Capitolo 6

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I giorni passavano in fretta nella grande Villa Styles, i ragazzi si stavano ambientando, non che facessero grandi amicizie, ma nonostante  stavano trovando male.
Nel tempo conobbero tutti quelli che abitavano la casa, che erano più di quanto pensassero inizialmente.
Oltre Ashton, Calum, e Julia, che avevano conosciuto quasi subito, il gruppo, che avevano ormai capito essere guidato dalla sorella di Harry, era formato da svariate persone, tutti abbastanza giovani.
Avevano conosciuto Luke e Michael a colazione un giorno, gli erano sembrati simpatici, ma di non troppe parole, avevano tutti pensato che stessero insieme, ma non erano sicuri e non gli sembrava giusto ficcanasare, erano affari loro.
Luke era più taciturno, stava quasi tutto il giorno nella cantina della casa a fare chissà che cosa, non faceva mai le ronde, ma nessuno si chiese il perché.
Lo stesso giorno conobbero Perrie e Jesy, che però non abitavano nella casa insieme agli altri.
Non avevano ovviamente specificato dove effettivamente abitassero, ma erano spesso dagli altri.
Oltre a loro altri, che però non avevano avuto la briga di presentarsi, si presentavano quasi quotidianamente, i ragazzi capirono che quella dove si trovavano loro non era sicuramente l'unica ubicazione del gruppo della Styles, che infatti qualche volta si assentava per tutto il giorno, senza dare troppe spiegazioni.

Tutti avevano capito che le faccende che svolgevano dentro e fuori da quella casa non erano affatto raccomandabili, ma infondo sapevano da prima di arrivare lì che non sarebbe stato facile uscire dal giro in cui si trovavano da, ormai, tutta una vita.

Solo Harry sembrava sapere qualcosa, anche se poco e niente. Michelle non parlava troppo neanche con con lui, non perché non si fidasse, ma perché in generale, non era una ragazza di tante parole.

Mentre il riccio sembrava sempre fin troppo tranquillo, gli altri quattro erano ogni giorno più nervosi, sopratutto Louis.
Guardava tutti i giorni il telegiornale, l'ondata di panico dettata dalla loro fuga stava piano piano scemando, ma lui sapeva bene che, anche se i media stavano cominciando ad ignorarli, la polizia che seguiva il loro caso sarebbe andata avanti anni.
E se quando Harry andava a fare la ronda con Ashton, Louis non riusciva a dormire, e aspettava, pregando un Dio a cui aveva sempre giurato di non credere, di sentire la porta della sua stanza chiudersi, questo non ci è dato saperlo.

Quella sera, dopo cena, i ragazzi si erano andati a coricare, Julia era in ronda con Calum e Michael, e Liam, stanco della segregazione, aveva detto <<Non sono scappato da una prigione, per rinchiudermi in un'altra>> e li aveva seguiti.
Michelle, assistendo a quella scena, poteva giurare che il ragazzo lo stesse facendo per conoscere meglio Julia, ma questo decise di tenerselo ancora un po' per se.

Stava seduta nel divano, le gambe allungate sul tavolino di fronte a lei e una ciotola di popcorn appoggiata sulle sue cosce, Ashton al suo fianco, che sceglieva un film da guardare.
Stavano battibeccando sul genere da vedere, perché il ragazzo voleva un western ma Michelle odiava quella tipologia con tutta se stessa.
Sbuffò sonoramente, quando l'australiano la ebbe vinta, facendo cominciare la programmazione di "In a Valley of Violence".

Quando la riccia appoggiò stanca la testa sulla spalla dell'amico, pensò che avrebbe voluto con tutta se stessa che quella fosse la sua normalità.
Una serata con un amico, magari nella casa della confraternita del college, si sarebbe svegliata la mattina dopo facendo tardi alla prima lezione e sarebbe stata bocciata a qualche esame.
Non la conosceva lei, la normalità.
O quei ragazzi che su di lei avevano scommesso tutto, il loro futuro, la loro vita.

Alzò gli occhi sul ragazzo al suo fianco, che, concentrato sulla televisione, si stava lanciando una manciata di popcorn in bocca, facendone cadere qualcuno sulle gambe, dai troppi che erano chiusi nel suo pugno.

Michelle sapeva bene che Ashton, Julia, e chiunque altro all'interno di quella casa, avrebbe dato la vita per lei, e anche l'uno per l'altro.
Stavano crescendo insieme, e nonostante lei fosse la più piccola, vi riponevano tutta la loro fiducia, sempre.
Sapeva anche bene che li stava mettendo in pericolo dall'istante preciso in cui aveva fatto entrare Harry e gli altri dentro quella casa.
Tutto il suo gruppo aveva la fedina pulita, immacolata, erano praticamente inesistenti, dei fantasmi per la polizia, ma la presenza in casa dei cinque fuggitivi cambiava tutto: il clima si era appesantito, nessuno aveva detto niente, provavano troppo rispetto e ammirazione per lei, ma avevano paura e Shell sapeva che quella situazione non poteva durare ancora a lungo.

<<Mi dispiace per quello che vi sto facendo passare>>
Ashton si ridestò, girandosi verso l'amica che si era alzata dalla sua spalla.
<<Di cosa stai parlando?>>
<<Sto mettendo in pericolo tutti qui dentro, Ash, per dei ragazzi che neanche conosco>>
Il riccio scosse la testa, negando.
<<Io stesso sono contento che Harry sia qui, e gli altri non hanno detto niente>>
<<Non sono stupita, ho notato come Luke si sia chiuso di sotto da quando gli altri sono qui>> Michelle sapeva bene che il biondo era spaventato, era quello che più odiava quella vita lì dentro <<E Cal vorrebbe prendere a pugni quel Louis un giorno si e l'altro pure>>
<<Calum è una testa calda>>
<<Ma ha ragione Ash, Harry è mio fratello non vostro, e comunque agli altri non dobbiamo niente, tantomeno voi>>

Ashton sapeva che aveva ragione, quella situazione non poteva andare avanti per sempre, o il loro gruppo di sarebbe sfasciato, e per cosa? Per chi? Neanche li conoscevano quei ragazzi, non avrebbero resistito a lungo prima di ribellarsi.

<<Qualunque decisione prenderai io ti sosterrò>>
Michelle scosse la testa, con un sorriso.
<<Ti voglio bene Ash, ma te lo dico da sempre, non mi devi sostenere a prescindere, se prendo decisioni stupide, devo farmelo capire, e se non lo capisco, sono fuori, come chiunque altro>>
<<Non sarai mai fuori dalla tua stessa banda Shell, nessuno qui dentro rimarrà senza di te>>

Era vero, ma era anche vero che non tutti sarebbero rimasti ancora a lungo con i nuovi arrivati.

<<Ad un certo punto dovrò scegliere>>
<<Ci penseremo quando sarà il momento di farlo>>

The secret||N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora