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Quando jimin riaprì gli occhi, cercando di ricordarsi cosa fosse successo la sera prima, realizzando poi di avere praticamente un quadro davanti a fargli ricordare cosa fosse successo, e subito si tirò su dal giaciglio in cui si trovava, constatando che gli bruciasse la gola

Jk- oh,  ti sei svegliato -

I ragazzi si fissarono per dei momenti troppo lunghi, tanto che ad un certo punto il più piccolo cedette e abbassò lo sguardo, notando il motivo per cui gli bruciasse la gola, al collo vi era un interessante collarino da cui partiva una lunga catena e la fine di essa era ancorata a uno dei pali del baldacchino

Jm- cosa significa questo, signorino? -

Jk- piccolo, non ti ricordi cosa ti ho detto ieri sera? -

Jm- si, ma cosa-

Jk- vedi, se so che in questa stanza non ci viene nessuno e che tu non puoi scappare, mi sento molto più sicuro -

Jm- non è un po' esagerato? -

Jk- no, fidati che ora che si sparerà piano piano il tuo odore ci sarà molta più gente a ronzarti intorno, per cui io prevengo una futura catastrofe, logico no? -

Il discorso non aveva una piega, ma il fatto di dover essere sigillato in quelle quattro mura a lui pareva solo il sinonimo di prigioniero

Jm- i-io però-

Jk- non serve,  ci penso io, stai buono qui e fai come ti dico, ora devo andare, al mio ritorno parleremo ancora -

E così si avviò verso la porta e la richiese poco dopo lasciando da solo jimin, che non riusciva a trarre un filo logico di tutto quello che fosse successo, cercò invano di togliersi il collare e a togliere la catena ma nulla sembrava muoverla, quindi decise di rimettersi a dormire, il sonno gli avrebbe portato consiglio.

Si risvegliò nel momento in cui senti bussare, pensando fosse jungkook lo fece entrare

Jm- si?  Entra, questa è camera tua, non c'è bisogno di bussare-

Chi entrò dentro però aveva un altro nome da quello che stava per pronunciare

Jm- hobi, cosa ci fai qui,  non eri con jungkook? -

H- in realtà, mi ha chiesto di venirgli a prendere una cosa, ma tu cosa ci fai qui? -

Jm- è una storia troppo lunga per essere spiegata e non mi sento a mio agio a raccontartela -

H- posso capire da quello che sento, non sei un beta -

Non sopportava già più essere etichettato come qualcosa, aveva ancora un nome

Jm- si ma spero che questo non indichi astio nei tuoi confronti-

H- assolutamente, la cosa che mi irrita è l'idea di cosa sia successo, non è giusto, proprio ora che potevamo stare insieme-

Lo disse avvicinandosi al letto, sedendosi accanto al ragazzino che iniziava a sentire il peso di quello che fosse successo, e del fatto che non sarebbe più potuto legare a hobi, gli dispiaceva poiché è stato l'unico che si è interessato a lui

Jm- mi dispiace-

H- non ti preoccupare, forse c'è ancora una possibilità-

Nel mentre che lo diceva si avvicinò al viso del piccolo, inspirando lentamente il suo odore, ma a differenza di come aveva reagito jungkook lui lo fece con una nota in più di amore

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