La fine del mare.♥

|Capitolo 5|

Per tutti i balli parlammo di come la musica lo avesse salvato da un terribile momento di depressione e di come io affrontai la mia.

Non ci volemmo dire i motivi, però mi fece promettere che un giorno ci saremmo rivisti.

Ma vi immaginate me e un Dio greco uscire da soli? É una cosa troppo stupenda, non ci credo. Davvero. Sembra un sogno.

'Davvero gli importa di me? ' era la frase che mi perseguito'

per tutta la settimana. Fino a martedì, quando dovetti uscire con lui.

Mi portò ad un nuovo ristorante giapponese, era un piccolo locale che aveva preso il posto di un vecchio negozio di giocattoli da cui andavo sempre da bambina.

Era all'incrocio tra la Buckerg e la Greaser's street.

Per l'occasione indossavo un abitino nero aderente ed Alex non riusciva a levarmi lo sguardo di dosso.

Ci sedemmo al tavolo, ed iniziammo a parlare del piu' e del meno

- Hai degli occhi davvero stupendi. -mi disse di punto in bianco

tentennai un grazie uscito male.

-dovresti vedere i tuoi.

Sorrise.

Mi arrivò un messaggio da Lux:

"Ehy Cat, brutta zoccolona..come sta andando con il figone?

L xx"

Sospirai. Lux era sempre la solita, aveva meno finezza di uno scaricatore di porto, ma in fondo le volevo bene anche per questo. Mi misi a ridere.

-Che succede? -mi chiese il, come lo chiamava Lux, "figone"

Cercai di soffocare la risata, ma inutilmente. L'unico risultato che ebbi fu quello di sembrare una foca in preda ad una crisi respiratoria.

-Terra chiama katlyn, tutto ok?

-Sisi,scusami. Stavo ripensando ad un episodio con Lux in questo ristorante...-mentii

Cazzo dai, primo appuntamento e già una figura di merda cosi. Kat non puoi permettertelo - pensai.

Risposi al messaggio:

"Mi hai appena fatto fare una figura di merda cosmica, mi vendichero'. :)
Domani passi da me verso le 10 ? Ho voglia di correre un po'.

Baci, C xx"

Il resto della serata lo passai a messaggiare con Lux di nascosto, rispondendo distrattamente alle domande di Alex.

-Hai voglia di venire da me a guardare un bel film?

Quella frase mi fece riportare tutta la mia attenzione verso quel Dio greco

cazzo. cazzo. cazzo cazzo. cazzo. Mi ha davvero invitata a casa sua?

-Ehm,non saprei...domani mi devo svegliare presto..

Oh, Kat! al diavolo il footing. V-A-I A C-A-S-A S-U-A!

Dopo qualche giro di parole, finii per accettare il suo invito.

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Finimmo di mangiare e Alex mi portò sulla sua auto.

C'era uno strano e intenso odore di vaniglia sparso per tutta la macchina

Mi sedetti da parte a lui su uno di quei sedili soffici e bianchi come la neve.

Si mise una sigaretta tra i denti, l'accese e mise in moto l'auto senza dire una parola.

Io guardavo fuori dal finestrino la pioggia che cadeva.

Ticchettio dopo tichettio.

Guardavo le goccioline sul vetro del finestrino scendere veloci e fare gare su chi arrivasse per prima.

Poi, pensavo.

Stava succedendo tutto cosi velocemente, pochi mesi fa ero a casa abbracciata al cuscino a guardare tutti gli episodi di Bing Bang Theory.

Abbracciata al cuscino, al suo.

E ora guarda, sono uscita con un ragazzo e mi sto anche divertendo.

Che strano.

L'auto si fermó.

Mi guardai attorno e vidi solo campi su campi, buio.

E lui.

Non aveva parlato per tutto il tragitto,probabilmente anche lui come me era stato immerso nei suoi pensieri.

Mi girai a guardarlo con aria interrogativa e notai che mi stava fissando.

I suoi occhi.

I miei.

Silenzio.

I suoi occhi.

I suoi occhi.

Cazzo, i suoi occhi.

Silenzio.

Guardai il suo viso avvicinarsi sempre di piu al mio, eravamo cosi vicini che riuscivo a sentire  il profumo della sua pelle, il suo fiato caldo sul mio collo.

Alzai gli occhi e vidi le sue labbra carnose a pochi centimetri dalle mie.

Stava ancora trattenendo il suo sguardo su di me.

Avevo l'ansia.

Oddio, è bellissimo. Ed è qui con me.

Mi prese e mi bacio' con passione.

Silenzio.