Il confine dell'amore

Capitolo 3

Le cinque ore di scuola passano velocemente ma la cosa che mi turba di più sono le occhiatine maliziose di Kyle. Sa sicuramente che passerà dei giorni a casa mia. Ma quel che non sa è che starà dentro la mia casa non dentro le mie mutande. All'ora di matematica hanno fatto il caos, tra chi lanciava penne e chi palline di carta. Esco dalla scuola e vado verso Hanna che flirta palesemente con Kyle. Io ci ho provato a tenerla alla larga, ma lei non mi ascolta. Mi avvicino e faccio un saluto generale a tutti ma i miei occhi cadono ripetutamente su Kyle che mi sta guardando ancora divertito.

-Ma che hai da guardare?- sbotto attirando l'attenzione di tutti. Noto due ragazzi ed una ragazza che chiaramente non stanno nella nostra classe, ma fanno parte del suo patetico gruppo.

-Biondina non alzare i toni- ride con i suoi amici. Mi sento avvampare ma non mi fermo.

-Non mi chiamo biondina ma Allison- puntualizzo -E poi faccio quel che mi pare, tu non sei nessuno- Continuo gesticolando. Hanna mi tira una gomitata al braccio e la mia rabbia si impossessa ancor di più di me. Possibile che non capisce?

-Kyle, ti stai frequentando con Hanna?- Tutti gli sguardi si posano su di lui e divertito inclina la testa.

-No, per me fare sesso è fare sesso. Non mi interessa la tua amica, tantomeno tu- Lo guardo accigliata e sto per dire qualcosa ma poi mi fermo. Mi giro e m'incammino portando via Hanna ma il coraggio vuole fuoriuscire da me.

-Prenditi la tua vita del cazzo, il sesso che ti da soddisfazione. A me non interessa di certo un tipo come te, egocentrico ed egoista. A chi potrebbe interessare uno senza cuore?- A quelle parole abbassa lo sguardo e finalmente ho messo a tacere Kyle Walsh.

Me ne vado soddisfatta ma Hanna mi prende per un braccio e mi ferma. La guardo interrogativa e noto che prima non ho badato al suo sguardo furioso. Cazzo.

-Come hai potuto mettermi in ridicolo Allison?- quando mi chiama per nome intero o è incazzata o delusa.

-Il mio intento era mettere in ridicolo lui. Ma hai visto? si crede che tutte quante cadono ai suoi piedi-

-Beh lo fanno-

-E a me non interessa- ribatto. Porto le braccia conserte ma poco dopo le lascio cadere lungo i fianchi e sbuffo.

-Scusa Hanna- Una parte di me che mi piace è che non sono molto orgogliosa, riesco facilmente a dire scusa oppure grazie alle persone a cui tengo.

Do un passaggio ad Hanna e tornando a casa vedo l'auto di Kyle posteggiata lì di fronte. Lui è seduto sugli scalini. Scendo sbattendo la portiera e mi precipito davanti a lui.

-Ti do tre regole- alzo tre dita. -Uno non ti devi fare gli affari miei, frugare nella mia roba tantomeno guardare foto mie- struscia la sua mano sul mento e nel frattempo accenna un sorriso. -Due non mi devi rivolgere la parola, evidentemente io non sto simpatica a te e viceversa perció in tal modo evitiamo discussioni inutili-

-È tutto?-

-No. Tre non portare ragazze a casa, i miei genitori non penso amino questo genere di visite. E non pensare che con questo puoi farti me perchè puoi scordartelo- il mio tono è deciso e soddisfatta apro la porta. Noto la sua risata alle mie ultime parole e scuoto il capo pensando all'essere che devo ospitare in casa per due giorni.

-Non sono un tipo che ama seguire le regole-

-Beh lo devi fare- Gli faccio vedere la camera e gli mostro dov'è il bagno. Detto ció preparo un pranzo veloce per entrambi e rimaniamo in silenzio per tutto il tempo. Dopo vado in camera mia e mi preparo per l'appuntamento. Infondo Alex non è così male e non mi è dispiaciuto accettare. L'ho giudicato male a primo impatto ma durante la serata si è mostrato simpatico. Indosso un Jeans stretto, una maglia con un scollo a V e le mie ballerine preferite. Mi faccio i boccoli e metto un po' di rossetto sulle labbra. Quando finalmente sono pronta mi rendo conto che non posso lasciare Kyle da solo a casa. Penso velocemente ad una soluzione e busso alla porta della camera in cui si trova. Entro e lo trovo sdraiato sul letto con il cellulare in mano. Mi guarda un secondo e poi torna a vedere il display del telefono.