Steve, Bucky ed Erin. Passo a tre di sesso e d'amore

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Erin aveva conosciuto James ad un aperitivo. 

L'aveva corteggiata, fin dall'inizio, in maniera molto insistente. Era fintamente spavaldo, a coprire tutte le fragilità che si portava dietro. In un incidente stradale, avvenuto durante l'adolescenza, aveva riportato delle ferite piuttosto gravi e l'amputazione del braccio sinistro. Indossava una strana protesi moderna e sembrava, in apparenza, vivere una vita normalissima.

La moretta lo aveva trovato carino e gentile, una boccata d'aria fresca dopo la lunga relazione con il suo fidanzato storico, finita per noia e abitudine.

Per di più, la prima volta che l'aveva baciata si era sentita eccitata a dir poco. Emozionata, dopo molto tempo. Non era solo la novità: i modi di lui l'avevano profondamente colpita. Era passionale e generoso. Terminata l'ultima uscita le aveva chiesto di salire nel suo appartamento e lei aveva accondisceso.

James conviveva con il suo amico più caro, Steve. Erin non lo aveva mai visto; in realtà sapeva già tutto di lui, perché gliene aveva parlato a lungo.

Steve Rogers era per James un amicizia relativamente recente. Si erano incontrati per caso a una partita di baseball della squadra del quartiere, qualche anno prima. 

Lui era un semplice spettatore e Rogers, invece, leader indiscusso e capitano della squadra stessa. Talmente carismatico che tutti lo chiamavano Capitano e spesso indossava cappellino bianco, blu e rosso, con la scritta 'Cap'.

In quell'occasione Barnes era rimasto colpito dalla bravura e dalla fisicità di quel ragazzo atletico che correva sul diamante. Era quello che avrebbe desiderato essere e non sarebbe mai stato. Perfetto in tutto e particolarmente attraente. 

Aveva iniziato a fare il tifo per lui in maniera così esagerata che il Capitano, l'ennesimo punto segnato, si era avvicinato alle rete e, ridendo, lo aveva ammonito 'Bello, datti una calmata, mi rovini la piazza!'. Aveva indicato un gruppo di ragazze in visibilio sulle gradinate che lo salutavano, mandando baci.

Bucky era arrossito 'Scusa!'.

'Tranquillo. Vieni a bere qualcosa con noi dopo la partita? Ce ne è per tutti'.

Con lo sguardo fissò le ragazze facendo l'occhiolino a James.

Fu l'inizio di una viscerale amicizia. Steve era divertente e alla mano, lo aveva preso in simpatia; già da quella serata iniziale gli fu chiaro che rimorchiasse all'infinito. Ci sapeva fare tantissimo con le donne... un grande stronzo, il tipo per cui struggersi. 

Dopo una bevuta colossale, si era portato a casa una moretta piuttosto procace e disponibile, e soprattutto aveva combinato la serata pure per James con un'amica di lei altrettanto aperta. Offrendo pure la location per la ginnastica di coppia, dato che, nel suo appartamento, aveva una stanza in più: cosicché Buck ci aveva dato sotto come un riccio, grazie a Rogers!

All'alba del giorno successivo Steve aveva fatto sloggiare le ragazze alla velocità della luce. 

Non voleva rotture. Aveva preparato un'abbondante colazione per sé e il nuovo amico e gli aveva proposto di dividere l'appartamento. Da tempo cercava un coinquilino e l'immediata simpatia a pelle, per quel ragazzo timido e sfortunato, lo aveva fatto lanciare. 

James aveva accettato subito; da mesi progettava di lasciare la casa degli zii adottivi che lo ospitavano e trovarsi un nido tutto suo. E Rogers, coi suoi modi spavaldi e la sua vita interessante, lo affascinava parecchio. La convivenza era stata entusiasmante da subito.

Lo aveva coinvolto in feste, bevute e bagordi; presentato ad amici e colleghi. Stavano sempre insieme come fratelli separati alla nascita e poi riunitisi. Il Capitano aveva una sua filosofia tutta particolare sui rapporti col genere femminile. Nessun minimo legame, solo sesso sfrenato ed occasionale. E ne faceva tantissimo. Quasi ogni notte si ripassava la bella di turno nel loro appartamento. Un via vai pazzesco di ragazze splendide.

Avengers: di sesso e d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora