Non appena sentì le sue labbra poggiarsi sulle mie spalancai gli occhi, incredula.
Non riuscivo neanche a muovermi, ero come pietrificata.
Come si permetteva quell'idiota? Come osava baciarmi?
Ma per chi cazzo mi aveva preso?
Pensai, ma proprio nel preciso istante in cui stavo per spingerlo via e tirargli un bel calcio nelle palle mi fermai vedendo Ashley guardarci in lontananza guardarci con una strana espressione.
Non so bene cosa mi prese, so solo che fu più forte di me.
Invece di spingerlo via avvolsi le braccia intorno al collo di Andrew, in modo da avvicinarlo ancora di più a me e approfondire in bacio.
Anche lui sembrava essere sorpreso ora, ma ciò non lo fece mica tirare indietro.
Eh no.
Si avvicinò ancora di più a me, continuando a baciarmi mentre prendeva ad accarezzarmi i fianchi.
Con una dolcezza che non credevo possibile trattandosi di lui.
Per un istante mi lasciai andare, mi persi nelle sue labbra e, per un breve attimo mi parve di dimenticare tutto.
Non mi accorsi neanche del fatto che Ashley era corsa via, indignata da ciò che aveva visto.
Durò solo un attimo però.
Ritornai subito in me non appena sentì le sue mani che, dai miei fianchi scesero a toccarmi il sedere.
Fu istintiva la cosa, lo spinsi immediatamente via.
«Ma che..»
«Si può sapere per chi cazzo mi hai preso?! » gli urlai contro, agitando le braccia in aria.
«Chi ti credi di essere? Eh? Credi di poter venire qui e baciarmi a tuo piacimento?»
«Non mi pare che la cosa ti sia dispiaciuta poi così tanto.» replicò lui, la solita espressione di superiorità stampata in faccia.
Dio quando l'odiavo.
«Non è vero!» mi affrettai a rispondergli. Avevo la faccia completamene rossa, non di certo per l'imbarazzo ma bensì dalla rabbia.
«Tu dici? Eppure prima sembravi dire altro.»
Si avvicinò nuovamente a me, il ghigno stampato in faccia.
«N-non è vero.» ripetei, forse più per convincere me stessa che lui.
«Io dico di sì.»
«No.»
«E allora perché hai ricambiato?»
«Io..io l'ho fatto solo per dare fastidio a quella lì!» mi affrettai a rispondere, deglutendo mentre lui continuava ad avvicinarsi.
Ormai eravamo solo a pochi centimetri di distanza.
«Dovrei crederti?» sussurrò.
«Credi a quel che ti pare, per quello che mi interessa.»
Lo spinsi nuovamente via per poi allontanarmi, lasciandolo da solo in mezzo al corridoio.Avevo trascorso il tempo rimanente in compagnia di Will e Jacob.
Cercai il più possibile di non pensare a Andrew e ancor di meno al bacio, cosa che a quanto pare sembrava piuttosto impossibile dato che avevo quell'immagine stampata in testa.
Ogni volta che chiudevo gli occhi mi sembrava di risentire nuovamente le sue labbra sulle mie.
Non riuscivo a credere di aver dato il mio primo bacio a lui.
La cosa che mi faceva incazzare di più però non era quella, ma il fatto che non potevo negare che il bacio non mi fosse piaciuto.
Anzi, mi era piaciuto eccome.Lasciamo la locanda la notte stessa, come era stato previsto.
Stranamente non incontrammo nessun intoppo e di Barners sembrava non esserci nessuna traccia.
Non sapevo cosa avevano fatto Jacob e quella lì ma sembravano averlo sistemato per bene almeno per un bel po'.
Pensai, mentre continuavo a seguire gli altri cercando di tenermi a debita distanza sia da Blake che da Ashley che dopo quella scena non mi toglieva gli occhi di dosso.
Anche se la capisco, anch'io lo farei al posto suo.Will camminava al mio fianco sorridendomi di tanto in tanto. A giudicare dalla sua espressione sembrava felice, un bambino felice.
Pensai ridacchiando.
«Perché sei così felice?» gli chiesi ad un certo punto.
«Perché non te l'ha detto? Ora vedrà "la sua Wendy."» mi rispose Jacob, alzando gli occhi al cielo quando nominava la ragazza.
«Ah si?»
«Questo non è vero!» rispose il ragazzo dagli occhi azzurri, guardando male l'amico.
«Cioè si.. però.. tu sei geloso!» disse infine, incrociando le braccia al petto.
