Il post Sanremo, o come lo chiamiamo noi all'italiana dopo Sanremo, andò a gonfie vele tra instore e varie interviste. Mentre terminavo il tour degli instore cominciavo a pensare di fare un vero tour e subito espressi la mia idea ai miei manager. Giovanni rimase un pochino perplesso: pensava che sarebbe stato inutile, che avevo ancora poche persone che mi seguivano, Carlotta invece mostrò un sorriso e accettò subito. Il problema era che essi pensavano due cose diverse e se uno dei due non cambiava idea  si restava bloccati sempre lì.
Mentre discutevano mi ritirai in sala registrazione, presi una chitarra in braccio e cominciai a suonare io mi innamoro ancora. Non feci in tempo a finirla che dall'altra sala la voce inconfondibile di Giovanni cacciò un urlo <<non si fa nessun tour! Lui ha solo 4 gatti che lo seguono, hai visto gli instore? I centri commerciali e le librerie erano praticamente vuoti! Qua dobbiamo fare soldi e con lui non guadagnamo niente! >> Carlotta subito rispose in mia difesa <<Giovà ma che dici?! Mi hanno informato che quasi 1000 persone c'erano in ogni instore e per lui già va bene. Quindi il tour si potrebbe fare, basta scegliere piccole location per il momento poi vedrai come aumenteranno i suoi fan. E poi non pensare sempre al guadagno, pensa a lui, pensa a come la musica l'ha salvato da momenti peggiori. Io ti consiglio di tentare poi decidi tu>>
Mi faceva strano sentire i miei manager discutere alzando la voce: di solito sono sempre pacati e tranquilli. Uscii dalla sala e Carlotta mi abbracciò <<tu il tour lo farai Ermal. Parola mia>> mi sussurrò dolcemente.
Giovanni nel frattempo se n'era andato senza lasciare traccia e senza salutare.

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