il primo giorno di scuola

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Quella mattina misi la sveglia alle 7:00,non avevo nessuna voglia di andare a scuola.
Neanche Deia era pronta, mi mandò un messaggio dicendo che doveva ancora truccarsi e preparare lo zaino, come anche io.
La scuola in cui andavamo era piú concessiva rispetto alle altre,non si doveva indossare la divisa e si potevano indossare gonne e pantaloncini e durante l'intervallo si poteva uscire dalla scuola a condizione che poi si rientrasse entro 10 minuti dopo che fosse suonata la campana di fine intervallo.
Deia vení in camera mia e mi consigliò cosa mettermi,mamma mi disse di vestirmi un pò elegante,con magari una minigonna,perchè il primo giorno di deve fare una bella impressione.
Cosí mi misi una minigonna a quadri,un maglione rosso,degli stivaletti neri e le calze nere.

Deia invece si mise una camicia scollata sul seno, un jeans ed una borsetta che le regalai io a Natale, e, ovviamente la famosa collana

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Deia invece si mise una camicia scollata sul seno, un jeans ed una borsetta che le regalai io a Natale, e, ovviamente la famosa collana.

Arrivate fuori al cortile della scuola incontrammo Mike, finalmente ci scambiammo i numeri e da allora entrammo tutte le mattine insieme

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Arrivate fuori al cortile della scuola incontrammo Mike, finalmente ci scambiammo i numeri e da allora entrammo tutte le mattine insieme.

Quando suonò la campanella entrarono tutti,vedemmo l'orario delle aule e ci dirigemmo verso i nostri armadietti.
In America le scuole sono molto diverse da quelle italiane a cui eravamo abituate.
Ogni aula è assegnata ad un professore e gli alunni posano i libri negli armadietti e quando devono studiare li portano a casa.
Entrammo nell'aula 33 ,lí ad attenderci c'era la professoressa di musica.
Una donna sulla quarantina, capelli rossi e occhi verdi, molto simpatica.
Dopo le ore di lezione e l'intervallo,di fece ora di pranzo e andammo in mensa.
Il cibo era discreto, io mangiai un sandwich con insalata, pomodori e cotoletta; Deia lo stesso. Mentre pranzavamo, si avvicino Lucas a Deia "hei, di nuovo qui";
"ciao Lucas";
"bella la cami..." ;
le guardò il petto:
"Lucas che vuoi?";
disse annoiata della sua presenza:
"Farò una festa di inizio anno, volete venire?";
"Ci penseremo!Ciao" ;
Lucas se ne andò:
"ciao";
"che vuoi ancora?";
disse Deia:
"Tu sei?" ;
chiese il ragazzo
Cosí la presentai:
"lei è Deia. Deia Kevin, Kevin Deia";
"oddio pensavo fossi Lucas...";
"si,sono il suo fratello gemello,in tanti lo odiano, non ti biasimo";
scoppiò una risata generale.

La giornata passò tranquillamente, se non fosse che Lucas, nell'ora di arte, lanciava foglietti a Deia, che si arrabbiava e che glieli ributtava, è stato uno spettacolo esilarante per me e Kevin che eravamo seduti vicini.
Quando tornai a casa, mi aspettavo la fatidica domanda "Com'è andato il primo giorno di suola?" ogni volta che mi facevano questa domanda mi sarei messa a ridere, il primo giorno di scuola succedono tante cose buffe e tristi, ma nel mio caso succedono  soprattutto cose buffe. Quando arrivai a casa, però, questa domanda non mi fu posta, c'era Clara che raccontava del suo primo goal, di quante risate si fosse fatta e di quanto fosse bella fino ad ora la scuola;c'era Lara che raccontava delle sue piroette e di quanto i libri fossero pesanti, quando entrai in casa nemmeno mi notarono, posai lo zaino ed iniziai a fare i compiti.
All'improvviso sentii un urlo e mi affacciai di colpo dalla finestra,era stata la signora Plices
Inizialmente la vedevo semplicemente nel suo giardino,ma quando guardai piú approfonditamente mi accorsi che il suo giardino era pieno di pittura,e ricordai che eravamo state io e Deia  dopo il colour festival.
Mi sporsi un'altro po' e vidi Deia affacciata,mi mando un occhiata del genere"OOPS!" e scoppiammo a ridere.
La signora Plices si girò verso di noi e sia io che Deia ci calammo di colpo senza farci vedere,fortunatamente non ci disse niente.

Vicine per caso,sorelle per scelta☁💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora