Ancora, ancora e ancora

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Giorno 10 - Martedì

Ancora, ancora e ancora




Anche quella mattina Sakura si svegliò da sola in quel letto. Evidentemente Sasuke anche stavolta si era alzato prima per andarsi a fare una doccia. E non si era scordata che la sera prima l'aveva informata del suo compleanno e che l'avrebbe festeggiato mercoledì, ovvero domani. A saperlo prima si sarebbe preparata con almeno un pensierino, infondo lui era suo amico. Magari avrebbe trovato il tempo per andare in un negozio e cercare qualcosa, sempre se avesse avuto l'occasione di non stare in compagnia del festeggiato. Mica poteva comprare un regalo in sua presenza. Decise così di scendere dal letto e avviarsi verso l'uscita della stanza. Pensava che magari poteva dirigersi in bagno e fare una visita piacevole all'Uchiha. Sorrise maliziosa al solo pensiero.

Appena fu davanti alla porta del bagno, notò come ci fosse silenzio in casa, sentiva solo il rumore dell'acqua della doccia che scorreva. Appoggiò la mano sulla maniglia e provò a girarla, ormai sapeva che lui non la chiudeva a chiave. La porta si aprì ed entrò. Sentì qualche rumore nella doccia e anche uno specie di gemito indefinito. Che diavolo stava facendo? Strinse un po' gli occhi per cercare di capire che cosa stesse facendo, ma quello che vedeva era solo una sagoma offuscata dal vetro ruvido e colorato. Si spogliò del pigiama e dell'intimo e si avvolse il telo addosso, coprendosi dal seno a metà coscia. E adesso? Bussava alla vetrata o entrava direttamente? Alla fine, da brava educata, decise di bussare << Senti, non mi interessa se prendi in ostaggio le mie mutandine o mi prendi sul cofano di una macchina, ma potevi dirmi che domani è il tuo compleanno >> sentì altri rumori nella doccia e vide del movimento strano che proprio non capiva.

La porta della doccia si aprì. Ma il problema era che appena sentì lo schiarirsi della voce del suo interlocutore, si immobilizzò dalla vergogna e l'imbarazzo.

<< Buongiorno Sakura >> Naruto aveva aperto solo un po' la porta vetrata e si era affacciato con mezzo busto.

<< Buon- giorno >> riuscì solo a dire.

<< Beh almeno non l'avete fatto sul tavolo della cucina stavolta >> le disse con un sorriso divertito. La guardò dall'alto al basso, immaginando le sue intenzioni iniziali.

Arrossì e si portò le braccia davanti per coprirsi meglio << Smettila di fissarmi >>

<< Sasuke è di là in cucina >> la informò con un sorrisetto un po' da sornione.

Che imbarazzo.

Attese ancora, ma Sakura sembrava imbambolata << Devi stare ferma qui ancora per molto? Vorrei tornare a farmi la doccia... >> giro un po' poco la testa verso l'interno della cabina << Vero Hinata? >> sorrise malizioso.

Hinata arrossì da infondo alla doccia.

E Sakura in quel momento capì quello che stava facendo Naruto in quella doccia. Oh mio Dio. Che figura di merda e che vergogna. Possibile che solo a lei capitavano queste cose? Si girò dandogli le spalle senza rivolgergli la parola. Uscì dal bagno e si appoggiò alla porta, sempre in imbarazzo.



<< Dov'è che eravamo rimasti? >> Naruto chiuse la cabina della doccia e si girò verso la corvina.

Hinata si riprese dalla stato di imbarazzo << Pensavo avessi chiuso la porta a chiave >>

<< Me ne sono dimenticato >> si avvicinò a lei di un passo, aderendo al suo corpo bagnato. Mise le mani sui suoi glutei e la afferrò. La riprese a baciare, come era rimasto prima di essere interrotti. Le alzò poi una gamba tenendola stretta al fianco.

Il Gatto e la Volpe: due perfetti sconosciuti, o quasiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora