~ Capitolo 17 ~

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ELVIN
"Neil!" urlai attirando su di me l'attenzione di tutti i presenti. Mi avvicinai a lui e gli puntai l'indice contro "Tu, brutto scarafaggio, cosa credevi di fare?!"
"Elvin, ti senti bene? " mi rispose affabile "vuoi cercare un posto appartato, sembri sconvolto" non era una proposta, anche se era stata formulata come tale, bensì un ordine. Gli indicai la porta del mio ufficio, lì vicino. Non appena fummo fuori dagli occhi e dalle orecchie indiscrete dei miei colleghi Neil si esibì in uno dei suoi soliti ghigni."Cosa c'è Elvin?"
"Hai accelerato le pratiche di Levi, perché?"
"bhe, mio caro, non eri tu l'agente su cui stavo investigando era il tuo piccolo partner corvino. Mi é bastato stressarti, un pizzico di fortuna e mi hai consegnato il piccolo Ackerman su un piatto d'argento"
"Sei uno stronzo, un manipolatore, un bastardo, il pezzo di merda più grande sulla faccia della terra" mi godei la sua espressione esterrefatta per un attimo "e non sai neppure fare il tuo lavoro" mi voltai ma, quando stavo per uscire, Neil mi richiamò "Credo di aver svolto il mio lavoro alla perfezione e lo sai anche tu che é così"
"Invece no" non mi presi neppure il disturbo di guardarlo in faccia "Levi é innocente"

LEVI
Elvin entrò sbattendo la porta alle sue spalle, sembrava scosso e...preoccupato, forse, sicuramente ansioso. "È successo qualcosa?" il biondo si guardò nervosamente attorno poi, senza dire una parola, mi mise qualcosa in mano. Sembrava una chiave. Mi ci volle un po' per capire. "No" gli dissi. Non avevo intenzione di vivere da fuggitivo. Non lo facevo certo perché sapevo che mi avrebbero assolto. Sapevo che, se non fossi scappato in quel momento, non avrei piú avuto una vita. Eppure non potevo. Elvin sarebbe stato il primo sospettato, avrebbe passato guai seri per me e non volevo. Non provavo piú risentimento per quello che aveva fatto e quell'ultimo gesto mi faceva pentire di essermi anche solo arrabbiato con lui, di aver fatto una cosa così egoista. "Dimmi solo questo:cosa pensi di me?" gli chiesi, volevo solo sapere la risposta, volevo solo sapere come mi vedeva, del resto non mi importava. "Stai scappando" ci guardavamo negli occhi "dal tuo passato, hai fatto qualcosa di cui ti penti, moltissimo" Sorrisi, aveva capito. Aveva capito tutto. Gli restituii la chiave "Kenny" volevo che lo sapesse "mi pento di Kenny"

ELVIN
Uscii dalla stanza, dopo la sua rivelazione, senza neppure salutarlo. Non riuscivo a farlo. Seduto alla scrivania pensavo al nome che mi aveva detto Levi "Kenny? Non sarà mica quel Kenny. Che Levi sia immischiato cosí tanto?"
Guardai le informazioni sul corvino. Mi ci erano volute diverse settimane e alcune notti di lavoro per creare quel piccolo fascicolo. Gran parte della sua vita l'aveva passata in California, la stessa area dove agiva Kenny. Provai a vedere cosa avevamo sul famoso criminale. Mi sorpresi quando trovai il vascicolo. Era praticamente vuoto. Bastò però la, prima riga a farmi capire il collegamento tra il mio partner e lui.

NOME: Kenny Ackerman

Dunque erano imparentati. La famiglia Ackermann era molto ristretta quindi anche il loro grado di parentela, zio e nipote o addirittura padre e figlio. Tamburellai le dita sulla scrivania. Questo complica a le cose. Se prima il suo  coinvolgimento con la mafia era solo un sospetto, dopo quello era ovvio. Le possibilità di provare che, forse, era solo stato incastrato erano nulle. In quel momento entrò Pixis, aveva una strana espressione. "Levi" mi disse "è scappato".

Il comandante mi spiegò la situazione e io ascoltai sotto lo sguardo soddisfatto di Neil, mi stava sfidando a ripetere le parole che, con tanta fierezza, avevo pronunciato poco più di mezz'ora prima. Il camion, secondo le supposizioni, era stato assaltato da degli uomini armati in un vicolo, tutte le guardie erano state uccise e Levi era sparito.
"Però sono solo supposizioni" dissi
"Come scusa?"
"Purtroppo non c'é stato nessun sopravvissuto, quindi nessun testimone. Quel vicolo era un punto cieco stando a quanto dice, non c'erano telecamere. Potrebbe benissimo essere un rapimento. Le ho già detto cosa penso riguardo alla faccenda. Se le mie teorie sono giuste e, si fidi di chi lo conosce, sono giuste, Levi potrebbe essere stato rapito da chi stava scappando. "
" Sono solo congetture" ci interruppe Neil
"Non più delle vostre. Il problema è che nessuno di noi ha uno straccio di prova. E a questo proposito vorrei ricordarti che, convalidando il fermo, hai violato uno dei diritti di Levi"
"Cosa vuoi dire?"
"Innocente fino a prova contraria" e me ne andai, salutando il comandante con un cenno


AlyssaMolin04

P.S.
Non trucidatemi per favore.
Mi spiace tantissimo per non aver non aver aggiornato le settimane scorse e so che oggi é tardi. Ho avuto seri problemi con la stesura di questo capitolo, volevo che venisse bene. A dir la verità anche questo tentativo non é proprio il massimo, avrei potuto farlo meglio...
Scusatemi ancora😊
Ciao♐









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