CAPITOLO 4: JACE E MAGNUS

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Magnus non aveva dormito quella notte. Certamente non era stata la prima volta che il suo amore non era stato ricambiato, ma mai aveva fatto tanto male come questa volta. Verso le cinque si alzò per farsi una doccia e, con l'intento di andar via, si diresse verso l'uscita quando, improvvisamente, sentì un rumore alle sue spalle. Girandosi, quasi si tranquillizzò scoprendo che l'artefice di quel rumore era solo un grosso e peloso gatto:

-Hey Church.-

Disse lo stregone abbassandosi per accarezzare il gatto. Church cominciò a fare le fusa e strusciarsi contro la sua mano, sperando di poter avere più coccole:

-Gli piaci.-

Jace sbucò dal nulla, facendo sobbalzare Magnus. Lo shadowhunters ridacchiò e si accovacciò di fronte al moro, sorridendo:

-Buongiorno. -

-Giorno.-

Rispose pigramente Magnus come suo solito. Jace accarezzò a sua volta il gatto, non dicendo niente per un po' di tempo. Lo stregone si alzò per andar via, quando il biondo finalmente parlò, prendendogli saldamente il polso:

-Ho visto Alec venire in camera tua stanotte. -

Disse Jace improvvisamente serio. Magnus lo guardò svogliatamente:

-E quindi? -

Per un secondo Jace rimase interdetto dalla risposta incurante di Magnus, ma si riprese immediatamente:

-State... Insieme? -

La nuova domanda era uscita fuori cauta e lo stregone non sapeva perché a Jace importasse tanto:

-Se così fosse? -

Jace lo osservò, la mano ancora stretta attorno al polso sottile di Magnus:

-Niente, solo... Se lo ferisci... -

Magnus ridacchiò senza divertimento:

-Ah, certo, la solita frase fatta. Così cliché... Non sai quante volte abbia ascoltato questa cosa in vita mia. Comunque, non ti preoccupare, non stiamo insieme. A quanto pare, il tuo fratellino è più interessato a qualcun'altro che a me. -

Il biondo non disse nulla per un attimo, poi rispose:

-Ma tu sei interessato a lui... -

-Cosa cambia? E poi, sei per caso il mio nuovo psicologo? -

-Nah, non vengo pagato per questo... Comunque, se ti serve, posso essere uno psicologo al giusto prezzo. -

Magnus sorrise e tirò via la mano dalla presa di Jace:

-No grazie, non sono così disperato. Ci si vede in giro bambino, di' ad Hodge di mandarmi i soldi a casa, non lavoro gratis.-

Magnus vide l'irritazione sul viso di Jace al soprannome che gli aveva dato ma non aspettò che dicesse qualcos'altro. Si voltò ed andò verso la porta senza più guardarsi indietro.

Jace rimase a fissare la porta per un attimo: era appena uscito dalla palestra dopo aver passato una notte insonne, quando improvvisamente, mentre attraversava il corridoio, vide una figura scura accovacciata sul pavimento accanto a Church. Come se un lampo lo avesse colpito, si ricordò di aver visto Alexander andare nella stanza di Magnus e uscirne poco dopo col viso arrossato. Decise quindi di chiarire la situazione parlandone con Magnus stesso, senza però ottenere risultati veri e propri.
Jace sospirò guardando per l'ultima volta il portone, poi prese Church in braccio e si diresse verso la sua camera da letto. Magnus era una brava persona, a Jace piaceva (anche se non lo avrebbe mai detto ad alta voce) e lo rispettava. Onestamente, ci sarebbe anche uscito qualche volta a bere, sembrava una buona compagnia, eppure... Alec era una persona così ingenua mentre Magnus era uno stregone centenario ed era tutto tranne che ingenuo. Jace aveva spesso scherzato sul fatto che ad Alec piacesse lo stregone ma ora che ci poteva essere una possibilità concreta della cosa, il biondo aveva pensato seriamente che in qualche modo Magnus avrebbe potuto ferire il suo amato fratello. Comunque, quello che più gli dava da pensare era l'affermazione che Magnus aveva detto poco prima: "A quanto pare, il tuo fratellino è più interessato a qualcun'altro che a me."
Jace era stato abbastanza sicuro dell'attrazione che Alexander provava per Magnus, dunque questa frase lo aveva fatto accigliare. Possibile che avesse colto segnali che nemmeno esistevano? Oppure Magnus era semplicemente troppo cieco per vederli? Ma allora per qualche motivo la sera prima, quando aveva visto Alec uscire dalla stanza di Magnus, lo shadowhunters era completamente rosso? Possibile che Magnus si fosse dichiarato e Alec lo avesse rifiutato? Perché però Magnus diceva che ad Alec piaceva un'altra persona? Forse era questa la scusa che Alec aveva usato per rifiutare lo stregone? Oppure era vero? E, se fosse stato vero, allora chi era la persona di cui Alec era davvero innamorato? Con queste domande in testa, Jace si stese sul letto, accarezzando pigramente Church che, nel frattempo, si era accoccolato sul suo petto. Doveva risolvere questo mistero e, sapendo in partenza che Alec non avrebbe aperto bocca, decise di optare per un'altra decisione: torturare Magnus finché non gli avrebbe detto quello che sapeva.





Lo so che è incredibile, però... SONO VIVA!
Niente raga, spero che il capitolo vi sia piaciuto, bye!

Il Parabatai o lo Stregone?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora