(uno)

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Era una calda giornata d'estate.

Il sole tramontava, un meraviglioso tramonto, una di quelle meraviglie per cui vale davvero la pena di vivere solo per poterle ammirare.

Il mare si infrangeva sugli scogli e li, in mezzo a quel suono così soave, c'erano due ragazzi.

La mano di Lui era sopra a quella di Lei e bastava guardarli per capire quanto si amassero.

Vorrei tanto iniziare la storia in questo modo, ma credo che così facendo non racconterei la realtà.

Ecco la vera storia.

Clarissa è diciottenne, una ragazza simpatica, socevole, a volte timida.

Ha i capelli neri e lunghi.

Gli occhi azzurri con i riflessi verdi.

Ha una statura nella media e piuttosto magra.

Ama leggere, scrivere, ma sopratutto ama la musica, ama il modo in cui la musica la aiuta a scacciare via i pensieri cattivi, i pensieri che annebbiamo la sua testa.

Ha appena finito il liceo, ma non ha programmi per il futuro, per adesso il suo unico obbiettivo è non farsi contaminare la mente da quelle cazzate che sparano gli adulti.

Ha tutto quello che le basta, insomma, è felice, per ora, e questo va già più che bene.

Ha tanti amici, ma una in particolare ha un posto riservato nel suo cuore.

Il suo nome è Elena.

Lei è la sorella che non ha mai avuto, una delle sue prime vere amiche e se la terrà stretta, perché in fondo è vero: "chi trova un amico, trova un tesoro". Ma lei, bhe, lei non è semplicemente un tesoro, lei ormai è una parte di lei.

Sono appena uscite da scuola, con i diplomi in mano.

E questo significa che sono ufficialmente in vacanza.

Salgono sulla nuova auto di Silvia, una Fiat 500, piuttosto carina.

Hanno deciso di partire per l'Abruzzo, a Pineto.

Sono 8 ore di guida da Milano.

Più precisamente 574km.

A quanto pare li, Matteo ha una bella compagnia.

Nei sedili anteriori ci sono Silvia, alla guida, e Matteo.

Mentre in quelli posteriori Clarissa e Elena, così nel caso a qualcuna delle due durante il viaggio venisse sonno potrebbe benissimo appoggiare le gambe sull'altra.

Da sdraiati si dorme meglio.

Clarissa guardava fuori dal finestrino il limpido cielo illuminato dallo splendido sole e piano piano si addormentò, cullata dal movimento dell'auto, in direzione verso il mare, verso la nuova estate.

La dolce brezza del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora