E così passarono dei giorni a tenere d'occhio le varie regole nuove, spesso si ritrovava a chiamarlo daddy anche in presenza delle guardie, ma non sembrava dare fastidio al soggetto, per cui non si preoccupò più di tanto sulla faccenda, anche la loro relazione da prima inesistente diventa sempre più dolce ed essenziale.
Quel giorno in particolare jimin si annoiava ad aspettare il compagno, andato a caccia col branco, così non volendo dormire si diresse verso la biblioteca della villa, almeno avrebbe impiegato nel modo corretto il suo cervello, era sicuro che anche jungkook avrebbe capito.Jm- certo che sono così interessanti questi libri di filosofia, mi chiedo perché nessuno li legga in questa reggia-
Jk- perché ci vengono letti a voce alta durante le lezioni a scuola -
Si girò di scatto incontrando jungkook appoggiato allo spigolo della porta
Jm- daddy, sei tornato finalmente, non c'è la facevo più ad aspettarti quindi-
Jk- quindi mi hai disobbedito, uscendo dalla mia stanza, senza permesso-
Jm- lo so, però sono venuto solo qui a leggere, perdonami mi stavo annoiando davvero tanto -
Jk- piccolo mio, so che ti annoi quando non ci sono, ma ti avevo detto di non uscire per una buona ragione, se mentre non ci sono tu esci, potrebbero portarti via o farti del male, capisci? -
Jm- si -
Jimin sembrò rifletterci davvero, infondo era circondato da Alfa, non poteva neanche mettere resistenza che lo avrebbero piegato ad ogni loro volere
Jk- bene, ora posa il libro e vieni con me -
Fece come gli era stato detto, lo seguì fino ad una zona a lui nuova della villa, non aveva mai pulito da quelle parti ( per chi se lo stesse chiedendo, no jimin non è nudo, semplicemente è coperto da una camicia di jungkook che gli fa da vestito, sotto non ha biancheria poiché quando si trova in camera non ne ha bisogno)
Jm- dove siamo? -
Jk- qui c'è una stanza speciale, non l'hai mai vista perché sarebbe stato, troppo da pulire per te -
Aprì una porta diversa dalle altre con un colore abbastanza chiaro con quello che sembrava un cuore di ferro in alto, vi entrarono dentro e jimin vide tante cose che lo spaventarono facendogli fare dei passi indietro facendo collidere la sua schiena con il petto del altro
Jk- hai paura, piccolo? -
Jm- cos'è questa roba, daddy? -
Jk- non avrei voluto fartela vedere così presto, ma hai comunque disobbedito, una piccola punizione la meriti-
Jm- punizione? Di che tipo? -
Iniziava a temere per la propria incolumità, aveva paura che gli avrebbe fatto male con tutte le fruste, candele e catene che c'erano...
Jk- stai tranquillo, tutte quelle cose che vedi, spero di non doverle mai usare, è un semplice avvertimento, ora lo vedi il letto al centro? -
Lui annui
Jk- voglio che tu ti spoglia e siedi sopra esso -
Jimin lentamente fece come stato detto e aspettó che lo raggiungesse
Jk- stenditi, la tua punizione sarà cercare di non muoverti dal momento in cui dirò via fino a quando non dirò basta, se ti muovi la punizione si prolungherà, chiaro? -
Jm- si -
Jk- non ho sentito -
Jm- si daddy-
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Servo Di Un Amore
FanfictionJimin ha passato 18 anni schiavo del fato, dopo diverrà schiavo di se stesso... ( se non capite il senso è meglio)