6. Il primo Natale assieme

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"L'infanzia è credere che con un albero di Natale e tre fiocchi di neve tutta la terra venga cambiata."
André Laurendeau

James, Sirius, Remus e Peter stavano tranquillamente dormendo nella stanza del corvino. Beh tranquillamente forse non è una parola che si può usare parlando dei Malandrini infatti per la precisione Peter dormiva per terra, dove si era addormentato la sera prima mentre progettavano le future giornate di vacanza e da dove nessuno aveva osato provare a sportarlo, abbracciato al suo cuscino; Remus era l'unico a dormire nel suo letto come ogni altro comune mortale mentre James e Sirius erano entrambi sul letto di quest'ultimo, uno sopra l'altro, incastrati in modo innaturale e molto probabilmente doloranti per tutti i calci e i pugni che si erano tirati a vicenda durante il corso della notte. Perché fossero in quelle condizioni nessuno lo sapeva.

Fleamont Potter entrò nella stanza e, notando la situazione, rimase immobile per qualche secondo cercando di capire se si sentisse più sconvolto o divertito, poi decise di evitare di rifletterci e di portare a termine ciò per cui era entrato nella stanza del figlio. Prese la bacchetta e se la puntò alla gola

-Sonorus- disse -BUON NATALE RAGAZZI!!-

Remus fece un saltò che lo portò quasi a cadere dal letto, Peter andò a nascondersi in un angolo non avendo ben capito da dove provenisse l'urlo e James e Sirius sbatterono le teste l'una contro l'altra nel tentativo di alzarsi di scatto per capire cosa stesse succedendo.

La risata del signor Potter squarciò l'aria e i quattro ragazzi si resero finalmente conto della situazione

-Papà!- urlò James -Quante volte ti devo dire di non svegliarmi in questo modo a Natale? Ah, comunque auguri-

-Auguri signor Potter- risposero anche Remus e Sirius, il secondo massaggiandosi ancora la testa

-Auguri- sussurrò anche Peter che avendo capito che non c'era nessun pericolo imminente stava uscendo dal suo nascondiglio.

-Andiamo di sotto? Euphemia ha preparato la colazione-

Sirius stava iniziando a cercare i suoi vestiti come lo obbligavano a fare a Grimmauld Place quando James ancora in pigiama lo prese per un braccio e lo trascinò giù per le scale e poi lungo i corridoi fino alla cucina e lo fece sedere nella sedia accanto alla sua, quella che occupava dalla prima volta che era stato a casa Potter. La tavola era riccamente imbandita di ogni dolce possibile e immaginabile, quattro tazze di cioccolata calda vennero subito messe davanti ai ragazzi e un caffè al marito.

-Auguri!- esclamò felice la donna sedendosi a sua volta

-Auguri mamma-

-Auguri signora Potter-

-Mamma puoi dire a papà di non svegliarmi mai più con un sonorus?-

-Euphemia puoi dire a tuo figlio che almeno a Natale deve lasciarmi fare quello che voglio?-

-Siete due bambini! Comportatevi in modo normale almeno quando abbiamo ospiti- li riprese lei

-Non si preoccupi signora Potter, siamo abituati a sopportare James- ghignò Sirius

La donna fece una breve risata e poi disse- Datemi pure del tu ragazzi-

Subito dopo la colazione la famiglia Potter e i tre ragazzi si recarono in soggiorno dove c'era l'enorme albero con ai piedi i regali.

James lo raggiunse per primo e iniziò a dividere i regali urlando ogni volta un nome diverso e lanciando il pacco al proprietario.

-James smettila potrebbero esserci cose fragili dentro-

-Di sicuro non mi avete regalato una scopa nuova quindi non c'è nulla che necessiti estrema attenzione- ribadì il ragazzo senza nemmeno girarsi verso la madre e continuando il suo lavoro, la donna emise un sospiro esasperato e stava per ribattere quando il marito la fermò dicendole

-Almeno a Natale lascialo tranquillo povero ragazzo-

Finalmente l'operazione del corvino si concluse e ognuno fu libero di dedicarsi ai suoi pacchetti. Sirius guardò i suoi e si accorse di averne ricevuti cinque: il primo da parte di sua cugina Andromeda conteneva un pacco di fuochi d'artificio Filibuster con attaccato un biglietto "Da usare quando i Black diventano troppo insopportabili. Buon Natale cuginetto, Meda", il secondo era un pacco di dolci di Mielandia da Peter, il terzo una raccolta che si auto aggiornava con foto e caratteristiche di tutte le migliori motociclette babbane in commercio da Remus, dai signori Potter aveva ricevuto il nuovo disco di un gruppo babbano che avevano per caso conosciuto durante il periodo che aveva passato da James quell'estate e da quest'ultimo uno specchietto.

Sirius si bloccò nell'atto di scartare l'ultimo regalo e si guardò attorno, Remus come lui stava finendo di aprire l'ultimo regalo, Peter mangiava allegramente dei dolci appena aperti e James era ancora alla presa con i suoi molti regali

-Jamie?- lo chiamò

-Mmm?- fece lui non particolarmente attento

-Che diavolo sarebbe?-

-Oh- esclamò James entusiasta -Aspetta- poi corse di sopra e tutti fecero silenzio incuriositi dall'improvvisa fuga del ragazzo, dopo qualche minuto si sentì una voce

-Sirius-

-James? Dove sei?-

-Lo specchio, guarda lo specchio-

Sirius fece come gli era stato detto e notò il volto del suo migliore amico sull'oggetto che aveva tra le mani, in quel momento il ragazzo tornò nella stanza e disse

-Li ho trovati in uno strano negozio di cose antiche l'ultima volta che sono andato a Diagon Alley, sono specchi gemelli, basta pronunciare il nome della persona che ha l'altro e vi potete parlare!- spiegò il corvino euforico

-Fantastico! Con questo la Mcgranitt può provare ogni volta che vuole a metterci in punizione separati senza che la cosa ci crei problemi- esclamò Sirius felice

-Se evitaste direttamente di farvi mettere in punizione sarebbe anche meglio- fece notare loro la signora Potter

-Mamma! Sai che non possiamo!- esclamò James con tono ovvio causando un sospiro esasperato della madre

In quel momento bussarono alla porta, era la famiglia McKinnon arrivata a villa Potter per il pranzo di Natale.

-Jaaam- un piccolo bambino di nove anni si allontanò dalla madre per correre tra le braccia del cugino

-Davee- lo accolse James tra le braccia -Non riesco più ad alzarti, sei quasi alto come me- si lamentò poi

-Vi alzo io entrambi- rise Sebastian correndo a stringerli

-Ahia Seb!-

-Dodici anni e ti fa male un abbraccio Jam?-

-Non è un abbraccio, è un tentato omicidio-

-E poi mi prendete in giro perché sono l'unica donna, ma non vedete che femminucce siete tutti abbracciati?-

-Ma taci Lene- risposero i tre in contemporanea

-Ciao Sebastian, Lene- salutarono i tre malandrini restanti

-Ciao! Lui è nostro fratello David- rispose la ragazza

-Fra due anni verrò anche io a Hogwarts!- esclamò lui

-Sicuro che ti arriverà la lettera piccoletto?-

-Dammi la tua bacchetta e te lo dimostro-

-Mi piaci-

-Anche tu non sei male. Come ti chiami?-

-Sirius, loro sono Remus e Peter-

-Venite a salutare gli zii come si deve-

-Si mamma- risposero i tre McKinnon avvicinandosi a Fleamont e Euphemia mentre James andava a salutare i signori McKinnon

La giornata è continuata tra tantissimi cibo, chiacchiere, giochi e scherzi. Sirius non ha mai amato così tanto il Natale, solo quel giorno si è reso conto di quanto sia una festa piena di allegria, gioia e divertimento e non l'ha dimenticato mai più.

Quattro ragazzi e un milione di avventure: I MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora