Capitolo 5

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I capelli di Julia erano sparsi sul cuscino de suo letto, mentre lei guardava il soffitto lanciando in aria una pallina di gomma.
Michelle aveva sempre pensato che fosse una delle persone più intelligenti e scaltre che avesse mai conosciuto, strana, molto riservata, diversa da chiunque avesse incontrato prima.
Si erano conosciute ad un corso di autodifesa, la riccia era la più piccola di tutta la classe e Julia, intenerita, l'aveva presa sotto la sua ala.
Ci volle poco tempo prima che quest'ultima si accorgesse che la ragazzina non aveva alcun bisogno di aiuto, e, se possibile, le piacque ancora di più.

Quando la minore entrò senza bussare nella camera da letto della bionda, questa si portò una mano sul cuore, lasciando cadere a terra la pallina con cui stava giocando, che rimbalzò qualche volta, prima di rotolare in un angolo della stanza.
Julia sbuffò, infastidita dalle maniere poco carine dell' amica.

<<Avanti, entra pure>> Mormorò ironica <<Che succede?>>
Si defetta sul letto, facendo spazio all'altra che la affiancò.
<<Ho un presentimento>> Rivelò Michelle.
<<Un brutto presentimento? Un buon presentimento?>> Julia si girò verso di lei, ora aveva tutta la sua attenzione.
<<Non lo so è solo..>> si morse il labbro per un secondo, giusto il tempo di ragionare <<Un presentimento>>

Niente, non sapeva spiegarlo.
Le rotelle nella sua testa stavano girando fin troppo velocemente, ma non si spiegava il perché.
Harry e gli altri erano arrivati da una settimana ormai, al telegiornale dicevano che le ricerche si stavano focalizzando oltre mare, quindi non c'era motivo, per ora, di essere spaventati.
Eppure c'era qualcosa, qualcuno che attanagliava i suoi pensieri senza lasciarli andare un attimo.

<<È un interrogatorio? Facciamo "domanda e risposta"?>> Julia alzò gli occhi al cielo, la pazienza non era una sua virtù <<Suvvia spiegati>>
<<Io non lo so davvero che cos'ho>> Ed era sincera, fin troppo. Era sempre stata più brava a capire le armi che se stessa, a questo ci pensava Julia <<Mi sento così strana, dormo poco e ho l'ansia di...>> pensò ancora un po' <<Non lo so di che cosa!>>

Si lasciò cadere all'indietro sul materasso, emettendo un gemito frustrato mentre si portava la manina coprire il volto.

<<È tuo fratello che ti preoccupa? Che lo trovino?>> Julia ormai stava tirando ad indovinare, sperando di cogliere un barlume, un movimento, qualunque cosa, che le suggerisse che stava andando nella direzione giusta.
<<No Harry sa cavarsela! Insomma si, appena è arrivato non me lo aspettavo e avevo un po' di paura ma ora è ok>> spiegò onestamente.
<<Non so aiutarti se non mi spieghi cosa senti>>
<<Sento lo stomaco in subbuglio, sento che c'è qualcosa ma non so cosa, ho una sensazione>> puntò gli occhi in quelli dell'amica <<solo ancora non so quale sia e da cosa sia data>>

In quel momento la porta si spalancò, rivelando una figura bionda che sgranò velocemente gli occhi, passandosi una mano dietro la nuca.

<<Cazzo scusate io->> Niall si guardò intorno, imbarazzato, poi puntò gli occhi in quelli di Michelle, che nel frattempo si era tirata su a sedere <<Mi dispiace credevo fosse lo sgabuzzino o qualunque cosa, sono finiti i saponi nel nostro bagno e volevo farmi una doccia, questa casa è enorme>>
<<Non ti preoccupare stavamo solo parlando>> Rispose Michelle, non distogliendo lo sguardo un secondo.

Julia alternò un'occhiata tra i due, aggrottando le sopracciglia.

<<Shell mostragli dove teniamo i saponi per la doccia>> Sorrise dolcemente la bionda.
<<Cosa? No! Può trovarli da solo!>> Solo dopo aver detto quelle parole, la riccia si rese conto di averle pronunciate un po' troppo duramente, troppo tardi.
<<Certo, posso trovarli, scusate ancora>> Niall cominciò a chiudere la porta, imbarazzato.
<<Dai Shell, fai la brava padrona di casa>>

The secret||N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora