Capitolo 24

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Chanel

Quattro mesi dopo

<Amore andiamo che facciamo tardi>rimprovero Mario,uscendo da casa NOSTRA.
Il bimbo/a ha quattro mesi e due settimane,e oggi abbiamo la terza visita dal ginecologo,quella in cui ci diranno se è maschietto o femminuccia.
Mario desidera una bella bambina da viziare e far crescere come una principessa ,mentre io vorrei che fosse un maschietto,a cui insegnare ad affrontare la vita da uomo,e anche perché se prendesse la strada di suo padre sarebbe una gioia immensa vederlo crescere.
Alla fine abbiamo veramente preso una casa a due piani in centro a Milano a poca distanza dal Duomo,mancano solo i due cani,che prenderemo tra qualche mese,in modo tale da avere un bambino e due cuccioli,insomma un piccolo Mowgli e due cuccioli di Baghera.
Inoltre due giorni fa io e Clarissa abbiamo scoperto che anche lei è incinta di Mirko,il problema è dirglielo.
Abbiamo paura che lui non la prenda bene come ha fatto Mario.
Diciamo che anche Mario non l'ha presa benissimo inizialmente,non dimenticherò mai quel giorno,in cui se ne è andato per la rabbia,si è perso e l'hanno dato per morto.
Tornando a Clarissa,ha intenzione di dirglielo sta sera,siccome io e Mario andiamo a cena con loro due.
Sembrerà incredibile ma in questi quattro mesi il mio amore ha bevuto pochissimo alcool,in segno di rispetto nei miei confronti e di nostro figlio/a.
<Arrivo>grida Mario uscendo di corsa dal bagno indossando velocemente la giacca.
Siamo a fine febbraio e fa ancora molto freddo.
Mi stampa un bacio ed usciamo.
Nemmeno Mario sa della gravidanza della nostra amica,ma devo dirglielo prima della cena.
Lui si mette alla guida tutto contento e mette in moto.
<Amore devo dirti una cosa>gli dico seria.
<Oddio ho paura,almeno so che la notizia non è la tua gravidanza >scherza.Ovviamente è una delle sue squallidissime battute.
<Oggi Clarissa deve annunciare una cosa,che ha a che fare con Mirko>gli spiego.
<Vuole anche lei vivere da sola con Mirko?>chiede
<No,ma ci sei vicino >rispondo.
Pensa un po' prima di ritentare.
<Viola sposarlo?>chiede ridendo.
<No...riprova>rido per i suoi tentativi.
<Ma ha a che fare con il loro futuro o è una cosa di lavoro?>mi chiede facendo una curva in grado da farmi venire la nausea.
<Boh mi arrendo,dimmelo tu>dice scherzosamente.
<Che uomo determinato >lo prendo in giro.
Lui alza gli occhi per poi ridere.
<Ti dicevo...>
<Shh zitta>mi interrompe alzando il volume della radio.
C'è Vertigini sulla radio,e questo mi fa solo essere orgogliosa.
<Volevo dirti che domani mattina sarò ricco come un figlio di puttana!Ma non mi sarò dimenticato che vengo dalla strada!E quando verrò trafitto da chi si insidia e grida vaffanculo!>urliamo a squarciagola per poi scoppiare a ridere.
<dicevi?>mi chiede di continuare.
<Dicevo,Clarissa è incinta >dico d'un colpo.
<Quella Clarissa?La Clarissa di Mirko?Quella con cui siamo cresciuti?>chiede sbalordito.
Eh già lo so è strano anche per me.
<Si,lei.Deve dirlo a Mirko,che ovviamente è il padre,ma non sappiamo come reagirà...ci aiuti?>lo supplico.
A questo punto avrei dovuto chiedermi come avrebbe reagito Mario.Sembra sconvolto.
<Oddio,io non me lo aspettavo...è come una sorella per me,Ceh,wow...>dice shockato.
< Eggià,nemmeno io me lo aspettavo.>rispondo divertita dalla sua reazione.
Dopo altri dieci minuti di viaggio tra chiacchiere e progetti per sta sera,arriviamo in clinica.
<Allora Chanel,siediti li,togliti la felpa e tieni la pancia scoperta>sono queste le indicazioni che mi da il medico.
Mario è tutto emozionato,e come biasimarlo.
Alla mia prima gravidanza,prima di abortire,ho fatto la visita,e ho rinunciato a un bambino,un maschietto...

