L'assordante suono della sveglia accompagnata dalla vibrazione rimbombava nelle orecchie di Taehyung, che aveva tentato in ogni modo di ignorarla.
Dopo aver utilizzato un cuscino come paraorecchie ed essersi nascosto sotto gli innumerevoli strati di coperte, capì che da sola non avrebbe cessato di produrre quel maledetto rumore.Fece spuntare la mano dalla sua tana allungando il braccio verso quello strumento tanto odiato, cercando in qualche modo di spegnerlo.
Una volta esser riuscito nel suo intento chiuse nuovamente gli occhi.
Ancora cinque minuti.
Stava per riaddormentarsi quando improvvisamente la figura di Jungkook gli apparse in mente; si ricordò immediatamente della sera precedente e della loro ultima conversazione avvenuta fuori dalla propria camera.
Cazzo.
Si alzò di scatto dal letto, non curandosi del fatto che fosse completamente disfatto e che metà delle coperte avessero incontrato il parquet del pavimento.
Si precipitò in bagno ma, prima che entrasse, camminò alcuni passi indietro fino alla stanza del minore. La porta era aperta ma di lui non c'era nessuna traccia.
Gli si dipinse un espressione confusa in volto. Magari è giù in cucina.
Scosse la testa e si addentrò in bagno.Una volta aver concluso di prepararsi ed essersi assicurato di non aver dimenticato nulla, scese al piano di sotto.
Man mano che avanzava verso la cucina sentì due voci in sottofondo che diventarono più chiare non appena entrò all'interno della stanza; ritrovò sua madre in compagnia del corvino seduti uno davanti all'altro. Parlavano beatamente con in mano due tazze di ciò che doveva essere caffè a giudicare dall'aroma che si era diffusa nell'ambiente.
Taehyung restò stupito dalla facilità con cui Jungkook si era approcciato a sua madre. Conversavano come se niente fosse; sembravano due amici vecchia data rincontrati dopo anni.
Si poggiò allo stipite della porta, osservandoli. Sua madre era intenta a dire qualcosa e il minore la ascoltava mentre compiva piccoli movimenti di approvazione con la testa. Lo sentì ridere per poi avvicinarsi la tazza alle labbra.
Taehyung aveva un piccolo sorriso sulle labbra all'assistere a quella scena. Era così carino.
Cioè, la situazione era carina. Si, la situazione.La donna notò la presenza del figlio e girò il volto verso di lui. «Ma buongiorno, non speravo più nel tuo arrivo.»
Taehyung ignorò le sue parole, facendo ingresso nella sala e andando a sedersi accanto a Jungkook.
«Dubito steste pensando a me mentre parlavate animatamente di qualcosa a me ignoto.» il grigio si fece scappare una risata, afferrando la tazza e versandovici all'interno la bevanda calda.
«Su non essere geloso, non te lo rubo mica.»
Taehyung spalancò gli occhi rivolgendo un'occhiata di fuoco alla madre, non facendosi vedere da Jungkook che invece era intento a finire di bere gli ultimi sorsi del caffè.
Il maggiore fece lo stesso, concludendo in poco tempo.«Mamma noi andiamo!» il grigio urlò dopo aver aperto la porta e, una volta sentita la risposta della madre, uscì di casa seguito dall'altro.
Salirono in macchina e Taehyung girò la chiave, mettendo in moto.
«Avrei potuto guidare anche io.» Jungkook gli rivolse la prima frase di quella giornata. Finalmente lo aveva sentito parlare.
«Guidi?» il maggiore lo guardò, vendendolo annuire. «Devi sapere che sono davvero geloso di questo gioiellino. Non la lascio a nessuno, ma potrei fare una piccola eccezione.» gli disse, prima di premere "on" sulla radio, già selezionata alla sua stazione preferita.
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Fanfic• k o o k v • La scuola di Taehyung propone di ospitare per una durata di quattro mesi uno studente proveniente da un altro istituto nella propria casa. Iniziata: 8-01-19