«Che?! Io geloso? Io?»
«Esattamente.»
Jacob rise.
«Dovrei essere geloso di te?»
Will annuì prontamente.
«Ti ricordo Turner che io ho già la ragazza.»
«Illudersi che sia così non lo renderà reale sai Black?» ghignò il moro, mentre Jacob assumeva uno sguardo cupo.
«Neanche questo è vero! Io e lei siamo a buon punto, manca poco.»
«Come Will con Wendy?» m'intromisi io, alternando lo sguardo dall'uno altro.
«Allora si, stai messo benissimo.» dissi ironica guadagnandomi un'occhiataccia da parte di Will.***
Non riuscivo a credere ai miei occhi.
Non potevo credere a ciò che avevo davanti.
Per un attimo mi parve di sognare, di tornare di nuovo bambina, quando non facevo altro che sentire e risentire mille volte la stessa storia.
Quella di un pirata, di un pirata che solcava i mari capitanando una nave dalle vele nere.
Quella non era una nave qualsiasi, e nemmeno lui era un pirata qualsiasi.
Per anni avevo chiuso gli occhi immaginando di trovarmi lì, proprio su quella nave, sulla Perla Nera. E per anni quello era sempre stato un sogno, un illusone. O almeno lo era stato fino a quel momento.
«Wow» dissi, o meglio dicemmo io e Jack all'unisono. Avevamo la stessa espressione stupita e meravigliata.
Elizabeth ci guardò entrambi corrugando la fronte, sembrava persa in chissà quali pensieri.
«Muovetevi.» disse solo prima di salire sulla nave seguita dagli altri.
Jack porto il suo sguardo su di me, inclinando la testa di lato.
«Cosa ne pensi?» mi chiese.
Aveva uno strano luccichio negli occhi.
«Beh.. senza dubbio è-»
«Meravigliosa?» mi anticipò «Già,ma la perla non è solo questo..» scosse la testa.
«..non è solo una semplice nave è..»
«...libertà» conclusi guardandolo.
Sembrava spiazzato, potevo leggerlo nei suoi occhi.
La mamma mi aveva raccontato così tante volte quella storia che ormai conoscevo tutto a memoria.
Guardai per un ultima volta mio padre negli occhi, poco prima di seguire gli altri e salire anch'io sulla nave.La prima cosa che vidi una volta sulla nave fu una ragazza dai capelli biondi precipitarsi tra le braccia di Jacob che la strinse a se lanciandole un bacio sulla fronte.
Mi avvicinai a passo lento, guardandoli.
Lei sembrava sollevata a giudicare dell'espressione.
«Grazie al cielo stai bene! Ero così preoccupata per te.. c-cioè per voi.» si corresse subito, togliendo le mani dal volto del ragazzo per poter abbracciare Will.
«Certo.. per noi.. pff» le sussurrò Will all'orecchio, ridacchiando divertito notando l'imbarazzo della bionda.
«È vero stupido! Ero preoccupata anche per te, cioè.. eravamo.» replicò lei, per poi fare un cenno nella direzione di un'altra ragazza che si stava avvicinando.
Aveva i capelli ricci e gli occhi di un verde scuro e a giudicare dalla descrizione che mi aveva fatto Will supponevo si trattasse di Wendy.
«Wen!» urlò il ragazzo dagli occhi azzurri, sorridendo in direzione della riccia.
«Sei ancora vivo.» constatò la ragazza una volta avvicinatasi guardando Will.
«Bene, posso andare.» disse poi, facendo per allontanarsi nuovamente venendo però bloccata dal ragazzo dagli occhi azzurri che, dopo aver alzato gli occhi al cielo le aveva afferrato il braccio e l'aveva abbracciata.
La riccia aveva ricambiato poco dopo, impacciatamente.
Sorrisi guardandoli, per poi accorgermi di non essere l'unica. Anche la biondina li guardava con la stessa espressione, solo Jacob sembrava un tantino contrariato.
Ridacchiai, cominciavo a pensare che Will avesse ragione sulla gelosia del ragazzo.
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ᴛʜᴇ ʙʟᴀᴄᴋ ʀᴏsᴇ
AventuraEra da un po' ormai che avevo preso l'abitudine di passare metà della notte fuori, a contemplare le stelle. Quelle passeggiate notturne erano capaci di distrarmi da tutto il resto. Scrutai l'orizzonte, osservando le onde del mare che si infrangeva...