Uscita

85 4 0
                                    

Jeon Jungkook non voleva saperne di venire. Non voleva partecipare. Oltre a Yoongi, schiacció Jimin, Jin, Taehyung, Hoseok e Namjoon. Infine, venne.

Camminavano per le strade deserte di Toledo ad un ora improponibile. Il freddo aveva come fermato il tempo. La nebbia sospesa lasciava un lugubre ed inquietante scenario di quella che era la famosa via. Era sinistro quello che stava per succedere o almeno così si sperava. Si sperava.
«Namjoon? Perché non c'è nessuno?» Chiese Taehyung al suo fratello maggiore. « Perché è meglio.» Namjoon aveva scelto quel luogo poiché di notte, con la nebbia e col freddo sarebbe stato molto più facile spaventare gli esseri umani e quindi farli prendere dal panico e scatenare il putiferio.

«Ma comm è? IJ m sto puzzan e' fridd ca' for! Vienìm a' piglià! Strunz!» Una voce stridula di una ragazza, rieccheggió in tutta la via. Ella era vicino alla metropolitana, appoggiata al vetro scarabocchiato. Stava litigando con il fratello al telefono poiché egli non poteva venirla a prendere e le metropolitane erano tutte chiuse. «Ma c maronn!» Attaccò al telefono e rivolse uno sguardo ai negozi circostanti, volendo rassicurarsi. Notó sette ragazzi dalla pelle chiarissima e dai lineamenti asiatici, vestiti con un abbigliamento antiquariato e dal portamento abbastanza inquietante.

La ragazza pensó a quanto strano fossero quei ragazzi. «Ma stamm a settembr, Halloween adda ancor venì e Carneval s n parl l'anno prossimo.» pensó a bassa voce la ragazza.
Lei non sapeva però che i ragazzi riuscirono a sentirla, grazie al loro udito affinato e si voltarono verso di lei, tutti contemporaneamente. La paesana si spaventó. E se fossero dei strani stupratori? E se fossero dei drogati?

Namjoon aveva sentito la ragazza e, sempre secondo il suo piano, disse telepaticamente ai suoi fratelli di girarsi contemporaneamente con lui, così che fosse più interessante la loro presenza. Riusciva a sentire la paura della ragazza crescere nella sua anima e annebbiargli la testa. «Sangue puro. Perfetto. Peccato che riesco a sentire che non è vergine.»

La ragazza era indecisa sul chiamare la polizia: e se fossero delle nuove strategie per distribuire i volantini per i supermercati o in questo caso, negozi cinesi. L'occhio scese sui loro polsi, dove vi erano importanti orologi. No, non erano povero e non avevano un negozio cinese. Erano mafiosi? La mafia cinese? E se volessero venderla? No, non credo. Non si reputava molto bella, anzi. Erano l'esatto contrario di esile ragazza bianca fantasma. Era abbronzata e aveva una tipica bellezza napoletana. Fianchi generosi, bellezza provocante e portamenti forti. Non era adatta a qualche vecchio pervertito milionario cinese. Allora che volevano? Perché si stavano avvicinando?

I sette ragazzi avevano una forte attrazione per quella ragazza. Emanava un' arua forte dopotutto. Riuscivano a sentire i suoi pensieri, i suoi ricordi, sapevano perfino il suo nome. Avevano memorizzato tutto.

«Maria... É un piacere averti quì» Il primo a parlare fu Namjoon. Si era in un attimo avvicinato alla ragazza, mettendosi dietro di ella. «Uh Gesù! Chi sei!? Maronn chill strunz e Mario! Che ha fatto questa volta?» La ragazza era spaventata a morte. Possibile che il fratello aveva di nuovo fatto queste cose? Voleva morire. «Tesoro, Mario non c'entra niente»
«Chi sei allora?» Chiese la ragazza. «Sono Namjoon, un vampiro.» La ragazza inizió a ridere istericamente. «Stong nda' television? Uhh, bell bell, pozz salutà a' nonnm? Ciao nonna! Ciao Zia Rosa e Zia Carmela! Ciao-» la ragazza si si ritrovò una mano sul collo. «Silenzio. » 

La visuale della ragazza diventa buia e scompagliono così anche le stelle e la Luna si nasconde per lasciare un cielo buio e senza sentimenti.

Les Vampires Affolés || BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora