VII

16 2 0
                                    

Era mezzogiorno,  avevo deciso di affidare il negozio a kwan per passare un po'  di tempo con le altre che non stavano passando  un bel momento, il segnor Ferretti sarebbe stato arrestato  a breve.
- kwan, non combinare pasticci ok? Oggi pomeriggio ci sono tre clienti, pensi di cavartela da solo? -
Chiedevo scherzosamente a kwan
- Certo Guia tranquilla, salutami le ragazze e aggiornami -
- ok, buon lavoro! -
Ero seduta sui sedili della metro, stavo pensando, pensavo a Cameron e alle ragazze, lui non era ancora uscito di casa da quel giorno e le ferite si erano quasi rimarginate del tutto; invece le ragazze erano rimaste senza lavoro e Deni...stava passando veramente delle brutte giornate.
Dopo mezz'oretta  ero arrivata a casa, Cameron si era presentato alla porta con dei vestiti nuovi, li stavano bene
- si avevo trovato delle felpe a basso prezzo ho pensato di prendergliele -
Aveva interrotto Alessia
- Nono hai fatto bene ale -
Subito dopo mi ero rivolsa a Cameron
- emm...visto che sei a casa da molto tempo, che ne dici di andare a far due passi? Magari comprare qualcosa -
Mi ero già pentita di quelle parole
- Cosa dovremmo comprare? -
- bhe tipo...un cellulare? -
- si bhe, in realtà  mi servirebbe... -
- allora andiamo  dai -
- ok... -
- ciaoo ragazze a dopo -
Stavamo girando per Milano, avevamo camminato molto senza dire una parola, mi sentivo abbastanza a disagio ma non poteva stare in casa tutta la vita, mentre camminava era spaesato, come se non avesse mai visto nulla del genere. Ad un certo punto decise di rompere il ghiaccio
- io non vi capisco -
- non ci capisci? -
Avevo detto completamente confusa
- non capisco come fate a fidarvi. Voi non sapete nulla di me. E io so forse anche troppo di voi -
Quelle parole mi avevano stupita, non sapevo che cosa intendesse
- cosa dovremmo sapere di te? -
- tipo il mio passato, se te lo raccontassi molto probabilmente mi prenderesti per pazzo -
Stavo iniziando a spaventarmi, e lo sembrava anche lui
- quindi? Racconta -
- No, forse in futuro -
- non ti fidi? Bhe in realtà  sarei  io quella che non si dovrebbe  fidare -
Ad un certo punto si era fermato, mi guardava fisso negli occhi, mi aveva messo una mano  sulla scapola  sinistra e aveva avvicinato il suo volto al mio. Ero molto imbarazzata, quasi spaventata...parlava a bassa voce quasi sussurrante
- infatti non dovresti, ci sono troppe cose che non sai -
- mi stai facendo paura...-
- scusa non era il mio intento -
Non dicevo niente, per paura di sparare qualche cazzata.
- allora lo prendiamo sto cellulare? -
- Ma...cos... -
- tranquilla, l'ho fatto solo per spaventarti un pochino -
Diceva ridendo
- bhe ci sei riuscito haha -
Mi aveva messo la mano sulla schiena
- dai andiamo fifona -
Rideva
- senta signor Cameron Kerr, la caccio fuori di casa se non la smette
- mi scusi signora haha -
Avevamo preso il cellulare, un samsung galaxy A10,
- Grazie mille, è bellissimo -
- Prego haha -
- Comunque...chiamami Cam -
- Cam? Si ci sta haha -
Stavamo tornando a casa, quel pomeriggio in particolare, ero riuscita a far sentire Cam un po'  più a suo agio, mi ero divertita. Ma ora ero preoccupata per Deni.

........

- Si cazzo -
Urlavo ad Alessia
- Quel minchione di Ferretti è stato messo dentro -
Denise era schizzata giù per le scale appena sentita la norizia.
- io l'avevo detto che non l'avrebbe passata liscia quel coglione -
Ribatteva Denise irritata
- sono contenta -
Diceva Ale
- ragazze, ma come si sta bene senza Cameron? -
Avevo urlato per il salotto
- ko, basta -
Mi avevano detto Ale e Denise
- eee va bene sto zitta -
- ecco brava -
Diceva Alessia.
Era da molto tempo che volevo chiedere una cosa a Guia. Appena sarà torntata dalla gitarella con Camerom gliela avrei chiesta.
Volevo un tatuaggio




INDELIBLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora