La mattina della finale era molto soleggiata e faceva anche più caldo degli altri giorni: vedendo quel bel sole decisi di uscire a fare una passeggiata come il primo giorno qui a Sanremo. Scesi a fare colazione nella hall e caso volle che Francesco Gabbani stava proprio lì, così decisi di andargli incontro << ciao Francè!>> lo salutai allegramente. Lui si voltò e mi sorrise <<Hey Ermal buongiorno!>> mi rispose dandomi una pacca sulla spalla. Dopo una ricca colazione decidemmo di andare in riva al mare per rilassarci prima della finale. Durante la passeggiata chiacchierammo molto sulle nostre rispettive carriere, inserendo anche qualche spaccato di vita. Per pranzo ci fermammo in quel ristorante dove mangiare quando misi piede nella città dei fiori <<Francè ti piace il pesce? >> domandai <<avoglia! Un sacco!!>> rispose il mio compare e lo portai nel ristorante.

Il ristorante non era come tutti gli altri ma bensì  un trabocco, ossia una palafitta di legno situata in mezzo al mare. Una passerella si innalzava per far entrare i ristoratori e dentro era tutto in legno con il pavimento trasparente col quale potevi vedere il fondale. Il menù offriva spaghetti con vongole, brodetto o guazzetto di pesce misto, una spigola e contorni vari. Ci riempimmo la pancia di quel ben di Dio e poi tornammo in albergo ma non facemmo in tempo ad entrare nella hall che ci chiamarono dall'Ariston: le prove erano tra mezz'ora. <<sbrighiamoci compà>> esclamai e ci dirigemmo verso il teatro. Quando ci arrivammo il direttore artistico Carlo Conti ci accolse con un sorriso ed un abbraccio caloroso <<tocca a voi, in bocca al lupo>> ci disse <<che il lupo corra con noi>> rispondemmo in coro.

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