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Era lunedì, ero stata tutta la notte a fare la base musicale per Ferretti, anche se non capivo ancora il perchè me l'avesse fatta fare solo a me, eravamo in macchina, Alessia guidava, Guia era in negozio a tatuare gente e Cameron...Cameron era a casa che stava dormendo.
- ragazze, secondo voi abbiamo fatto bene a ospitare Cameron?-
chiedevo alle altre
- NO!!! -
urlava Costanza
- Ragazze, Cameron è veramente in una bruttissima situazione, dobbiamo aiutarlo -
Ribatteva Alessia
- Io l'avrei lasciato in strada a
marcire -
Rideva ko
- Bhe ok che dobbiamo aiutarlo ma abbiamo anche i nostri problemi, anche se i suoi sono molto più grandi dei nostri... -
avevo detto alle altre.
Eravamo arrivate al lavoro, dopo esser scese dalla macchina, siamo entrate nella casa discografica, il signor Ferretti era già in soggiorno ad aspettarci.
- Buon lunedì ragazze -
Aveva come al solito l'aria di un donnaiolo in cariera, vestito abbastanza elegante con i mocassini.
- anche a lei signore -
-Denise uhm... hai portato la base che ti avevo assegnato?
- si signore...ma...posso chiedere perchè l'ha assegnata solo a me e non anche alle altre? -
- ritenevo che tu avessi le capacità adatte per completare la base da sola, mi sbaglio forse? -
- no signore... -
- la guarderemo insieme a fine giornata ok? -
- va bene signore -
- Bene ragazze, al lavoro! -
Oggi Ferretti aveva un'aria strana, non l'avevo mai visto così.
.........

SIGNOR FABIO FERRETTI

Era stata una lunga giornata di lavoro, erano le 7:33, Guia era già a casa perchè voleva vedere come se la cavava Cameron e Ko era andata via prima per non lasciarla sola

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Era stata una lunga giornata di lavoro, erano le 7:33, Guia era già a casa perchè voleva vedere come se la cavava Cameron e Ko era andata via prima per non lasciarla sola. Volevo andare anche io via ma dovevo vedere la base musicale con il signor Ferretti.
- Denise vieni pure -
diceva lui
- Alessia ci vediamo a casa, non farò tardi -
- ok ciao Deni, arrivederci signore -
Io e Ferretti eravamo nel suo ufficio che stavamo per ascoltare la base, lui l'aveva inserita nel computer e aveva collogato le casse. La musica era molto allegra  e provocatoria, come aveva richiesto lui... mi guardava con un sorrisetto molto strano, insolito da parte sua; Mentre  ascoltava la base, si era alzato per andare veso la porta...la chiuse a chiave. Stavo iniziando seriamente a preoccuparmi, non si era mai comportato così, aveva alzato la musica quasi al massimo e la stanza rimbombava, tremavo, ero troppo presa dal panico, mi ero alzata di scatto facendo cadere la sedia, cercavo di aprire la porta dando anche qualche calcio tutto inutile, lui era in piedi davanti a me e la sua bocca sfiorava il mio orecchio destro
- ti piace questa musica? -
Ero pietrificata, non riuscivo a rispondere, lui mi aveva fatto cadere in ginocchio non la schiena al muro tenendomi per i polsi e il collo, stavo piangendo.
- Mollami bastardo -
Ferretti si stava slacciando la cintura, io cercavo di liberarmi inutilmente, mi aveva completamente bloccata, cercavo di urlare ma lui me lo ipediva stringendomi forte il collo, si era sfilato i pantaloni  e mi aveva appoggiato  i suoi boxer sulla mia guarcia facendomi sentire la presenza dei suoi genitali, la musica era altissima e copriva i miei lamenti, subito dopo si era tolto anche i boxer facendomi vedere ogni cosa, lacrimavo ed ero tutta rossa,
- PEZZO DI MERDA!! - dicevo singhiozzando.
Mi aveva aperto la bocca con forza, ormai aveva già infilato  il suo membro nella mia gola, le spinte si facevano sempre più veloci e violente, ero sul punto di soffocare, mi teneva la testa ferma tirandomi i capelli mentre cercavo per l'ennesima volta di gridare senza successo.
La cosa durò molti minuti, alla fine lui era venuto sui miei vestiti mentre piangevo.
- Ora puoi andare piccola, Ah...e non ci pensare nemmeno a fiatare di ciò con le tue amichette, altrimenti nessuna di voi avrà  più un lavoro. Ci vediamo domani cara
- Figlio di puttana -
Scappavo via da quel posto di merda più veloce che potevo. Stavo ancora piangendo, erano le 8:15.
-Non gliela farò passare liscia a quel bastardo-

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