Amici e non amici: tra confronti e rivelazioni

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Giorno 3 - Martedì

Amici e non amici: tra confronti e rivelazioni



Aveva pensato quasi tutta la notte al fatto successo la sera prima: a Naruto che le stava passando la mano in mezzo alle gambe, che era quasi arrivato , in quel punto che ancora nessun ragazzo aveva visto o toccato. Non che fosse contraria che Naruto prendesse più confidenza con lei, ma c'era modo e modo, se mai avessero fatto sesso, l'avrebbero fatto più avanti, quando si sarebbe sentita pronta. Era innamorata di lui, sì, ma non si sarebbe concessa così facilmente, almeno non subito.

Si sciacquò la faccia con l'acqua fresca e si guardò allo specchio del bagno, e fece un respiro profondo. Era un po' nervosa, perchè dopo la sera scorsa, aveva lasciato Naruto sul divano, da solo e un po' confuso, ma il gesto che aveva provato a fare, per lei era stato troppo e si era rintanata in camera. Il fatto era che le era dispiaciuto andarsene, ma aveva tutte le ragioni di farlo, oltre al fatto che la situazione era stata imbarazzante. Era nervosa perchè sapeva che presto avrebbe dovuto incrociare quei due occhi celesti, e non aveva idea di come comportarsi con lui, e non voleva mettere una barriera tra loro, voleva sentirsi a suo agio come la giornata prima al supermercato. Doveva scusarsi con lui per essersene andata abbandonandolo.

Si era appena vestito e preparato, e si era affacciato alla finestra, notò che non pioveva più, e che i timidi raggi del sole cercavano di filtrare dalle nuvole grigie; finalmente stava tornando sereno.

Spostò un momento lo sguardo sul letto, e lì Sasuke ancora dormiva girato su un lato, dandogli le spalle. Quella mattina lui si era alzato prima dell'amico, perchè ad un certo punto non era più riuscito a dormire, qualcosa lo turbava un po', e sapeva anche cosa, o meglio chi: Hinata. Dopo quello che era successo la sera passata, era rimasto un po' scombussolato, cioè, nessuna gli aveva mai detto no, e lei l'aveva fatto, lasciandolo in un stato di confusione. Gli sarebbe piaciuto approfondire il loro rapporto, ma aveva notato che con lei ci doveva andare con più calma, era davvero una scocciatura, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per palparle quel seno prosperoso e scoparla come si deve, quindi si era ripromesso di darsi una calmata e di pazientare. Questa volta l'avrebbe fatto davvero.

Uscì dalla camera e si avviò verso la zona giorno, e poi la vide, Hinata che usciva dal bagno, con indosso una maglietta azzurra e dei pantaloncini neri. I loro occhi si incrociarono, ma poi lei abbassò lo sguardo un po' imbarazzata << Hinata... >> la chiamò.

Hinata gli si avvicinò di qualche passo e si fermò a un metro da lui, alzò lo sguardo e schiuse le labbra.

<< Devo chiederti scusa >> si dissero nello stesso momento.

Naruto si grattò la testa con una mano, ancora un po' confuso << No, sono solo io che devo chiederti scusa >>

<< Sì, ma io me ne sono andata, lasciandoti da solo... >> era un discorso un po' imbarazzante.

<< No, tu hai tutte le ragioni per essertene andata, hai fatto bene... >> ammetteva di aver esagerato troppo, e questo permetteva di giocarsi la carta del mortificato a suo favore << ... sono io che ho esagerato. Scusami, sono stato troppo avventato e preso dall'istinto >> tutto vero, a parte che non si sentiva così dispiaciuto per averla toccata, anzi a lui piaceva e avrebbe pagato qualsiasi cifra per sentire la sua vagina sulle dita.

<< N-non ti preoccupare, alla fine non è successo niente >> gli disse con un sorriso accennato.

Già, niente. Pensò un po' avvilito lui.

Il Gatto e la Volpe: due perfetti sconosciuti, o quasiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora