ᴍᴏᴏɴ?

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Il suv si fermò in uno spazio vuoto di terreno, circondato da alti alberi che rendevano il posto isolato.
Taehyung scese dall'auto e si diresse verso il retro per aprire il cofano. Il moro rimase ancora un po' seduto all'interno del mezzo, indeciso se avrebbe dovuto parlare per primo e ridare vita all'atmosfera gioiosa che c'era tra i due prima della maledetta frase.

«Jungkook!» fu come se fosse riuscito a leggergli nel pensiero, come se sapesse quello che stava tormentando il ragazzo dall'uscita del ristorante. Gli disse di raggiungerlo per poter mettere in atto, per il momento almeno, l'ultima conversazione davanti la loro amata Luna.

Abbassò i sedili posteriori in modo che entrambi potessero sdraiarsi all'interno del suv. In un luogo del genere dove né l'ambiente né le creazioni dell'uomo potessero rovinare quel piccolo pezzo di Paradiso, in quella posizione che li teneva coperti dal vento diventato freddo a causa dell'abbassamento della temperatura della notte, in quel loro nido che riportava alla mente dei due i ricordi felicissimi che condividevano, in presenza della cara amica Luna, si sentivano quasi come ai vecchi tempi.

Tuttavia non erano ancora in grado di riportare l'atmosfera che ogni sera si creava, adatta per chiacchierare e scherzare.

Jungkook manteneva gli occhi sull'enorme sfera luminosa che brillava nell'oscurità, sperando che almeno lei potesse dargli il supporto necessario per spezzare il ghiaccio. Si sentiva come se fosse a un primo appuntamento e tutto risultasse imbarazzante a causa delle prime esperienze. Questo però non era normale, era il suo migliore amico e mai era nata una situazione simile prima d'allora. Non c'era motivo che si creasse perché non erano due ragazzi infatuati l'uno dell'altro che attendevano solo il bacio da film americano che avrebbe sancito il loro amore eterno.

Non sarebbe successo perché solo uno di loro era innamorato dell'amico e quest'ultimo non lo sapeva, non l'avrebbe mai saputo ed era meglio così, si stava per trasferire per convivere con la ragazza con cui condivideva una relazione a distanza da ormai tre anni e l'ultima cosa che voleva era rendere strana la loro relazione.

Un déjà vu che lo riportò ad anni prima, quando reprimeva questo sentimento per non rovinare il loro rapporto d'amicizia. Non che la cosa fosse cambiata, anzi, si era solo rinforzato tutto ma lo nascondeva maggiormente per non soffrire più del dovuto.

«Da qui, riesci a vedere la luna?» chiese il più grande, provando in qualche modo a smorzare l'imbarazzo tra i due. Il moro annuì solo però, non permettendo così che la situazione migliorasse.

Lo sguardo del biondo era ancora puntato verso la Luna come quello dell'altro, le braccia incrociate dietro la nuca e i denti che mordevano violentemente il labbro inferiore.

Come se potesse sentire lo scorrere veloce dei
pensieri di Jungkook, parlò ancora per dare un po' di tregua a quella povera mente sovraccaricata: «C'è una cosa che non ti ho mai detto...» un sospiro interruppe la frase. Attendeva che il suo migliore amico dicesse qualcosa ma restò zitto, per intuire cosa potesse essere il segreto tenuto nascosto fino a quel momento.

«Cosa?» sapeva di non doverlo fare ma una piccola punta di speranza si impossessò di lui. Nonostante lo sperasse nel profondo, una parte di sé lo obbligò a trattenersi per non illudersi troppo.

«Ricordi quel ragazzo che ti piaceva durante il secondo anno?» Taehyung voltò la testa verso il moro e guardò il suo profilo perfetto fin quando anch'egli non si girò, scontrando per l'ennesima volta i suoi occhi in quelli profondi del maggiore.

«Yugyeom?» chiese conferma il più piccolo, avendo già immaginato che ciò che avrebbe detto l'amico non riguardava loro due direttamente.

«Si lui...» voltò ancora il capo, tornando verso il suo amore infinito che mai l'avrebbe tradito. Riusciva a parlare solo affidandosi completamente a lei, come se fossero soli, come se fosse una confessione di cui nessun altro -incluso Jungkook- avrebbe sentito una parola. «Piaceva anche a me. Però ho lasciato perdere perché vedevo quanto eri felice quando parlavi di lui o lo vedevi nei corridoi e l'ultima cosa che volevo... era poter far scomparire quel fantastico sorriso che ti ritrovi»

Il moro rimase in silenzio, elaborò la notizia riportando la testa alla posizione originale in modo che così, anche lui, potesse confidarsi con la Luna solo.

Si era ripromesso che non l'avrebbe fatto, ma ormai erano lì, in vena di confessioni ed era il giorno prima della partenza dell'amico. Semmai qualcosa fosse andata storta avrebbe comunque potuto continuare a illudersi pensando che si fosse trasferito perché saputo troppo tardi. In più, sapeva che la Luna gli avesse dato il permesso di dirlo e allora si convinse maggiormente a farlo.

«In realtà non mi piaceva» confessò il minore lasciando il più grande confuso, che scattò verso l'amico per vedere sul suo viso quel sorrisetto da coniglio che tanto amava osservare, forse anche più di guardare la Luna.

«Lui era solo un modo per distrarmi. Era una sorta di convinzione che feci crescere per evitare che pensassi a qualcun altro e che soffrissi» ancora quel sorriso, che piano piano diventava malinconico quasi quanto quello che Taehyung aveva ore prima.

«Chi?» chiese ingenuamente il biondo, potendo solo immaginare -e forse da un lato anche sperare- la risposta che avrebbe ricevuto, negando comunque che potesse diventare realtà. La troppa pressione obbligò questo a tornare a perdersi nell'immenso buio che sostava su di loro.

Caso volle che nello stesso momento anche la testa di Jungkook si girasse e che ora quello più spavaldo tra i due risultasse proprio lui.

«Tae, sono sempre stato innamorato di te» sentì il cuore alleggerirsi. Aveva tolto un peso tenuto solo per sé e per l'amica Luna per troppo tempo e ora, in quel momento di pace e silenzio che regnava, si congratulava internamente con sé stesso per il coraggio avuto e per come se ne fosse fregato delle conseguenze che avrebbe causato ciò.
Quell'attimo finì quando realizzò che l'altro non rispose, che non gli rivolse un sorriso rasserenante o che non ebbe una reazione aggressiva causata dalla notizia ricevuta.

Una lacrima solcò la guancia di Taehyung, incapace di trattenerla ormai. La lingua inumidì le labbra troppo secche e gli occhi non ebbero il coraggio di staccarsi da quell'ultima cosa capace di consolarlo per la stupidità che possedette in tutta la sua vita.

Ebbe però la forza di parlare, di dire quelle poche parole che cambiarono l'espressione del moro, che regalarono per un attimo una felicità amara al maggiore e che rese la Luna felice di vedere quei due ragazzi maggiormente uniti.
Peccato che durò tutto solo una frazione di secondo.

«Se solo l'avessi detto prima, Kook»

Fine.

ℭ𝔞𝔫 𝔶𝔬𝔲 𝔰𝔢𝔢 𝔱𝔥𝔢 𝔪𝔬𝔬𝔫? [ᴋ.ᴛʜ + ᴊ.ᴊᴋ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora