Chapter Seventeen

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Archie senza esitare andó verso Sweet Pea e gli diede un pugno centrando in pieno il naso, da cui uscì qualche goccia di sangue.
Jughead si alzò immediatamente, ma non fece in tempo a fermare quello del ragazzo appena colpito.

Ci alzammo anche io e Veronica, terrorizzate per ciò che stava accadendo.

Jughead divise i due rivali, pieni di rabbia, pronti ad attaccare di nuovo.

I due si scambiarono sguardi pieni d'odio. Archie si incamminó verso l'uscita, e con la spalla sfiorò quella di Sweet Pea, il quale gli sussuró qualcosa di incomprensibile per noi.

I lineamenti del viso del rosso si contrassero e se andò, senza rivolgere più una parola.

Jughead prese il colletto della maglia di Sweet Pea tra le sua dita, e si alteró.
Arricció il naso, contrasse le labbra e strinse i pugni.
Il beany gli cadde dalla testa, mostrando il ciuffo selvaggio.

«Ma come diavolo ti è saltato in mente di entrare dicendo quelle parole?!» Sweet Pea non rispose, ma teneva gli occhi fissi in quelli di Jughead.

«Rispondi cazzo!»
«Jughead abbassa la voce» gli dissi mentre Pop veniva verso di noi.

Jug lasciò la presa e ordinò ai Serpents di uscire, per poi accompagnare me e Veronica fuori.

«Lui mi ha picchiato!» sbraitó il ragazzo di sua risposta.
«Ti ho fatto un'altra domanda!» Jughead urlò ancora più di lui.
Era rosso in faccia dalla rabbia.

«Non gliel'avevi detto allora» ma Sweet Pea aveva lo sguardo di uno che sapeva benissimo la verità; era solo così stronzo da fare la parte di quello fesso.

Lo sapeva così bene che non riusciva nemmeno a mentire, o forse non era proprio di sua intenzione.

Jughead mise le mani sul suo capo, esasperato.
Mi avvicinai a lui e gli presi il volto tra le mani.
«Vai a parlare con Archie.»

Lui annuì debolmente.
«Sì, lo farò.»
Lo baciai delicatamente, quasi sfiorandolo, ma lui unì le sue labbra ancora di più alle mie.

Ci distaccammo e la suoneria del mio cellulare rieccheggió dalla tasca dei miei jeans.

«Ci vediamo dopo Jug»

Mi allontanai e con Veronica mi avvai verso casa, mentre risposi alla chiamata e portai il telefono al mio orecchio.

«Sindaca McCoy, mi dica»
«C'è anche Veronica con te?»

Misi il viva voce e Veronica annunciò la sua presenza.

«Eccomi»
«Perfetto, ho buone notizie ragazze»
«Riguardanti cosa esattamente?»
«Beh...tutto»

Io e Veronica sorridemmo sorprese.

«Hiram Lodge è risultato colpevole e la voce sta girando per tutta la città»
«E inoltre si sta prendendo in seria considerazione l'arresto di FP Jones, nel lato positivo per noi ovviamente, quindi credo che sarà rilasciato tra un paio di giorni»
«Come si difenderanno secondo lei? Nel senso quale sarà la motivazione dell'arresto?»
«Attività illecite da parte dei Serpents, ma ci sono decine di prove che dicono il contrario, c'è da stare tranquilli»

Veronica si portò una mano alla bocca dalla felicità.

«Grazie davvero, le siamo così grate»
«È mio dovere, e ne sono stata felicissima ragazze
«Arrivederci signora McCoy.»

La donna rispose "arrivederci" e chiusi la chiamata.
Guardai Veronica e non potei che fare un sorriso gigante.
Ci abbracciamo muovendo un po' i piedi e girando su noi stesse, felici.

Finalmente.

***

Jughead ed io passeggiavamo nel parco di Riverdale, mano nelle mano.
Gli avevo annunciato le belle notizie, e in lui si era accesa una nuova speranza.
Non voleva ancora cantare vittoria, ma ci credeva sempre di più.

«Dato che domani andrò a trovare mio padre, ti va di venire con me?» mi domandò timidamente.

Ci fermammo e gli accarezzai la guancia.
«Certo che voglio.» mi baciò ed io sorrisi.

Ogni volta che lo faceva mi tremavano le gambe da quanto mi piaceva.

«Con Archie com'è andata?»
«Abbastanza bene, ha capito che non c'è da preoccuparsi.»

Sospirai e riprendemmo a camminare.

«Abbiamo evitato il peggio oggi.»
«Non farmici pensare, i Serpents sono sempre più irrequieti e nervosi.»
«Ho paura di non essere abbastanza per loro» ammesse più a sé che a me.

«Jug, tu sei fantastico.»
«Ma tu sempre più di me.»

Sorrisi e lo baciai con passione.

Forse sarei stata pronta per fare ciò che avevo interrotto quel giorno... o forse no...

Speravo lo potessi scoprire subito, ma solo se la risposta sarebbe stata positiva.
Perché non volevo deluderlo ancora, mi sentivo una stupida.

Mi sentivo bene con lui, protetta da qualunque male ci potesse essere.
Mi trasportava in un altro mondo ad un suo solo tocco, figuratevi con un bacio.

Spazio autrice🐍
Dico solo una cosa, che vi vorrà darmi fuoco:
mercoledì ultimo capitolo.

Ciaoooo♡

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