capitolo 4

20 4 6
                                    

Jennifer

Come rientro in casa, inizio a preparare il borsone per partire con mia madre. So perfettamente che Daniel mi ha mentito per l'impegno di stasera, lo conosco troppo bene, so esattamente quando mi mente. Mi chiedo cosa abbia in mente, per non volermi intorno, sono sicura che presto me lo dirà.
Per il viaggio decido di indossare qualcosa di più comodo del vestito che ho addosso, apro la mia cabina armadio, è scelgo un paio di leggings neri, un maxi pullover color fango, e stivaletti bassi neri. So che mamma non approverà il mio abbigliamento così metto in borsa un vestito a tubino smeraldo con delle decoltè abbinate.
Sento aprire la porta di casa e mi precipito giù per le scale, per vedere chi fosse arrivato. Vedo mio padre sembra sorpreso di vedermi, mi sorride e viene verso me, mi sforzo a fargli un finto sorriso per poi girargli le spalle e ritornare in camera mia.
Gli voglio un bene dell'anima ma ultimamente litighiamo sempre più spesso, non riesce a digerire la mia relazione con Daniel, lui sa quanto io sia innamorata ma non gli interessa, dice che non è il ragazzo giusto per me. Mio padre mi vorrebbe affibbiare un ragazzo snob e altezzoso, tutto l'opposto di ciò che piace a me. Nonostante io venga da una famiglia benestante non mi ci sento a mio agio, odio i falsi amici quelli che ti stanno vicino solo per la tua situazione economica. Vengo riportata al mondo reale dalla porta della mia stanza, apro e vedo mamma in tutto il suo fascino. Mi fa un enorme sorriso dicendomi "tesoro, ancora non sei pronta? Non dirmi che vuoi venire così!". Ed ecco che ci risiamo, non le va mai a genio qualsiasi cosa faccia, ingoio il rospo e le rispondo "Ciao anche a te mamma! Si sono pronta vengo così, e tranquilla ho il ricambio adatto nel borsone". Fa un mezzo sorriso per poi entrare in camera e controllare ciò che ho messo dentro, io sbuffo al suo gesto e inizio a scendere giù. Ancora dobbiamo partire e già mi pento di aver accettato. Scrivo un messaggio veloce a Daniel prima di partire <<ancora il viaggio deve iniziare e già non vedo l'ora di ritornare, almeno potrò contare su di te e sulle tue coccole. Ti amo a domani amore mio kiss kiss>>.

Daniel

Sento il telefono squillare, lo prendo e vedo un messaggio di Jennifer, lo leggo e sorrido poi le rispondo << tranquilla amore, vedrai che ti divertirai, e comunque anche io voglio averti tra le mie braccia>>.
Poso il telefono e vado a prepararmi per il mio appuntamento di stasera. Sono davanti lo specchio da almeno un quarto d'ora, non riesco a trovare un look adeguato, sempre che esisti un look esatto per far colpo su qualcuno. Sento il telefono che squilla e rispondo senza vedere chi sia.
<<Hey amico, cosa fai stasera?>>, Al momento non gli voglio dire nulla neanche a lui così gli mento.
<<Hey Sam, veramente stasera ho già un impegno scusami, facciamo un'altro giorno ok??.
<<Va bene, salutami tanto Jennifer, ciao a domani>>.
Lo saluto poi prendo la mia giacca di pelle nera e esco di casa. Appena arrivato al locale una bella ragazza con i capelli rossi mi cade addosso, la afferrò dalla vite e lei si sostiene con le braccia dietro il mio collo. Mi guarda appena con i suoi grandi occhi verdi per poi poggiare la testa nell'incavo del mio collo, sembra quasi che stia perdendo i sensi, le prendo la faccia tra le mani per costringerla a guardarmi le chiedo come si sente e di aspettare che sto per chiamare soccorsi, ma lei mi ferma dicendo che era stato solo un capogiro e che le stava passando.
Dopo qualche minuto riesce a reggersi da sola in piedi mi ringrazia, quando alza lo sguardo per un attimo si incanta, poi mi stende la mano e si presenta "ciao, io sono Alba, tu?", le stringo la mano "piacere io sono Daniel". Lei si avvicina un po'troppo per i miei gusti "ti andrebbe di bere qualcosa insieme?", mi allontano e le rispondo "no grazie sono già fidanzato, e poi ho un appuntamento". Fa una smorfia e poi dice "peccato, bhe se dovessi tornare libero questo è il mio numero" mi porge un bigliettino ma io non lo afferro, la saluto con la mano e vado via.

SENZA di TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora