Les Vampires Affolés || BTS

Il Piano

Nel grande castello, per quanto possa sembrare silenzioso o altro, vi era un gran frastuono generato da rumori, vociari e canzoni. Ognuno di loro compiva il proprio hobby: Namjoon stava annaffiando i suoi adorati tulipani, Jin provava a rompere un bicchiere con la sua voce, Hoseok stava imparando l'ennesimo ballo popolare del suo villaggio e riprovandolo ossessivamente, Taehyung cercava di imitare "Notte Stellata" di Van Gogh ma fallendo a ogni suo sforzo, Jungkook stava giocando ai videogiochi online, Jimin stava accuratamente sistemando la sua stanza, osservando i suoi adorati vestiti e facendosi scappare qualche nota dalla sua acuta voce; Yoongi, invece, cercava di modificare il più possibile i brani di Chopen facendone un brando diverso o fonderlo con un suo stesso brano. Erano tutti così irrequieti e le povere camerere erano così caotiche da sentire tutto ciò dall'esterno del castello.

Dopo che ebbero saziato la loro fame bevendo del sangue di qualche povero e malcapitato cane abbandonato, tornarono nelle loro stanze.

Era notte fonda e le stelle brillavano nel cielo. La luna splendeva con grandissima eleganza ed era l'assoluta protagonista di questo immenso teatro blu scuro, che era al di sopra dei comuni mortali.

In questa grande notte, sei svampiti vampiri si preparavano a far rinascere la paura nella grande città di Napoli. Avevano indossato i loro capi più importanti: erano bellissimi ma non adatti. Avevano un portamento raffinato ma non adeguato. Vabbè comunque, erano molto convinti di loro stessi.

I sei erano pronti per la loro missione, convinti fin in fondo alla l'ora anima; erano spinti da una forte senso di battaglia. Erano pronti ma uno di loro no. «Fratello, chiamami quel maleducato, irrispettoso e arrogante di Jungkook» disse Jin a Yoongi, che subito si avviò verso la stanza du Jungkook.
«Fratellino? Ci sei? Sei pronto? Mi rispondi?» l'esile ragazzo cercava di far uscire Jungkook che però stava facendo ben altro. «Yoongi, v-vai via! Lasciami in pace!» il ragazzo non era per niente pronto.
«Andiamo Jungkook! Esci, non mi far perdere la pazienza!» Il ragazzo fuori la porta stava iniziando a scaldarsi ed arrabbiarsi. Poteva sembrare quasi una fatina ma dentro di sé era molto severo e se una persona lo mancava di rispetto era letteralmente finita.

Nel frattempo Jungkook stava avendo il suo momento di relax o almeno cercava di averlo.  Cercava disperatamente poiché in quella casa non riusciva nemmeno a farsi una doccia in santa pace senza che i suoi fratelli lo chiamassero continuamente.

«Jungkook, fra 5 secondi sfondo questa cazzo di porta!» Disse Yoongi, ormai già pronto in quello che stava facendo.
«Oh, hyung, non ti conviene...» disse il ragazzo all'interno della stanza. Jungkook aveva un sorrisino malizioso in viso che lo fece arrivare quasi al culmine. «Tre, due, uno! Sto entrando!» Yoongi spalancò la porta è si pentí amaramente di quello che stava vedendo. «Oh cazzo! Che schifo! Mannaggia a Lady Gaga!» Il ragazzo si teneva le mani sugli occhi, disgustato dalla vista del suo fratellino in quello stato.

Jungkook si alzò dalla sedia e si rimise il suo membro nei pantaloni. Alzó gli occhi al cielo e, bollendo di rabbia, si giró verso il fratello più grande.
«Che ti avevo detto, hyung?» chiese il ragazzo verso Yoongi.
«Di non entrare nella tua stanza» rispose il corvino. «E tu cosa hai fatto?» chiese sussurrando il moro. «Sono entrato» rispose preoccupato. Non voleva far arrabbiare il suo fratellino ma lo aveva fatto eccome e quando Jungkook perdeva le staffe, scompariva in lui tutta la sua filosofia di restare calmo ed equilibrato.

«Ciao Hyung e buona serata.» Detto ciò, il moro prese per la spalla suo fratello e lo catapultó fuori dalla porta con la sua forza sovrumana, schiacciandolo alla parete del corridoio.