Lily andó davanti allo specchio e si pettinó i lunghi capelli rosso fragola, poi si spruzzó un profumo delicato al giglio, regalo di Alice per il suo scorso compleanno. Le piaceva moltissimo quella fragranza, pensava che le si addiceva moltissimo alla sua persona. Prese dalla pochette dei trucchi di Marlene, la quale le aveva gentilmente prestato tutto l'occorrente, un rossetto sul rosa antico e successivamente inizió a mettersi il mascara. Lily non era abituata a truccarsi, ma durante tutto l'anno scorso Alice e Mary le avevano fatto un corso accelerato di makeup e ora era diventata abbastanza bravina. Le piaceva truccarsi leggera, perché non amava particolarmente dare nell'occhio e aveva paura del giudizio dei professori, che secondo lei l'avrebbero guardata in modo diverso. Cosa assolutamente non vera visto che anche la Mcgranitt si era congratulata con lei il primo giorno di scuola, quando l'aveva vista scendere dal treno. La professoressa aveva sorriso e poi le aveva fatto un complimento dicendole che stava diventando "proprio una bella signorina". Lily era diventata più rossa dei suoi capelli per l'imbarazzo, ma aveva provato comunque una grande soddisfazione.
-Lily, posso? Devo prendere la piastra!- Mary picchiettava sulla porta del bagno impaziente di entrare. Nella stanza delle ragazze si era creata un'atmosfera di ansia, tensione ed eccitazione che ormai si prolungava dalle 16 di quel pomeriggio, quando la festa iniziava invece alle 20 di sera. Lily roteó gli occhi e riposó i trucchi nella pochette, poi aprí la porta e fece entrare Mary. La ragazza le sorrise smagliante e fischiando le disse
-Sei proprio uno schianto, Lily- entrambe risero per poi abbracciarsi. Mary inizió a singhiozzare
-Cosa c'è Mary?-
-Oh, Lily. Sei diventata una vera donna, in così poco tempo...- Lily la strinse un po' più forte e Mary smise di piangere.
-Suvvia, mi sono solo messa un po' di trucco, non mi sto mica sposando!- disse Lily con tono ironico. In quel momento la finestra del dormitorio si aprí improvvisamente e James Potter si affacció con uno dei suoi più riusciti sorrisi
-Per il momento hai ragione, mia dolce Lily- fece per entrare ma Alice gridó per lo spavento dovuto all'improvviso apparizione di Potter dalla sua finestra e James perse l'equilibrio e si sbilanció, dovendo così lasciare il suo approdo. Prima di precipitare verso terra, James si rivolse smagliante a Lily
-Ci vediamo tra pochissimo, mia dolce Lily...AIUTO!!- Lily corse alla finestra appena in tempo per vedere Black prendere al volo con la sua scopa Potter e così salvarlo da morte certa. Per un momento, il cuore di Lily aveva perso un battito, chiaramente spaventata dalla brutta caduta di James. Giù nel parco vide anche Remus, vestito elegante, che la salutava con la mano e la tranquillizzó dicendole
-Tutto a posto, Lily. James non si è fatto niente! Fra mezz'ora circa siamo in Sala Comune, fatevi trovare pronte!- Lily annuí ancora scossa e richiuse la finestra. Dorcas le passó accanto con in mano il suo vestito da sera e ridendo di gusto le disse
-Beh, devi ammettere che me la cavo a progettare piani fantastici per farti mettere con James- Lily la guardó scioccata
-Vuoi dirmi che sei stata tu ad architettare tutta questa messa in scena?- la sua voce era leggermente più acuta del solito, ció lasciava trapelare il suo nervosismo sempre più crescente
-No, in verità siamo stati io e Sirius a consigliare a James come farti la proposta...-
-Quale proposta?- chiese Lily ormai sull'orlo di una crisi di nervi
-Beh, ovviamente quella di invitarti al ballo- Lily guardó la ragazza con un sopracciglio inarcato per dimostrare tutta la sua rabbia
-CHE COSA?- Marlene, che si stava truccando, sbavó la riga dell' eyeliner a causa del grido di Lily. Alice roteó gli occhi al cielo e tornó ad allacciarsi la zip del suo vestito, Mary dal bagno si scottó con la piastra e Dorcas si mise a ridere. No, seriamente, cosa ci trovava da ridere in quel momento la sua amica Lily non lo avrebbe mai saputo. A volte pensava seriamente di avere la fotocopia sputata di Black in versione donna davanti a sè
-Calamari, rossa! In fondo non è neanche un ballo di gala, è solo una semplicissima e normalissima festa di diciassettenni. Non sei obbligata a ballare con lui un lento o roba simile, tranquilla- Dorcas indossó il suo vestito, era rosso porpora e le ricadeva sulle spalle in modo perfetto, sembrava fatto apposta per lei. Il contrasto tra il colore acceso del suo vestito e quello scuro della sua carnagione la rendevano molto bella e le davano un tocco sensuale. Lily la guardó con una punta di invidia. Lei aveva un corpo e delle forme perfette, mentre Lily aveva una carnagione chiarissima, era piena di lentiggini su tutto il corpo e i suoi occhi verdi assomigliavano al colore dell'erba appena tagliata. Per non parlare del fatto che mancava di seno e questa cosa la faceva sentire inferiore a tutte le sue altre compagne di stanza, tutte molto più sviluppate di lei.
-Devi ammettere peró che è stato un gesto carino- disse marlene mentre si ritruccava
-Carino? Io lo definirei più un gesto estremamente stupido, e pericoloso- fece Lily
-Ah-ah! Beccata, Evans. Stai iniziando ad affezionarti a James! Ho visto come ti sei precipitata alla finestra per vedere se si era fatto male- Alice le puntó un dito contro con uno sguardo beffardo. Lily sbuffó e alzó le mani al cielo in segno di rassegnazione e andó verso il suo letto per indossare anche lei il suo abito da festa. Era un regalo da parte di sua madre, le lo aveva dato l'ultima volta che si erano viste, poco prima dell' inizo della scuola, quando era andata a passare l'ultima settimana di vacanze nella casa al mare di Alice. "Questo una volta era mio, me lo aveva regalato tuo padre quando eravamo fidanzati. Ha un forte valore per me, ma nelle tue mani sarà certamente più al sicuro e poi penso ti stia benissimo!"
Le parole della madre le tornarono in mente come un boomerang e Lily deglutí a fatica per mandare giù quel sapore amaro che aveva assunto la sua saliva. Indossó il vestito, color blu notte, c'era anche una cintura di stoffa tessuto insieme al resto che brillava come un diamante piena di brillantini blu chiaro. La ragazza prese poi le scarpe con il tacco, dello stesso colore del suo abito da sera e andó verso il suo comodino per prendere i gioielli. Si mise dei semplici orecchini fini e brillanti, simili a due piccole stelle nel cielo, poi prese anche un braccialetto che le aveva regalato suo padre da piccola e infine indossó la collana. Quella collana era speciale quanto il vestito, aveva ricevuto anch'essa da sua madre, era uno smeraldo incorniciato da una corona d' oro bianco. Lily lo strinse forte a sè, era una delle poche cose che la facevano sentire meno la mancanza della sua famiglia, averla con sé la faceva stare meglio.
-Comunque devi ritenerti fortunata, almeno qualcuno a te ti ha invitato al ballo- Marlene intanto le si era avvicinata con la scusa di prendere un profumo, interrompendo quel piccolo momento di intimità che Lily si era creata. La ragazza si riscosse dai suoi pensieri e le rivolse un sorriso triste
-Io pensavo che Sirius...- lasció la frase in sospeso e attese la reazione della sua amica. Lei scosse leggermente la testa prima di risponderle
-No, lui...non lo ha fatto. Ma va bene così, insomma, sono nuova e sono qui da poco. Lui avrà certamente una fila di ragazze migliori con cui desidera andare ad una festa, quindi è stato inutile darsi false speranze- la ragazza abbasó lo sguardo. Lily si rattristó e l'abbracció per consolarla
-Vedrai che prima o poi, ti noterà. Ho visto come ti guarda, si vede che è attratto da te, devi solo dargli tempo-
-Grazie- disse Marlene, sinceramente sollevata. In quel momento bussarono alla porta e Alice ai precipitó ad aprire. Sulla soglia c'era Frank Paciock, elegante e con un sorriso smagliante. Alice gli saltó letteralmente sopra e inizió a baciarlo con foga. Lily sorrise alla scena, felice per la coppietta, e si avvicinó a loro
-Alice, per favore lascialo respirare! Non vedi che sta soffocando?- la ragazza si staccó di malavoglia dal suo fidanzato, rivolgendo a Lily uno sguardo che diceva chiaramente "guastafeste". La rossa roteó gli occhi e poi si rivolse a Frank, che la guardó con uno sguardo di sincera gratitudine
-Frank, noi siamo pronte. Scendiamo subito-
-Perfetto Lily, riferisco il messaggio agli altri- sorridendo il ragazzo uscí dalla porta
-Bene ragazze, è ora di andare a farmi togliere la spilla da Prefetto- disse Lily con tono melodrammatico. Dorcas la guardó ridendo
-Rossa, smettila. Nessuno ti toglierà la tua stupida spilla da Prefetto perché dai una festa illegale con alcolici illegali nella Sala Grande-
-Si,certo Dor- fece Lily per poi uscire dalla stanza seguita a ruota dalle sue compagne. Scesero le scale e si ritrovarono davanti i ragazzi, vestiti con camicia e cravatta e tutti tirati a punto. James sorrise sornione in direzione di Lily e inizió a riempirla di complimenti ed elogi, finchè lei non si stancó
-Smettila Potter! E ora andiamo, prima che cambi idea e che vada dalla Mcgranitt a raccontarle di cosa fanno i suoi studenti, tra cui due prefetti, nella Sala Grande al sabato sera- Black rise prendendó teatralmente Dorcas sotto braccio
-Mi dispiace, Evans ma non avrai questo lusso. La Mcgranitt ci ha beccati subito dopo la fantastica caduta di James e ci ha fatto una bella ramanzina, intimandoci di tornare nelle nostre stanze e di rimanerci per tutta la serata, minacciandosi con l'espulsione se ci avesse trovati fuori dal letto-
-Motivo per cui- continuó James spavaldo -entrerà in azione il piano B!-
-È quale sarebbe questo piano B?- chiese Marlene
-Oh mia dolce Marlene- disse Sirius sorridendole -La Stanza Delle Necessità, ovviamente-
-Voi siete pazzi! La Mcgranitt vi minaccia di espulsione e voi date comunque la festa e per giunta nella Stanza delle Necessità?- Lily guardava prima James e poi Sirius per capire se stavano scherzando o meno
-Lily, hai forse dimenticato che lo stiamo facendo per Remus?- chiese James
-Remus, già è vero. Beh, allora sarà il caso di andare. A proposito... Dov'è Remus?- chiese Lily rivolta agli altri
-È andato a prendere la sua dama- disse James sorridendo a Sirius e a Peter
-La sua dama?- fece Lily, iniziando finalmente a connettere i concetti
-Ohhh...non ci credo! L'ha invitata alla fine?- chiese Lily stupefatta
-Avevi dubbi?- fece Sirius alzando gli occhi al cielo. Lily sentí l'orgoglio crescere dentro di sé, voleva bene a Remus più di chiunque altro e avrebbe dato qualsiasi cosa per vederlo felice. E ora che lo era, Lily era soddisfatta ed emozionata allo stesso tempo.
-Beh andiamo allora?- chiese Dorcas. Gli altri annuirono e la seguirono fuori dalla Sala Comune. Di nascosto, procedetteró fino al settimo piano. Passarono davanti a due colonne apparentemente innocue, James stava per compiere la procedura necessaria per entrare quando sentirono dei rumori provenire dalla destra del corridoio. Due secondi dopo si trovarono davanti Remus e Kate, mano nella mano, che ridevano e avevano il fiatone per la corsa.
-Siamo in ritardo?- chiese Remus incapace di tornare serio
-Puntualissimo, Moony- Sirius gli fece l'occhiolino. Quando James riuscí finalmente ad aprire, il gruppetto di ragazzi entró. Ai loro occhi si presentó una gigantesca pista da ballo, con due tavoli strapieni di cibo e bevande varie. In fondo alla Stanza si intravede a una postazione da dj con casse enormi e vari dischi di musica anche babbana. Sirius si avvicinó alla postazione e fischió
-Ragazzi, questo è il paradiso!-
-Sono d'accordo, Sirius!- gli fece eco Dorcas raggiungendolo. Gli altri ragazzi iniziarono a spargersi per tutta la sala, poi Frank e James si occuparono di insonorizzare la stanza con alcuni incantesimi che avevano imparato durante il quinto anno. Partí un po' di musica, si trattava dei Queen, Sirius adorava quel gruppo. E non era l'unico. Tutti quelli presenti quella sera erano fan sfegatati della band babbana che spopolava in quel periodo. Anche Marlene li conosceva e si lasció trasportare da "Love of my life" e inizió a ballare con Lily. Lo sguardo della bionda cadde su Frank e Alice che stavano ballando molto poco sobriemente, poi vide Peter e Mary parlare tranquillamente vicino al tavolo dell' aperitivo. Gli passarono davanti anche Remus e Kate, felici come non mai, che ballavano come due persone che non avevano nulla da perdere. I suoi occhi, infine, si spostarono in direzione della posizione del dj, verso Sirius e Dorcas. Le ragazze le avevano parlato della amicizia fraterna tra Sirius e Dorcas, "dipendono entrambi l'uno dall'altra" le aveva fatto notare Alice una sera. Ed era vero, si vedeva chiaramente. Nel modo in cui parlavano, come su capivano al volo, come si muovevano quando erano insieme. Marlene provó una strana sensazione allo stomaco, quindi distolse lo sguardo da loro due. Nel frattempo, Lily era stata invitata a ballare da James e, per grande sorpresa di Marlene, aveva accettato. Cosí alla bionda non rimaneva che andare a farsi un giro al tavolo dell'aperitivo. Aveva una fame da lupi. Era molto indecisa se prendere delle tartine salate o quei pasticcini che sembravano tanto gustosi
-Io sceglierei i pasticcini, sono buonissimi. Davvero un'ottima scelta- Sirius le si presentó di fianco, facendole quasi cadere il piatto che stava per riempire.
-Grazie del consiglio, Black- disse lei, evitando di guardarlo negli occhi e concentrandosi solo sul cibo
-Perché mi eviti, McKinnon?- Marlene lanció un'occhiata in fondo alla sala, dove vide Dorcas e Alice ballare come due pazze. Si morse un labbro prima di rispondere al ragazzo
-No, ti sbagli. Io non ti evito-
-Ok, quindi non avrai problemi a fare un gioco con me- finalmente, Marlene riuscí a guardarlo dritto negli occhi solo per riscontrare che fosse serissimo, neanche un accenno di sorriso
-Che tipo di gioco?- fece lei. Lui la guardó sornione e si giró verso il gruppetto di amici. Con un movimento rapido della bacchetta abbassó il volume della musica, costringendo così tutti gli altri a prestargli attenzione
-Signori e Signore, intanto benvenuti a questa magnifica e indimenticabile serata. Tutto ciò che vedete è stato pensato ed ideato da me e...ah si anche da James- tutti risero alla sua battuta e James fece una finta faccia da scandalizzato
-Bene, ora che siamo entrati nel vivo della serata volevo proporvi un gioco- mormorio generali
-Giocheremo ad obbligo e verità, penso che tutti voi conosciate le regole. Quindi io direi di non perdere altro tempo e iniziare subito a giocare. Perché si, la notte è ancora giovane. Ma abbiamo molti altri programmi interessanti in scaletta. Quindi su su, accomodatevi- Sirius concluse di parlare con un ghigno stampato in faccia. Tra il gruppetto di amici c'era chi era molto eccitato all'idea del gioco, mentre altri ne avrebbero fatto volentieri a meno
-Non prevedo niente di buono- sospiró Frank a Remus, quest'ultimo annuii pienamente d'accordo.
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FanficDalla storia: -Le persone non ne parlano mai, del dolore, intendo, ma anche dei ricordi che provocano in loro dolore...e invece dovrebbero semplicemente sfogarsi perché tenersi tutto dentro, non risolve niente.- Remus la guardò con gli occhi umidi e...