata a Jimin che in risposta gli diede un'occhiata comprensiva <<Si, ma lo zio Byunggwon non ha specificato quando verranno tesoro>> le rispose, lei annuì e tornò a sedersi.

Jimin aveva le spalle poggiate sul dondolo che andava avanti e indietro lentamente accompagnato dal solito cigolio.

La pioggia non dava segno di cedimento, si abbatteva come un mostro sugli alberi e sui vetri e il vento si portava via ogni cosa.

<<Il telegiornale dice che continuerà a piovere fino a domattina>> disse Dahyun, Yeojun si alzò in piedi <<Possiamo fare un sacco di cose mentre aspettiamo che spiova!>> esclamò.

Mingi aprì le braccia <<Papà continua a raccontare la storia!>> lo invogliò lei, Bowa s'alzò in piedi <<Aspettate! Zio tu e Yoongi alla fine vi siete messi insieme?>> Soobin che non aveva prestato molta attenzione al racconto di Jimin, sbarrò gli occhi mentre si voltava verso Taehyung.

<<Papi...>> disse mentre si alzava e andava vicino ai suoi genitori, Jungkook lo prese in braccio e lo sistemò sulle sue cosce, <<Dimmi principino>> gli disse lui, Soobin lanciò un'occhiata a Mingi che guardava il papà con occhi pieni di adorazione.

<<No niente...>> Jungkook gli diede un bacio sulla guancia mentre Tae gli carezzava i capelli.

<<Allora? Volete che continui a raccontare?>> chiese Jimin agitando le mani in aria in modo teatrale, dal parquet si sollevò un coro di "Siiiiiiiii", Jimin accennò un sorriso mentre nella sua mente rincorreva le parole per continuare a narrare quella storia apparentemente tanto bella e appassionante quanto dolorosa.

Riprese a raccontare.

Jimin quella notte dormì poco, la sua mente non faceva altro che presentargli davanti le labbra piccole e rosee di Yoongi, alla delicatezza con cui si erano posate sulle sue, alle sue guance rosse, a quello stupido gioco al quale Jimin aveva vinto, al bel pomeriggio passato assieme anche se erano tornati a casa un pò brilli.
Per questo Jimin quella sera prima di andare a dormire si era preso un'aspirina contro il mal di testa.

Quando la sveglia suonò, Jimin conoscendo perfettamente la posizione di questa, volendo metter fine al suo fastidiosissimo suono, la mandò malamente a terra con una manata pesante, udì un 'crash' e il rumore infernale cessò.

Jimin sbuffò sotto le coperte <<È la quarta questo mese!>> sbottò già stanco di quella giornata.

Si tolse le coperte di dosso ed emise un mugolio di dolore per la perdita del calore del piumone, i brividi gli corsero lungo la schiena quando con i piedi toccò il pavimento freddo, si alzò mentre si stropicciava un occhio e camminava alla cieca verso le ciabatte, affiancate alla porta.

Messe le ciabatte uscì dalla stanza e scese le scalette velocemente, <<'Giorno!>> disse con scarso entusiasmo, i suoi genitori erano già a tavola che chiaccheravano, lo salutarono e sua madre gli mise davanti la sua tazza di caffè.

<<Grazie>> borbottò mentre si teneva la fronte con la mano e con l'altra si portava alla bocca la tazza.

D'improvviso, mentre suo padre protestava riguardo una qualche partita di baseball e sua madre lo stava a sentire interessata, Jimin si ricordò di una cosa importantissima.

Yoongi.
La sua vittoria a sasso, carta, forbici contro Yoongi e la promessa che avrebbe guidato l'auto del più grande.
Yoongi sarebbe andato a prenderlo quella mattina stessa.

Cercò l'orologio appeso al muro in cucina, 7:18, Jimin sbarrò gli occhi, bevve il suo caffè in due ampie sorsate col rischio di affogarsi e si alzò da tavola.

<<Jimin ma non mangi niente?!>> esclamò sua madre, ma lui era già troppo lontano per urlarle una risposta.

Corse in bagno per lavarsi e a tentoni tornò nella sua stanza per afferare le mutande, i pantaloni della divisa e la camicia, anch'essa, della divisa.

<<La cravatta! Dove sei cravatta di merda...>> borbottò mentre si abbottonava la camicia.
Scombinò il letto più di quanto già non fosse, la cravatta era sotto al cuscino, Jimin imprecò.

Si assicurò di avere tutto l'occorrente per quella giornata scolastica, con un gesto fulmineo chiuse lo zaino e se lo portò in spalla, corse giù per le scale e si precipitò verso la porta sotto lo sguardo apprensivo di sua madre e la faccia rilassata del padre.
<<Civediamooggivivoglio
beneciao!>> urlò trafelato, si chiuse la porta di casa alle spalle e sospirò di sollievo quando notò che di Yoongi non c'era manco l'ombra.

Jimin si sedette sulle scalette del portico e mantenne il viso con le mani mentre aspettava l'arrivo di Yoongi, era entusiasta all'idea di guidare la sua auto, ma era anche maggiormente contento di vedere il corvino.

Il bacio del giorno prima continuava a riempirgli i pensieri.
Si chiedeva il perché di quel bacio, magari Yoongi lo aveva baciato tanto per fare, non perché ci fosse un sentimento di fondo, oltretutto si erano conosciuti da manco un giorno!

Una vettura nera parcheggiò davanti casa di Jimin, il finestrino del lato del passeggero si abbassò e vide i ciuffi scuri di Yoongi, i suoi occhi vispi e attenti, il naso a bottoncino e la sua bocca rosea.
Dio quelle labbra.
<<Buongiorno occhi belli!>> lo salutò lui
<<Buongiorno>>.

Jimin si alzò di slancio e camminò verso la macchina, si abbassò all'altezza del finestrino, <<Guido io fino a scuola>> disse deciso, Yoongi sospirò e con espressione scocciata si slacciò la cintura e aprì la portiera, Jimin trotterellò contento al posto del guidatore e si accomodò sul sedile.

Yoongi si lasciò cadare nel posto accanto a Jimin, aveva gli occhi socchiusi e la fronte corrucciata, Jimin si allacciò la cintura <<Ma almeno ce l'hai la patente?>> borbottò contrariato Yoongi.

Jimin ridacchiò <<No>> Yoongi saltò sul sedile <<Dimmi che stai scherzando>> lo implorò, aveva paura per la sua auto, Jimin negò col capo.

Yoongi sbarrò gli occhi, <<Giuro che se ci fai fare un incidente ti ammazzo>> lo minacciò, Jimin rise di gusto.
<<Fidati di me>> gli disse.

Yoongi scosse la testa <<Questo sarà il viaggio in macchina più spaventoso della mia vita>> disse, poco dopo Jimin diede gas e per poco non gli venne un infarto.

𝐐𝐔𝐄𝐈 𝐁𝐑𝐀𝐕𝐈 𝐑𝐀𝐆𝐀𝐙𝐙𝐈 [M.Yg, P.Jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora