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Man mano che le serate del Festival di Sanremo si susseguivano ci accorgemmo che non solo c'erano belle canzoni da ascoltare, ma anche grandi ospiti e presentatori. Peccato che oggi non ci sia più la bella musica, basta che sia una canzone con un ritmo che ti piomba nel cervello che subito la fanno vincere.
Mi sto riferendo a Sanremo Giovani.
Grazie a Dio Gli Stadio trionfarono e ne fui molto felice perché la loro canzone è una lettera che ogni figlio dovrebbe ricevere dal proprio genitore. Nonostante siamo imperfetti l'amore verso i figli è sincero, seppur noi esseri umani siamo imperfetti. 
<<Evviva gli Stadio hanno vinto!!!>> gridò la piccola Anita abbracciandomi forte. La strinsi e le risposi <<Sì menomale per gli Stadio!>> ma si rattristì quando seppe che la categoria Giovani venne vinta da Francesco Gabbiani con Amen: <<volevo che vincesse Ermal Meta con Odio Le Favole! >> si arrabbiò pestando i piedi a terra <<non preoccuparti, adesso Ermal troverà delle persone capaci di apprezzare la sua musica e farà tanta carriera. >> la rassicurai.
Libero uscì dalla sua stanza di corsa e concordò anche lui con noi. <<comunque è arrivato terzo! Non è andata così male! >> li incoraggiai e loro capirono ciò che volevo dirgli <<hai ragione papà! Adesso troverà una bella casa discografica e produrrà tanti dischi! >> esclamò Libero.
<<esattamente figlio mio!>>

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