Capitolo 1

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CAPITOLO 1

Harry Edward Styles. Quel nome continuava a girarmi per la testa ormai da due ore.

Dopo l'incontro con Hannah, mi ero recata a casa per schiarirmi le idee. Forse era stata una pessima idea.

Cercavo di trattenere le lacrime che volevano uscire dai miei occhi.

Come potevo non conoscere Harry Styles?

La mia prima cotta, il mio primo ragazzo, il mio primo amore, la persona che mi spezzò il cuore in mille piccolissimi pezzi. La persona che più odiavo al mondo. La persona che non volevo più vedere.

Quando, quattro anni fa, mi lasciò senza dire niente, è stato il giorno più terribile della mia vita. Io mi fidavo di lui. Ogni mia singola parte del corpo apparteneva a lui. Gli avevo donato il mio cuore. E lui in cambio mi aveva lasciato da sola, senza una spiegazione.

Incinta.

Il periodo dopo la sua perdita, è stato un periodo bruttissimo della mia vita. Ho iniziato a pensare al suicidio, a tutti i modi possibili per mettere fine alla mia vita. Ma poi ripensavo alla mia famiglia e al piccolo esserino che cresceva dentro di me, giorno dopo giorno.

Dopo diversi mesi, ho scoperto di aver avuto un aborto interno. Ero al quinto mese di gravidanza ed ero riuscita a nascondere la mia piccola pancia.

Nulla aveva più senso e se non fosse stato per la mia migliore amica, Aria Steele, non sarei sopravissuta a quel periodo. E' stato proprio in quei giorni che ho fatto il mio primo provino per un film. Anzi, non sono stata io ad andare a fare il provino. Mi ci hanno trascinato di peso.

Da quel giorno tutto sembrava essere cambiato. Tutto sembrava aver ripreso a funzionare.

E adesso? Adesso avrei dovuto sposare la persona che, dopo avermi messa incinta, se ne era andata senza dirmi neanche un “ciao”.

Le lacrime ormai rigavano il mio viso. Non volevo fare nulla.

Volevo solamente annegarenel mio dolore, non volevo più fare niente. Niente. Niente.

Sapevo solo una cosa. Dovevo prendere il telefono, sbloccarlo e chiamare il numero delle emergenze.

Dopo il secondo bip, la persona rispose.

“Aria... Harry è tornato! E io non posso fare nulla per fermarlo questa volta” non mi fece finire di parlare. Aveva staccato e io sapevo esattamente cosa stava facendo in questo momento.

Stava venendo da me.

L'unica persona che effettivamente conosceva tutto di me, anche i miei segreti più oscuri, era proprio lei. L'unica a cui dovevo la vita. L'unica per sempre.

Nonostante tutti i miei amici se ne fossero andati via da me, a causa della mia “troppa fama” (letteralmente, le loro stesse parole), lei era rimasta. E io gliene ero grata.

Dopo quegli che a me sembravano solo cinque minuti, il campanello della mia porta suonò.

Non appena aprii la porta, una chioma bionda si fiondò tra le mie braccia, abbracciandomi il più forte che poteva.

Quegli erano gli abbracci che in assoluto preferivo.

“Jess, mi dispiace così tanto” disse alzando la testa per far scontrare i suoi occhi nocciala, con i miei azzurri.

“Non dispiacerti, Aria. Non è colpa tua infondo”. La feci accomodare nel mio salotto, portandole una bella tazza di tè caldo.

Fuori era inverno, uno degli inverni più freddi degli ultimi cinquant'anni.

La neve cadeva ogni giorno, come se non ci fosse un domani.

Al giorno, si contavano circa cinque centimetri di neve in più. Non era affatto una cosa buona.

Londra è sempre stata caotica, adesso non lo era. Era una città ferma: le macchine non potevano andare veloci come prima, e si rischiava che le ambalunze non riuscissero a raggiungere gli ospedali.

“Jess... non mi stai ascoltando. C'è un qualcosa che possiamo fare?” i miei occhi scrutarono il viso della mia migliore amica. Scrutando ogni centimetro di quella pelle olivastra. Scrutando quel viso preoccupato, più che mai.

“No Aria. Niente. Non c'è niente da fare. Ormai loro hanno deciso. E io non posso fare niente. Farò finta di non averlo mai visto. Tanto neanche si ricorderà di me o del fatto...” le lacrime cominciarono di nuovo a bagnare le mie guancie.

“Tesoro, lo so che non ti servirà a niente quello che adesso ti dirò, ma scoltami. Tu non sei cambiata, e lo sai anche tu. Sai perfettamente che lui si ricorderà di te. E' impossibile non ricordarsi di te, e sicuramente avrà sentito parlare di te negli ultimi quattro anni. Ci sono degli aspetti positivi in tutta questa storia. E sai quali sono?” scossi la testa, senza effettivamente rispondere “Tu potrai chiedere spiegazioni una volta per tutte. E gli potrai dire la verità. Finalmente, potrai dirgli che se non fosse stato per quell...” non disse esattamente quella frase “lui ora sarebbe padre. E che gli piaccia o meno, lo deve accettare” si era spostata vicino a me. E adesso mi stava abbracciando, asciugando le lacrime che avevano preso possesso del mio viso.

“Hai ragione. Ma non posso dirgli che ero incinta. Non me la sento. E sai quanto gliene importerà? Niente, Aria. Non gli importerà proprio niente di una come me. Insomma guardami. Non sono tutto questo splendore e se scoprisse che io aspettavo un figlio da lui, mi farebbe del male. Non ne sarebbe per niente felice anzi...”

“Jessica smettila! Sei una delle attrici più affascinanti di sempre. Non a caso sei la numero 9 delle donne più belle... E poi Jess, non puoi sapere quello che lui pensa. Tu devi dirglielo. Nonostante sia stata un vero e proprio bastardo, tu glielo devi dire. E' suo diritto sapere, Jessica. E tu lo sai meglio di me. Sappiamo entrambe, che non alzerebbe un dito quel ragazzo. Forse non ha un cuore, ma non farebbe mai del male ad una ragazza...”.

E aveva ragione. Avrei dovuto dirglielo. Ne ero convinta.... Forse.

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#Buongiornoooo :)

Scrivo qua, così siete voi che potete decidere se leggere o meno. Vorrei, prima di tutto, ringraziare le 15 persone che hanno letto il prologo e la persona che ha fatto click su quella piccola stellina. Grazie di cuore.

Spero che i visitatori aumentino e spero tantissimo che questa storia vi piaccia. In caso contrario, vorrei che voi me lo faceste sapere. Potete commentare e dire quello che non vi piace, o quello che vi piace particolarmente.

Vi ringrazio ancora di cuore, buona giornata.

La vostra Ana xx.

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