La dottoressa sparge il gel freddo su tutto il mio ventre e passa con quel aggeggio.
Marietto mi tiene la mano e guarda attentamente sullo schermo.
<Allora,lo vedete? È bello sano,cicciotto come deve essere e ora guardiamo se è maschio o femmina >dice la dottoressa indicando con il mignolo sullo schermo in bianco e nero.
Il mio ragazzo mi stringe la mano ancora più forte,il che mi fa capire che è agitato.
<Complimenti è un maschietto!>esulta la donna mostrandoci quello che dovrebbe essere il pisellino.
Mario ormai è andato,ha tutti gli occhi lucidi e le guance bagnate dalle lacrime e io piango con lui.

In macchina ho chiamato tutti,comprese le nostre madri per dare la bella notizia.
Mia madre mi ha consigliato di dirlo anche all'uomo che mi ha concepita,mio "padre",ma io non ho intenzione di dirgli una sola parola.

<Stiamo arrivando!>dico esasperata a Clarissa che mi sta pregando di raggiungerli al più presto possibile.
<Eccoci!>Esclama Mario entrando in ristorante per attirare l'attenzione dei due,solo che c'è mezzo ristorante che ci sta fulminando.
Camminiamo a manina sotto lo sguardo di tutti,che osservano il mio pancione di quattro mesi.
Saluto il mio amico con due baci sulle guance,e la mia amica con un abbraccio.
Durante la cena,Clarissa mostra segni di nervosismo,e non parla,non mangia e rifiuta l'alcool sotto lo sguardo stranito di Mirko.
<Io vado in bagno>dice Mirko alzandosi.
<Vengo con te>lo segue Mario.
Peggio delle ragazze sono quei due.
Mario mi lancia uno sguardo d'intesa.
<Sei nervosa?>le chiedo accarezzandole la schiena.
<Nervosa è poco.Ho paura...che possa arrabbiarsi,o rinunciare al bambino...o lasciarmi>spiega pensierosa.
<In fondo anche Mario si è arrabbiato tanto da essersi andato ad ubriacare a Cinisello.>continua nervosa.
Già,non possiamo immaginare la sua reazione.
<Quando torna glielo dici?>le chiedo.
<Dirmi cosa?>chiede Mirko da dietro.
Oddio,non mi ero accorta fosse dietro di noi.
A volte mi dimentico che solo noi donne passiamo ore in bagno.
<Amore...>sussurra Clarissa tutta nervosa.
La posso capire.
<Aspetto un bambino >dice d'un tratto.
<Oddio Mirko no!>grida Mario afferrando Mirko che stava per cadere.
Mamma mia è svenuto!
<Amore!>urla Clarissa preoccupata.
Certo,non mi aspettavo svenisse.
Molte persone si alzano per aiutare il nostro amico,è un uomo sulla cinquantina che suppongo faccia il medico riesce a svegliarlo.
Il ragazzo apre lentamente gli occhi,per poi cercare con lo sguardo Clarissa.
<È andata in bagno>lo informo aiutandolo ad alzarsi.
<È vero che...>chiede dubbioso lasciando la frase sospesa.
<Si,è vero>rispondo porgendogli un bicchiere d'acqua.
<Amore mio,stai bene?>dice Clarissa tornando dal bagno.
<Si,ora sto meglio >risponde senza guardarla.
<Ragazzo vuoi che ti portiamo all'ospedale?>propone l'uomo di prima.
<No grazie,è stato gentilissimo,ora ho solo bisogno di andare a casa>risponde lui con aria stanca.
Clarissa lo aiuta ad alzarsi e insieme dopo averci salutati vanno in macchina.
<Wow,mi aspettavo di tutto tranne uno svenimento >afferma Mario mettendo in moto la macchina.
Che giornata ragazzi!

Allora ragazzi,è stata una giornata strana e disagiata:
Ero in bici e sono caduta in un burrone,non vi dico il casino,tipo un sacco di gente raggruppata intorno a me e mia sorella che mi aiutava ridendo,e non è tutto;
Poi un'ora dopo siamo andate in un centro commerciale,in Zara Casa,dove vendono prodotti per casa,insomma io mi sono seduta su uno sgabello,o almeno pensavo che lo fosse,con il piano orizzontale di specchio,ho pensato che se era uno sgabello potevo sedermi e sbadabam dopo dieci minuti si è rotto lo specchio,io incastrata e mia sorella di nuovo che ride come una cogliona.
C'era di nuovo la gente che mi guardava strano,e nessuno che mi aiutava!E niente i miei genitori hanno dovuto pagare la bellezza di 170€ per i danni,e io ho la schiena tutta graffiata 😭😂
Vi è piaciuto il capitolo??

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