I vari tipi di discriminazione

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Mi sembra giusto dedicare un capitolo per (ri)vedere alcune definizioni base per quanto riguarda le discriminazioni, in modo da essere sicuri di dare le giuste definizioni a tutte quelle persone che di buono hanno ben poco e per riuscire poi a sconfiggere l'ignoranza.

Una delle parole più sentite è il sessismo, che è quando si discrimina il sesso opposto. Nello specifico, ci sono il 'maschilismo' e la 'misandria', che abbiamo visto nei capitoli precedenti ma che vi ripeto per rinfrescarvi la memoria:
Maschilismo = quando gli uomini vengono visti come i più intelligenti e le donne vengono sottovalutate;
Misandria = quando le donne vengono viste come le più intelligenti e gli uomini vengono sottovalutati.
Le due parole sono quindi l'uno il contrario dell'altro.

Abbiamo poi il razzismo, che sarebbe quando si discrimina una persona per la sua etnia (es. un caucasico che discrimina un africano).

Una discriminazione di cui (quasi) nessuno sa l'esistenza, è l'abilismo ossia quando si discriminano le persone disabili, considerandole un tutt'uno con la loro disabilità e, quindi, malati. Dobbiamo quindi tenere ben in mente che una persona HA una disabilità e NON E' la disabilità, ecco perché si parla di PERSONE disabili e non di DISABILI. E' importante usare bene le parole, perché il linguaggio plasma il pensiero.

Per quanto riguarda gli orientamenti sessuali, le discriminazioni più conosciute sono:
-Omofobia: discriminare le persone omosessuali;
-Bifobia: discriminare le persone bisessuali.

Abbiamo infine la transfobia, ossia discriminare le persone transessuali, quindi coloro che cambiano il proprio genere sessuale.





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