Steve, Bucky, Erin, Clint e Thor! In cinque!

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Clint Barton era un amante generoso e passionale. Aveva rispettato la promessa fatta a Erin. Era godimento alla stato puro! Per di più la coccolava, le faceva molti regali, organizzava cene romantiche, weekend fuori porta e viaggi. Era parecchio più grande di lei e con possibilità economiche illimitate. Soldi a non finire da sponsor, brevetti di frecce e archi.

Erin era al settimo cielo; le piaceva la vita di agi che le offriva e che non aveva assaporato in precedenza. Passava spesso la notte da lui, pur non avendo ancora lasciato, in via definitiva, l'appartamento di Bucky e Steve.

In realtà non riusciva ancora staccarsi da loro, soprattutto mentalmente. Li pensava sempre quando non erano insieme, le mancavano.

Per riappacificarsi un pochino, li aveva anche invitati alla festa di compleanno del suo fidanzato che si sarebbe svolta in un noto locale.

A casa di quest'ultimo, terminavano di prepararsi.

Il Falco, quasi pronto, entrò in camera da letto.

Erin, completamente nuda, tranne per le calze autoreggenti nere e le décolleté altissime, si rimirava al grande specchio del guardaroba giocando con i propri capelli.

'Mi farai venire un infarto, sei stupenda: è tardi, fra venti minuti dobbiamo essere all'appuntamento per accogliere gli ospiti' la ammonì, d'acciaio sotto i pantaloni.

'Quanto sei precisino, facciamoli aspettare' la moretta, sculettando, si diresse verso il comò, piegò la schiena sul mobile ed allargò le gambe: messa a novanta gradi era poco. Il sedere a mandolino era pronto per lui!

Non aveva mai conosciuto una donna tanto impudica e spregiudicata nel sesso. Libera, serena, consapevole dei propri desideri. Lo faceva impazzire, aveva sempre voglia. La raggiunse, abbassandosi i pantaloni e i boxer in un'unica mossa. Le si piazzò alle spalle, carezzandola sulla scapola e le dette mille baci e morsi sulla pelle del collo, spostandole il manto di capelli profumati.

Le ficcò, improvviso, il pollice della mano sinistra nella fessura più stretta, sentendola gemere, con le dita furiose sulla farfallina. Un primo orgasmo la colse improvviso con un fiotto di piacere che cadde a terra sulla moquette, fra i suoi piedi.

'Piccola, vieni peggio di un uomo!' ridacchiò Clint, estremamente compiaciuto.

'Se mi tocchi, mi squaglio, amore, prendimi, prendimi subito, che poi debbo vestirmi...' lo pregò.

Il Falco appoggiò il puntello virile sull'anello muscolare di lei; era un vero piacere amarla anche in quel modo. Era stretta ed elastica e la ginnastica passiva che aveva fatto con i due amici di letto l'aveva resa la partner perfetta, in cui entrava che era una bellezza.

Con un'unica spinta, la trapassò, colmandola per intero fino alle viscere più profonde. Un grido strozzato li colse entrambi; la prese di potenza, come le piaceva un botta appresso l'altra, con le sue parti più morbide che stavano per scoppiare e strusciavano l'intimità della sua adorata femmina.

Barton si riversò in quel buco divino che aveva violato quotidianamente su richiesta espressa della sua dea, e in parte sulle sode natiche. Adorava vederla sporca di sé col proprio candido piacere che colava fra la linea dei glutei e sopra la sua carne! Era un vero e proprio delirio di sensi!

La voltò, per baciarla, animalesco 'Stasera finiamo, amore' la minacciò, contento!

'Non vedo l'ora' contraccambiò lei.

***

Il locale scelto da Clint era modaiolo, trendy.

Erin indossava un suo regalo: un abito con le spalline sottili, corto al ginocchio, color argento, molto scollato sulla schiena e sul davanti; si intravedeva la linea dei seni e i capezzolini sbucavano chiaramente dalla stoffa.

Avengers: di sesso e d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora