T/N's POV
Io e Momo ci dirigemmo a passo svelto verso il salone del ballo utilizzando una stradina sterrata che si snodava intorno alla casa per poter evitare il labirinto e giungere il prima possibile da mia madre. In cuor mio sperai che non sospettasse nulla riguardo al possibile motivo della mia assenza e la presenza di Momo al mio fianco mi aiutò a sentirmi molto più sicura e tranquilla.
Una volta giunte nel salone ormai semi deserto, mia madre mi si parò subito davanti.
"Dov'eri finita? Ti ho visto uscire insieme a quel ragazzo." domandò.
"Ehm...Ecco..."
"Vede, signora!" mi interruppe Momo. "Ho insistito nel mostrare a T/N e a mio cugino Yamato il labirinto nel mio giardino e si è messo a piovere a dirotto così si sono riparati e hanno aspettato la fine del temporale."
Mia madre alzò un sopracciglio spostando gli occhi su di me ed io annuii cercando di apparire il più sicura possibile e celare la parte che la mia amica aveva ovviamente evitato di raccontare.
"Mi racconterai tutto a casa. E' ora di andare, saluta Momo." concluse voltandosi ed iniziando a dirigersi verso l'ingresso.
Salutai la mia amica e la sua famiglia per poi salire in auto e dirigermi verso la mia villa che purtroppo non distava molto da quella di Momo e cercai nel meno tempo possibile di creare una bugia fattibile sulla finta identità di Sero sperando di risultare convincente.
Una volta a casa mi fiondai in camera mia con la scusa di voler fare una doccia e mi rinchiusi in bagno sperando che in mia madre fosse scemata la curiosità di sapere quello che era successo.
Una volta fuori dalla doccia mi coprii con un asciugamano ed aprii la porta del bagno per andare a vestirmi, ma ebbi un colpo al cuore quando vidi mia madre seduta sul mio letto.
Non sapevo bene cosa dire e mi diressi come se nulla fosse verso l'armadio per cercare un pigiama pulito.
"Allora?" domandò la donna rompendo il silenzio.
"Cosa?"
"Parlami di Yamato. Mi sembravate affiatati."
"Ehm...Si, è simpatico."
"Vi eravate già visti prima?"
Sentii un tuffo al cuore temendo che sospettasse qualcosa, ma cercai di rimanere composta.
"Si, uno dei pomeriggi che ero uscita con Momo e c'era anche lui." risposi.
"Capisco."continuò. "Anche perchè se sapessi che mia figlia bacia un ragazzo la prima volta che lo vede mi preoccuperei."
Sentii il sangue abbandonarmi il cervello precipitando verso i piedi per via di un qualche tipo di gravità inesistente e mi voltai lentamente verso di lei cercando di sorridere.
"B-Baciare?" domandai.
"Esattamente. So che vi siete baciati nel giardino di Momo. State insieme?"
Negare l'evidenza sarebbe stato da stupidi, ma sapevo che qualunque mia risposta mi avrebbe assicurato un biglietto di sola andata per un'infinità di noie e stress da parte di mia madre.
"C-Ci stiamo frequentando..." risposi.
"Da quanto?"
"Basta, dai! Sono affari miei!" sbottai infastidita. "Posso avere per favore un pò di privacy? Vorrei vestirmi!"
La donna si alzò e si diresse in direzione della porta per poi fermarsi quando pose la mano sulla maniglia.
"Gradirei che tu sapessi che io non sono stupida, T/N." disse. "Ti lascerò frequentare la UA solo perchè l'ho promesso a tuo padre, ma non transigerò sulla tua vita sentimentale. Hai dimenticato quel ragazzo sciatto così in fretta?"
"Ripeto che non sono cose che ti riguardano. Sono troppo giovane per pensare al matrimonio e a questo genere di idiozie."
"Non mi interessa affatto. Seguirai le mie regole e basta. Domani a colazione verrà Seishiro con la sua famiglia per parlare di alcuni affari e gradirei che tu fossi presente."
"No. Mi vedo con Momo." mentii non avendo intenzione di vedere di nuovo quella faccia fastidiosa.
"Disdici l'appuntamento allora. Tu domani ci sarai a costo di legarti ad una sedia. Buonanotte." concluse uscendo e chiudendo la porta alla sue spalle.
Sbuffai per trattenere l'ennesima volta le lacrime e la rabbia galoppante che si stava facendo spazio nel mio stomaco. Mi sfuggì comunque un pugno che colpì il mio armadio, ma fortunatamente non feci particolari danni; mia madre mi avrebbe stressato fino all'esaurimento e volevo evitare altre possibili noie da parte sua.
Presi un respiro profondo per tentare di calmarmi, indossai il pigiama e mi infilai sotto le coperte. La rabbia non accennava a scendere ed afferrai il telefono aprendo la chat di Sero. Gli domandai se fosse ancora sveglio ed attesi speranzosa una sua risposta.
Poco dopo il cellulare vibrò e sbloccai lo schermo per leggere il messaggio del ragazzo.
'Si sono sveglio! :) Va tutto bene?'
Gli raccontai del dialogo avuto con mia madre e dell'ansia che mi attanagliava sapendo di dover vedere nuovamente la faccia da schiaffi di Seishiro. Cosa voleva ancora quella donna da me? Non riuscivo a togliermi questa domanda dalla testa.
Il ragazzo parve preoccupato sapendo che mia madre era venuta a conoscenza del bacio tra le siepi del labirinto di Momo e non riuscimmo a capire come fosse successo. Probabilmente ci aveva seguito e basta. In seguito parlammo del più e del meno finché riuscii a rilassarmi a mi addormentai con il telefono tra le mani.
La mattina seguente venni svegliata da Tanaka e dal suo lieve bussare e, una volta che gli diedi il permesso di entrare, si avvicinò alle tende per aprirle e la mia stanza venne invasa dalla forte luce del mattino.
"I suoi genitori e gli ospiti la attendono per la colazione. Sua madre le chiede di truccarsi e vestirsi a dovere. Il pasto si svolgerà sotto al gazebo nel cortile di fronte alla villa." disse uscendo dalla mia stanza con un inchino.
Sbuffai per poi dare il buongiorno a Sero tramite messaggio e scusandomi per essermi addormentata di colpo la sera precedente. Mi alzai e dopo essermi vestita e truccata scesi le scale per raggiungere i miei e la famiglia di Seishiro già seduti al piccolo tavolo apparecchiato per la colazione. Speravo solo che quella sceneggiata si concludesse il prima possibile per poter andare da Momo e passare il resto della giornata con Sero.
"Buongiorno." salutai prendendo posto; dovevo essere il più accomodante possibile.
Tutti i presenti ricambiarono e sotto a quella piccola tettoia bianca calò il silenzio mentre tutti i loro occhi si posarono su di me.
Seishiro mi lanciò un enorme sorriso ed io cercai di limitare il più possibile la mia espressione dubbiosa mentre facevo scorrere gli occhi su tutti i commensali non avendo idea di quello che stava succedendo.
"Posso davvero, signora? Ci tengo davvero molto." domandò Seishiro alzandosi in piedi facendo un lieve inchino verso mia madre.
"Certo che si." rispose lei sorridendo e portandosi le mani sotto al mento.
"Ehm, ehm..." disse il ragazzo schiarendosi la voce ed avvicinandosi a me mentre lo squadravo da capo a piedi decisa a capire quello che stava per succedere.
"Mia cara T/N..." continuò. "Lei è la ragazza più bella che io abbia mai conosciuto e so che la sua anima lo è altrettanto. Sono conscio del fatto che non incontrerò mai più una futura donna come lei, quindi sono qui per farle una domanda."
Il ragazzo si inginocchiò ed il mio stomaco si serrò all'istante mentre il mio cervello ordinò ai miei muscoli di iniziare a correre il più lontano possibile.
"Non ora ovviamente, ma tra qualche anno..." disse con un lieve sorriso e aprendo davanti a me una scatolina assurdamente adornata contenente un anello con incastonato un brillante come non ne avevo mai visti. "Mi vuole sposare?"
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Better - SeroHantaXReader
Fanfiction(IN PAUSA) "Lui comparve quando giunsi al limite comprendendo finalmente cosa desideravo fare della mia vita. Lui comparve nel momento in cui mi resi conto che non avevo più nulla da perdere." (Tutti i personaggi rappresentati in questa storia sono...