Autrice: susy1599
Beta: __yoonxmin-Aishhhh... quei bastardi.- Disse mezzo addormentato, rendendosi conto che ed era ancora sotto gli effetti del alcool, Jimin lo prese dalla manica del maglione e lo avvicinò al divano. Il biondo non cercò di allontanarsi, anzi sembrava molto più contento di rimanere con lui che uscire fuori ed affrontare quei uomini che gridavano il suo nome.
-Vuoi una tazza di cioccolata calda?-. Domandò Jimin quando Yoongi lascio cadere la testa sopra le sue gambe, il maggiore aveva preso la sua mano e l'aveva messa sopra i suoi capelli indicandogli che aveva bisogno di coccole, o quello aveva capito in mezzo a tutte le imprecazioni e bisbigliò che per Jimin erano molto teneri.
-Ci sarà un giorno caramellino...-. Bisbiglio Agust sopra il suo ventre, aveva gli occhi chiusi e tese la sua mano per poter toccare la sua guancia.- Sarò io chi ti regalerò una tazza di cioccolata calda, ti comprerò anche un appuntamento nuovo, di quelli belli, lontano da questo fottuto quartiere, dove nessuno potrà infastidirci. Allora io mi comprerò l'appartamento di fronte e tutte le notti dimenticherò la mia password, perché si, questa volta sarà una password e non delle dannate chiavi che si incastrano nelle porte, allora tu aprirai la tua porta per me e noi potremmo essere felici insieme, come ti sembra?
Una risata risuonò per tutta la stanza, e Jimin negó con la testa.- Dici molte cose impossibili quando sei ubriaco.
Il maggiore comincio a tossire e arricciò il naso, Jimin si avvicinò per vederlo meglio.- Stai be-mpphhh...!-Agust D aveva solo mosso la mano da la sua guancia alla sua testa e tirare un po' di capelli così per avvicinarlo di più alle sue labbra.
-Faccio anche cose che credo impossibili quando sono ubriaco-. Mormorò sopra le sue labbra, baciandole un'altra volta. Jimin sorrise e rise ancora, tese la sua mano e presse la sua tazza di caffè dal tavolino di fianco, quella notte Yoongi dormí sopra il suo ventre e anche se il mattino successivo si svegliarono intrecciati fra di loro in quel divano, a nessuno sembrò importargli.
Jimin sapeva dipingere , e lo faceva molto bene. Cominciava con un disegno semplice e poi lo colorava con gli acquerelli o con gli acrilici, dipendeva del soggetto che ritraeva.
Il sogno di sua madre era sempre stato vedere i suoi quadri in una grande esposizione d'arte. Lei diceva che era una gran traguardo aver sposto alcuni dei suoi lavori al Mushen, un museo d'arte di Seul, il più famoso e visitato del paese. Aveva avuto a disposizione tutta una stanza per se, ed erano andati molte persone importanti.
Tra di esse George Hwang. Mezzo coreano mezzo inglese che sembrava essere il dio di tutti gli artisti, la ispirazione per Jimin in quanto artisticamente parlando. Sua madre era così incantata da George aveva parlato su un possibile posto al Università d'arte moderna a Londra.
Stranamente anche suo padre era sereno ed emozionato come sua madre. Inoltre gli aveva sentito parlare di nascosto che era una grande opportunità per il loro figlio e che lui avrebbe vissuto felice e tranquillo come sempre lo era stato. Tutto fino a che Jimin scoprì il misterio che celava suo padre.
Una settimana prima che Jimin rispondesse alla mail di George Hwang; Kim JongHun si era presentato alla porta della sua casa, con un completo elegante e cravatta, indossando scarpe firmate e quel sorriso che Jimin sapeva non era vero.
Jimin conosceva JongHun, era il figlio degli investitori di suo padre. JongHun lavorava nell'azienda di famiglia e durante la comoda cena, l'uomo aveva detto che i piani di espansione a Londra erano ormai ultimati.
I suoi genitori apparivano felici e contenti, e Jimin era l'unico che non capiva, nonostante alzò il suo bicchiere durante il brindisi.
Solo alla fine capì, quando arrivarono altre persone , tra di loro i genitori di Kim JongHun.

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Daegu King (YOONMIN) ITA
FanfictionLo chiamavano Agust D, bad boy , il re delle parole veloci e il signore di tutta Daegu TRANSLATE Spanish-Italian Tutti i crediti a @susy1599