capitolo 9

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Corro in camera mia, non ho la forza di affrontare nessuno al momento. Non appena chiudo la porta alle mie spalle noto una busta chiusa sul mio letto, la prendo con le mani tremanti.
Mi faccio coraggio e decido di aprire la busta, trovo una lettera se così si può definire date le poche righe scritte:

Cara Jennifer,
Probabilmente in questo momento mi stai odiando per il modo in cui ti sto lasciando, ma credimi se ti dico che non avevo altra scelta. Senza di me avrai sicuramente una vita migliore, non posso essere l'uomo della tua vita, ho sbagliato e ti chiedo scusa per tutto il dolore che ti sto causando. Non cercarmi tanto sarebbe inutile, vivi la tua vita e dimenticati di me. Addio Daniel.

In queste poche parole sento il suo distacco, come se per lui tutto ciò che abbiamo vissuto insieme non fosse stato nulla. Come può chiedermi di dimenticarmi di lui? Possibile che in tutto questo tempo si sia solo preso gioco di me?

Scoppio in un pianto isterico, ho la testa che mi scoppia, mi sento sprofondare in un oblio e non riesco a vedere un'uscita. Voglio solo lasciarmi andare al mio dolore, sentimenti così diversi si impossessano di me, rabbia, odio, delusione, dolore. Avrei lasciato tutto per lui, sarei andata contro tutti e tutto pur di stare accanto al mio amore, ma forse ero solo io a voler stare insieme a lui.
Non mi capacito di come una persona che fino a ventiquattro ore prima diceva di amarti, riesca a lasciarti in un modo così vile. Non ha avuto neanche la decenza di lasciarmi di persona, è scappato via lasciandomi qui a piangere per lui.

Vorrei fuggire via e nascondermi da tutto questo, ma resto immobile qui senza parlare. Non ci riesco a staccarmi da te e cancellare tutto ciò che siamo stati. La nostra storia è finita così di colpo senza un motivo, né un perché, hai solamente deciso di lasciarmi qui inerme, non mi hai dato la possibilità di dire la mia, non hai avuto nessun coraggio di affrontarmi. Io come una stupida qui a piangere per lui, mentre chissà dov'è a divertirsi con chissà chi.

Sento qualcuno bussare alla porta, forse con i miei singhiozzi ho attirato l'attenzione. Non rispondo, resto in silenzio sperando che vada via, ma ottengo il risultato opposto. La figura di mio padre mi si pone davanti gli occhi, mi guarda un po' frustato. Non devo essere un bel vedere in questo momento, cerca di posare la sua mano sulla mia spalla ma lo scanso alzandomi di scatto. Non ho bisogno della sua pietà, lui che si è sempre opposto alla mia relazione adesso sarà felice.

Lo guardo male e gli urlo contro "Adesso sarai contento mi ha lasciata, mi ha tradita, vuoi che ti dico che avevi ragione, bhè mi dispiace ma non lo farò mai e adesso perfavore esci dalla mia stanza".

So che lui non ha colpe, ma in questo momento mi sento così ferita che ho bisogno di prendermela con qualcuno, perché l'unico con cui avrei dovuto prendermela non me ne ha dato la possibilità. Mio padre mi fissa per alcuni istanti senza fiatare per poi lasciarmi sola nella mia stanza.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 10, 2019 ⏰

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