Dolcezza

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T/N's POV

Io e Sero camminavamo uno di fianco all'altro in uno strano silenzio carico di imbarazzo mentre i due bambini giocavano e ridevano tra loro pochi metri davanti a noi. Avevo fatto scorrere più volte lo sguardo sul ragazzo per cercare di scoprire se in un qualunque modo lo avessi fatto sentire a disagio, ma non riuscii a capire affatto quello che pensasse in quel momento.

"Sei..." mormorò arrossendo. "Sei brava a sparare..."

"Mi ha insegnato mio padre." ammisi. "Anche se la differenza tra la pistola a pallini e quella vera è abbastanza abissale, direi..."

"Immagino..."

"T/C, T/C!" si voltò Akira sorridente. "Ti fermi a cena da noi, non è vero?"

"Ehm, ecco..." mormorai pensando al mio unico desiderio di non disturbare troppo la loro famiglia.

"T/C potrà stare tutto il tempo che vorrà." mi interruppe Sero notando la mia incertezza. "È sempre la benvenuta."

"Sul serio? Non voglio disturbarvi..."

"SIII!" gridò il bimbo abbracciandomi i fianchi. "È proprio quello che voglio! Grazie T/C!"

"N-Non c'è di che..." sorrisi imbarazzata.

Poco dopo giungemmo a casa di Sero e dopo essermi tolta le scarpe, salutai la madre del ragazzo con un inchino. La donna ci invitò subito a sederci a tavola dato che la cena era già pronta e quando prendemmo posto, il piccolo Akira insistette per sedersi accanto a me.

"La ringrazio per la cena, signora." dissi quando la donna mi porse la mia ciotola di ramen.

"Ma figurati, cara. E' un piacere avere ospiti ogni tanto." sorrise. "Fin quanto ti fermerai?"

Sero prese la parola mostrandomi un enorme sorriso mentre un leggero rossore gli colorava le guance.

"Fin quando lo vorrà, ti va bene mamma?" disse.

"Certamente, non c'è problema!" sorrise di rimando la donna mentre io mi trovavo sempre più a disagio.

Si vedeva che erano poveri, probabilmente un'altra bocca da sfamare era l'ultima cosa che desiderassero al momento e mi sentivo in colpa nel causargli quel celato disagio.

"Mamma! Mamma!" disse Mizue. "Sai che oggi T/N ha regalato ad Hanta un peluche premio del tiro a segno?" 

"Ma che bella cosa..." sorrise la donna mentre sia io che il ragazzo arrossimmo debolmente evitando di guardarci negli occhi.

"Ed io sono sicura che si piacciano!" rise la bambina.

Io e Sero scattammo in piedi e curvammo la schiena verso la bambina.

"Non è affatto vero!" gridammo all'unisono con il volto completamente violaceo.

La madre si limitò ad una risata mentre Akira battè i pugni sul tavolo.

"Cosa stai dicendo, Mizue!" sbottò arrabbiato il fratellino di Sero. "Lei sta con me!"

La risata della madre si fece più forte riempiendo il nostro silenzio imbarazzato e lentamente mi sedetti nuovamente sentendo lo stomaco intento a contorcersi.

"Va bene, va bene, Akira." rise la madre. "Ora mangia, va bene?"

Il bambino prese le bacchette ed iniziò a servirsi dalla ciotola mantenendo uno sguardo furioso verso la sorella ed iniziammo anche noi a mangiare. Man mano l'imbarazzo passò lasciando spazio ad una piacevole cena circondati da grandi sorrisi e racconti divertenti: mi sentivo sempre più a mio agio e quasi mi commossi rendendomi conto di non aver mai assaporato quel tipo di felicità.

Better - SeroHantaXReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora